mercoledì 30 aprile 2014

" RIFLESSIONI IN CORNICE "
















Marco Buonarroti

sabato 26 aprile 2014

"Tuttodituttodal2009" di Marco Buonarroti -Vt: 1/03-IL BLOG DI MARCO BUONARROTI

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venerdì 25 aprile 2014

3/04 "IL BLOG DI MARCO BUONARROTI"

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Grazie e onorato della tua lettura, Marco Buonarroti
marco.buonarroti@gmail.com
                                (Immagine del poeta prodigio Arthur Rimbaud)
Se t'interessa, potrai leggere un sintetico saggio da me scritto sul giovane poeta Rimbaud.(Consulta l'archivio del blog del mese di gennaio)
(Preciso che Marco Buonarroti è il mio autentico nome e cognome, precisazione dovuta all'indebita appropriazione del cognome" Buonarroti " da parte di iscritti a Twitter).

2/04 "IL BLOG DI MARCO BUONARROTI"

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"IL 25 APRILE 1874 NASCEVA GUGLIELMO MARCONI...."

RICORRENZE : 25 APRILE











Il 25 aprile1874 nacque a Bologna Guglielmo Marconi.
Fisico e inventore della telegrafia senza fili,grazie all'utilizzazione delle onde radio.
La scoperta e l'invenzione di Marconi apri la strada che avrebbe condotto alle successive notevoli scoperte nel campo dei sistemi di comunicazione con onde elettromagnetiche la radio per giungere alla televisione,senza contare nel frattempo alle utilizzazioni in campo marittimo,aeronautico e in tutti i settori in cui sia indispensabile comunicare a distanza.
Premio Nobel per la Fisica,nel 1909
Innumerevoli furono i riconoscimenti italiani e internazionali.
Mori a Roma il 20 luglio 1937


Approfondimento :

GUGLIELMO MARCONI NOBEL PER LA FISICA NEL 1909


Marconi, Guglielmo (Bologna 1874 - Roma 1937), inventore italiano. Studiò a Bologna e a Firenze e fin da giovanissimo, intuendo la possibilità di utilizzare le onde elettromagnetiche per inviare segnali a distanza, si interessò di telegrafia senza fili. Verso il 1895, dopo numerosi esperimenti realizzati nella villa paterna di Pontecchio, mise a punto un'apparecchiatura con cui riuscì a inviare segnali intelligibili a una distanza di circa 2400 km, usando un'antenna direzionale. Dopo aver brevettato il sistema telegrafico in Gran Bretagna (1896), fondò a Londra la Marconi's Wireless Telegraph and Signal Company, nella quale lavorarono diversi scienziati a un ulteriore perfezionamento dei progetti. Nel 1899 inviò segnali radio in Francia attraverso la Manica e nel 1901 realizzò la prima comunicazione attraverso l'oceano Atlantico tra Poldhu, in Cornovaglia, e St John's, nell'isola di Terranova (Canada).

Il suo sistema fu presto adottato dalle navi britanniche e italiane e, verso il 1907, fu organizzato un regolare servizio pubblico transatlantico di telegrafia senza fili. Nel 1909 Marconi ricevette il premio Nobel per la fisica insieme col fisico tedesco Karl Ferdinand Braun. Durante la prima guerra mondiale fu incaricato di organizzare il servizio italiano di telegrafo senza fili, e in quell'occasione mise a punto la trasmissione a onde corte come mezzo di comunicazione segreta. Proseguì poi gli esperimenti con le onde corte e cortissime e con le microonde, anche in relazione a un loro possibile impiego in medicina. Marconi fu nominato senatore nel 1914 e ricevette il titolo di marchese nel 1929; ottenne inoltre la presidenza del Consiglio nazionale delle ricerche e dell'Accademia d’Italia .


 


















Marconi senatore e marchese del Regno




marco buonarroti

RICORRENZA STORICA: "25 APRILE FESTA DELLA LIBERAZIONE"

Il 25 aprile del 1945 le forze armate organiche nazifasciste cessarono di esistere e con esse cessò la resistenza armata organica.
Milano:......Il mattino del 26 aprile la distribuzione del pane avveniva regolarmente e a mezzogiorno uscivano  i tram guidati da tranvieri scortati da partigiani.a difesa contro i cecchini annidati alla periferia........

Marco Buonarroti

martedì 22 aprile 2014

IL 22 APRILE :"EARTH DAY"

Ogni giorno è il 22 aprile......


 IL NOSTRO PIANETA
"...ci sarà un giorno in cui gli uccelli cadranno dal cielo, gli animali che  popolano i boschi moriranno, il mare diventerà nero e i fiumi scorreranno avvelenati. Quel giorno, gli uomini di ogni razza si uniranno come guerrieri dell'arcobaleno per lottare contro  la distruzione della Terra."
(leggenda degli indiani nordamericani "Kwatkiutl",nativi della costa nordoccidentale del Pacifico degli Stati Uniti e del Canada)
                                                        
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 22 aprile 2014 







 OGNI 22 APRILE SI CELEBRA L'EARTH DAY "LA GIORNATA MONDIALE DELLA TERRA"





                                                  



                                                     Stati Uniti                                                                      

  Il 22 aprile del 1970 il senatore Gaylord Nelson,sconvolto dal disastro petrolifero di Santa Barbara, rivolse  un messaggio drammatico ai cittadini statunitensi riuscendo a sensibilizzarne ben 20 milioni sul tema della salvezza del Pianeta.Da allora ogni 22 aprile si celebra la giornata mondiale della Terra.
L'evento di quest'anno,salutato da concerti che si sono tenuti a Milano e a Roma.purtroppo è caduto in giorni in cui si è appreso che lo stato di salute del nostro stupendo Pianeta non è tra i migliori: il livello dei ghiacci al Polo Nord e di quelli nell'Antartide ha subito un netto decremento a causa del surriscaldamento globale,con conseguente aumento del livello dei mari;la popolazione ittica si è ridotta negli ultimi vent'anni del 50%; il 50% delle città sono inquinate;la popolazione mondiale negli ultimi venti anni è cresciuta del 35%; 70.000 kmq di foreste scompaiono ogni anno;10 milioni di bambini muoiono ogni anno per fame e per malattie........
Insomma questa giornata dovrebbe indurci a riflettere sui temi dell'ambiente;le istituzioni scientifiche  dovrebbero coinvolgere i media nell'opera di sensibilizzazione verso i temi ambientali che non dovrebbero essere nel modo più assoluto appannaggio di questo o quel partito.

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1969-sulla costa occidentale degli Stati Uniti,nei pressi di Santa Barbara,l'esplosione di un pozzo petrolifero comportò lo spargimento in mare di seimila barili di petrolio che inquinarono trenta miglia di spiaggia.La drammatica vicenda ebbe un'eco mondiale.L'amministrazione Nixon impose una moratoria sull'esplorazione in quella zona.




















marco buonarroti

sabato 19 aprile 2014

LETTERATURA : "ADDIO A GARCIA MARQUEZ"

Addio a García Márquez

(Xinhua) (Xinhua)
ultimo aggiornamento: 18 aprile, ore 16:27
Città del Messico - (Adnkronos/Dpa ) - E' morto giovedì nella sua casa a Città del Messico all'età di 87 anni . Lunedì l'ultimo saluto allo scrittore. I suoi resti saranno cremati in privato poi si terrà una cerimonia pubblica. Il cordoglio di un continente, da Vargas Llosa a Obama. ''I nostri cent'anni di solitudine iniziano oggi'', su Twitter l'addio a Gabo


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Post del 12 aprile u.s.:

 Da "ArticoloTre", quotidiano on line

Gabriel Garcia Marquez lascia l’ospedale, condizioni ancora delicate

Lo scrittore è stato dimesso dalla clinica a Città del Messico, convalescenza a casa, ma le sue condizioni rimangono "fragili".
Gabriel Garcia Marquez lascia l'ospedale, condizioni ancora delicate-Redazione- Il premio Nobel per la letteratura Gabriel Garcia Marquez ha lasciato l'ospedale di Città del Messico, dove era stato ricoverato il 31 marzo scorso per un'infezione polmonare ed è tornato nella sua abitazione nella capitale messicana.
Jacqueline Pineda, portavoce dell'Istituto nazionale di Medicina,  ha detto che le condizioni di salute di "Gabo" rimangono "fragili", a causa dell'età avanzata, 87 anni.

L'ultima apparizione in pubblico dello scrittore colombiano risale al 6 marzo scorso, quando si affacciò dalla sua casa di Città del Messico per salutare i giornalisti accorsi per il suo 87esimo compleanno. Marquez sorrise, accettò regali e posò per i fotografi, ma non parlò con i giornalisti.
Marquez è considerato il più grande scrittore in lingua spagnola dopo Miguel de Cervantes, l'autore del Don Chisciotte.
-9 aprile 2014-


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Annotazione :                             (a cura dell'autore del blog)





 García Márquez, Gabriel (Aracataca 1927), scrittore colombiano, insignito del premio Nobel per la letteratura nel 1982. Fu giornalista a Cartagena, a Barranquilla e a Bogotá. Dal 1959 al 1961 lavorò per l’agenzia di stampa La Prensa in Colombia, all’Avana e a New York.

Per le sue idee liberali si inimicò il governo colombiano e, per sfuggire alle persecuzioni, si esiliò volontariamente prima in Messico e poi in Spagna. Dopo il conferimento del Nobel venne ufficialmente invitato a tornare in Colombia, dove in diverse occasioni ebbe funzioni di mediatore tra il governo e i ribelli di sinistra, e dove si occupa sovente di problemi sociali e di attualità.

Nei suoi romanzi, tutti ambientati in America latina, si mescolano realtà e fantasia. I più famosi sono Cent’anni di solitudine (1967), storia dall’intreccio ciclico e favoloso di una famiglia colombiana, i Buendía, e dell’immaginaria città di Macondo – allusiva proiezione di tutto il continente sudamericano – e L’autunno del patriarca (1975), sul potere politico e la corruzione. Cronaca di una morte annunciata (1981, ripreso da Francesco Rosi per il film omonimo del 1987) è la storia di un assassinio; un amore romantico è al centro di L’amore ai tempi del colera (1985); Il generale nel suo labirinto (1989) è un resoconto romanzato degli ultimi giorni dello statista e rivoluzionario sudamericano Simón Bolívar.
Tra le opere più recenti apparse in traduzione italiana si citano Gente di Bogotá, raccolta di scritti giornalistici del periodo 1954-55; Dell’amore e altri demoni (1994); Notizia di un sequestro (1996), che ricostruisce dieci rapimenti effettuati dai narcotrafficanti in Colombia; Memoria delle mie puttane tristi (2004), un romanzo breve il cui protagonista, un anziano giornalista che nel corso della sua lunga vita non ha fatto che passare di amore mercenario in amore mercenario, si concede, come regalo al compimento dei novant’anni, una notte d’amore con un’adolescente vergine. Nel 2002 uscì la prima parte dell’autobiografia dello scrittore, Viverla per raccontarla.

marco buonarroti

venerdì 18 aprile 2014

"WE SHALL OVERCOME" CANTATA DA PETE SEEGER"

a cura di Marco Buonarroti     (autore del blog)

Musica :Canzone  "WE SHALL OVERCOME",cantata da Pete Seeger

https://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=QhnPVP23rzo

(per ascoltarla cliccate sul link qui sopra)






                                                                       Pete Seeger


Si tratta di una canzone americana, le cui origini "gospel" risalgono, forse , al 1903.
A Charleston, South Carolina, nel 1946 i dipendenti dell'American Tobacco Company in sciopero, per lo più donne afroamericane, stavano cantando degli inni ,quando una donna di nome Lucille Simmons cantò una versione della canzone cambiando il testo in "We'll Overcome"che poi fu ulteriormente cambiato in "We shall overcome da Pete Seeger, cantante e compositore,il quale aggiunse alcuni versi.
Divenne,negli Stati Uniti, un inno dei sindacati afroamericani e dell'attivismo per i diritti civili.
La versione galiziana è stata l'inno del movimento studentesco contro la dittatura all'Università di Santiago di Compostella negli anni 1967/68.
La canzone fu poi diffusa in Sudafrica durante gli ultimi anni del movimento anti-apartheid.
Essa nel corso degli anni è divenuta quindi il simbolo della lotta per i diritti civili in tutto il mondo.
La musica è di Richard Strauss.







                                                         Irlanda del Nord, ottobre 1968

TRADUZIONE :

“Avremo ragione di tutto questo
avremo ragione di tutto questo
avremo ragione di tutto questo un giorno
qui nel mio cuore, io credo profondamente
che avremo ragione di tutto questo un giorno

Cammineremo mano nella mano
cammineremo mano nella mano
cammineremo mano nella mano un giorno
qui nel mio cuore, io credo profondamente
che cammineremo mano nella mano

Vivremo in pace
vivremo in pace
vivremo in pace un giorno
qui nel mio cuore, io credo profondamente
che vivremo in pace un giorno

Noi non abbiamo paura
noi non abbiamo paura
avremo ragione di tutto questo un giorno
sì, qui nel mio cuore, io credo profondamente
che avremo ragione di tutto questo un giorno

Avremo ragione di tutto questo
avremo ragione di tutto questo
avremo ragione di tutto questo un giorno
qui nel mio cuore, io credo profondamente
che avremo ragione di tutto questo un giorno
avremo ragione di tutto questo un giorno”.

(Versione a cura di Arturo Bandini)

                                                     ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^

"We shall overcome"nel cinema :

We Shall Overcome è un film danese del 2006 basato su una storia vera.
È la lotta del giovane Frits e della sua famiglia, contro un preside dittatoriale, bigotto e violento. La storia ha luogo nella campagna danese del 1969. La Danimarca e il resto del mondo stanno evolvendo rapidamente, ma il preside non vuole rendersene conto. Frits trascorre le sue vacanze estive a guardare i programmi della prima televisione acquistata dalla famiglia ed è influenzato dal movimento americano per i diritti civili di Martin Luther King, i cui discorsi e sogni di una vita migliore gli danno coraggio e fanno nascere in lui il desiderio di ribellarsi..............(da Wikipedia )


                                                                   Il giovane Frits













marco buonarroti

LETTERATURA: " NICOLAJ VASIL'EVIC GOGOL SCRITTORE UCRAINO"

Le attuali vicende dell'Ucraina mi richiamano alla mente un grande scrittore del XIX secolo, figlio di questa terra, che, con la sua opera, ha dato lustro alla letteratura dell'ottocento :
                          
                                             Nicolaj Vasil'evic Gogol





Gogol’, Nikolaj Vasil’evič (Soročincy, Ucraina 1809 - Mosca 1852), scrittore russo. Autore di romanzi, racconti e commedie, è tra i più grandi esponenti del realismo dell’Ottocento.

Nato da una famiglia cosacca, si trasferì ancora giovane (1820) a San Pietroburgo, dove ottenne un impiego nell’amministrazione statale e acquistò una certa stima negli ambienti letterari. Nel 1831 fu pubblicata la raccolta di racconti Le veglie alla fattoria di Dikanka, seguita da un’altra raccolta, Mirgorod (1835), che comprendeva Taras Bul’ba, spunto per l’omonimo romanzo del 1842 sulla vita dei cosacchi nel Cinquecento.

Il successo di queste opere consentì a Gogol’ di lasciare il lavoro nell’amministrazione. Nel 1836 uscì la commedia L’ispettore generale, feroce satira della stupidità e della cupidigia dei burocrati, nella quale i funzionari di una cittadina russa scambiano un giovane viaggiatore per l’atteso ispettore

Dal 1826 al 1848 Gogol’ visse soprattutto a Roma, dove lavorò alle Anime morte (1842), considerato tra i più grandi romanzi della letteratura mondiale. Il protagonista, Čičicov, scaltro e ambizioso avventuriero senza scrupoli, attraversa la campagna russa comprando dai proprietari terrieri le “anime morte”, cioè i servi della gleba deceduti dopo il censimento che li registrava come vivi. Con lo stratagemma Čičicov intende ottenere nuove terre, che lo Stato accorda a chi possieda un certo numero di servi.

I viaggi del protagonista sono un’occasione di profonda riflessione sulla degradante e ottenebrante influenza della "servitù della gleba" sia sui servi sia sui proprietari; forniscono inoltre lo spunto per la descrizione di una gran quantità di tipi umani della provincia russa.

Nel 1842 aveva pubblicato un’altra opera destinata a diventare famosa, il racconto Il cappotto, storia di uno zelante copista che cade vittima dell’ingiustizia sociale. In seguito il racconto venne inserito nella raccolta conosciuta col titolo Racconti di Pietroburgo, che comprendono anche La prospettiva Nevskij, Diario di un pazzo, Il ritratto, Il naso e Il calesse.
Gogol’ è considerato il primo grande rappresentante del realismo russo per la sua tecnica narrativa, fondata sulla profusione di dettagli concreti, burleschi o triviali, per la capacità di ritrarre il popolo e per la denuncia dei vizi sociali della Russia del tempo.
L’opera di Gogol’, insieme con quella di Aleksandr Puškin, fu di importanza senza precedenti nella letteratura russa: la sua tecnica di costruzione dei personaggi e le sue innovazioni linguistiche avrebbero avuto un’influenza determinante su molti narratori russi, tra i quali Fëdor Dostoevskij e Michail Bulgakov









                                                              
                                 Abolizione della "servitù della gleba ",in Russia nel 1914
                                                              ^^^^^^^^^^^^^^^
Un po'di geografia :                             Ucraina

Ucraina (nome ufficiale Ukrajina), stato dell’Europa orientale. È delimitato dalla Bielorussia a nord, dalla Russia a nord e a est, dal Mar Nero e dal mar d’Azov a sud, dalla Romania e dalla Moldavia a sud-ovest e da Ungheria, Repubblica Slovacca e Polonia a ovest. Lo stato, con una superficie complessiva di 603.700 km², è il più esteso d’Europa, dopo la Russia. L’estensione costiera è di 2.782 km. La capitale è Kiev.
L’Ucraina è stata Repubblica federata nell’ambito dell’Unione delle repubbliche socialiste sovietiche (URSS) fino al 1991, anno in cui ottenne l’indipendenza. Dal 1991 è membro associato della Comunità di stati indipendenti (CSI). È compresa nei confini nazionali la Crimea, dal 1921 parte della Federazione russa e dal 1954 incorporata nello stato ucraino; nel 1992, in seguito al manifestarsi di spinte separatiste, le sono state riconosciute ampie autonomie culturali e amministrative.
marco buonarroti

"HANNO SCRITTO.... "

Hanno scritto :

..."un giovane virgulto si unisce spontaneamente a un vecchio tronco,sul quale un ramo adulto non si innesta più......." (da "Le affinità elettive"di Johann Wolfgang Goethe)






Goethe, Johann Wolfgang von (Francoforte sul Meno 1749 - Weimar 1832), poeta, drammaturgo, romanziere e scienziato tedesco.
Celebre il romanzo epistolare, iniziato nel 1774, "I dolori del giovane Werther", che ebbe vasta eco non soltanto nello sviluppo del romanzo tedesco, ma anche nel mondo letterario del tempo (vi si ispirò Ugo Foscolo, quando nel 1798 scrisse la prima versione delle Ultime lettere di Jacopo Ortis).


                                                  °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

".........quei logori argomenti che giacciono nei cervelli come la polvere nelle stanze........"

"...la vita è un'altura, finchè si sale si guarda in alto, e ci si sente felici;ma quando si arriva in alto si scorge di colpo la discesa e la fine che è la morte.Si mette tanto a salire ma si fa presto a scendere"

(da "Bel-Ami"di Guy de Maupassant)







Maupassant, Guy de (Chateau de Miromesnil, Normandia 1850 - Parigi 1893), scrittore francese. Appartenente a una famiglia della piccola nobiltà normanna, trascorse la prima giovinezza, resa amara dai conflitti tra i genitori, a contatto con il mondo contadino. Sotto la guida della madre, che era amica di Gustave Flaubert, sviluppò presto interessi letterari. Dopo aver studiato presso il liceo di Rouen, si trasferì a Parigi per iscriversi alla facoltà di giurisprudenza, ma venne chiamato sotto le armi: nel 1870 prese parte alla guerra franco-prussiana e assistette alla disfatta dell’esercito francese, sviluppando un forte spirito antimilitarista. Conobbe Ivan Sergeevič Turgenev e Stéphane Mallarmé, e frequentò i maestri del romanzo moderno Edmond de Goncourt ed Emile Zola.


                                                 °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

"......bisogna lasciare che gli altri abbiano ragione, perchè ciò li consola di non avere altro..."
(da "L'immoralista" di Andrè Gide")







Gide, André (Parigi 1869-1951), scrittore francese, premio Nobel per la letteratura nel 1947. Crebbe in una famiglia rigidamente protestante ricevendo un’educazione che sarebbe emersa, tanto nella vita quanto nelle opere, nella perenne contraddizione fra l’istinto di emancipazione dai pregiudizi e l’anelito ai principi morali.
I quaderni di André Walter (1891), romanzo d’esordio di ispirazione parzialmente autobiografica, descrive l’idealismo religioso e romantico di un giovane infelice. I primi lavori di Gide furono d’impronta simbolista, ma a partire dal 1894 egli cominciò a sviluppare uno stile più personale. Un primo viaggio in Africa nel 1893 con l’amico pittore Paul-Albert Laurens e un secondo, nel 1895, con Oscar Wilde segnarono un cambiamento di rotta all’insegna di una visione edonistica della vita, lontana dal conformismo morale o estetico: I nutrimenti terrestri (1897), Prometeo male incatenato (1899) eL’immoralista (1902) affermano il valore dell’individuo ed esaltano la ricerca del piacere, pur mostrandone i limiti.


                                                 °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

".....Ciò che da principio fu il suo sogno di felicità,divenne il suo amaro destino.
L'uomo avido di potere incontra la sua rovina nel potere, l'uomo bramoso di denaro nel denaro, il sottomesso nella servitù, il gaudente nel piacere. E cosi il lupo della steppa (il protagonista )si rovinò con l'indipendenza. La meta egli la raggiunse e divenne sempre più indipendente, nessuno gli comandava, non era costretto a seguire nessuno e decideva liberamente delle sue azioni e omissioni.
Ogni uomo forte infatti raggiunge immancabilmente ciò che il suo vero istinto gli ordina di volere.
Ma raggiunta la libertà Herry s'accorse a un tratto che la sua libertà era morte, che era solo, che il mondo lo lasciava paurosamente in pace, ...........................che soffocava lentamente in un'aria sempre più rarefatta senza relazioni e senza compagnia.
Infatti era arrivato al punto che la solitudine e l'indipendenza non erano più un'aspirazione, una meta, bensi la sua sorte, la sua condanna................................."
(da "Il lupo della steppa"di Hermann Hesse)




Hermann Hesse (Calw, Württemberg 1877 - Montagnola, Lugano 1962), fu un 
romanziere e poeta tedesco, insignito nel 1946 del premio Nobel per la letteratura. Le sue opere, incentrate su personaggi alla ricerca di se stessi , hanno affascinato generazioni di lettori, conoscendo un vasto successo che dura ininterrotto dagli anni Sessanta.
E'il poeta delle antinomie a testimoniare la presenza delle contraddizioni umane,
bene e male,vita e spirito ,vita e forma ,unità del Tutto ed esistenza individuale,momento apollineo (relativo al "razionale") e momento dionisiaco
(relativo "all'irrazionale");egli è scrittore che tende all'armonia ma è anche consapevole che una volta raggiunta ,essa è momentanea,illusoria.
Riflette nel "Il lupo della steppa"la coesistenza della duplice natura interiore di uomo e lupo come simbolo del conflitto fra un'individualità ribelle e  le convenzioni borghesi.

Fra le sue opere ricordiamo:
"Il lupo della steppa" ,"Demian","Animo infantile","Narciso e Boccadoro",
"Il gioco delle perle di vetro","L'ultima estate di Klingsor","Siddharta"....




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marco buonarroti

1/bis "IL BLOG DI MARCO BUONARROTI"

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giovedì 17 aprile 2014

ARCHEOLOGIA :" OSTIA ANTICA ..NUOVE SCOPERTE ..."

Scoperta Ostia Antica 'segreta': "Era più grande di Pompei"


Roma - (Adnkronos) - Recenti indagini archeologiche hanno 'svelato' una struttura urbana più vasta di quella fin qui conosciuta, arricchita da torri, magazzini, nuove mura di cinta e tracciati stradali
 Roma, 16 apr. (Adnkronos) - C'è una Ostia Antica 'segreta' che ora è venuta alla luce. Una città molto più grande di quello che finora si è potuto immaginare, così estesa da doppiare, in ettari, il famoso parco archeologico di Pompei.
Recenti indagini archeologiche hanno, infatti, 'svelato' una struttura urbana più vasta di quella fin qui conosciuta, arricchita da torri, magazzini, nuove mura di cinta e tracciati stradali. Una scoperta iniziata nel 2007, a pochi chilometri dall'aeroporto internazionale Leonardo da Vinci, quando una squadra di archeologi italiani e inglesi ha intrapreso indagini geofisiche nell'area che si estende fra gli antichi scali marittimi di Portus e di Ostia. Le importanti scoperte sono il risultato di un impegno che ha visto lavorare insieme le autorità statali italiane, rappresentate da Angelo Pellegrino e Paola Germoni (Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Roma) e due università inglesi, rappresentate dai professori Simon Keay (University of Southampton/British School at Rome) e Martin Millett (University of Cambridge). I quali, nell'ambito del Portus Project (www.portusproject.org), hanno diretto gli archeologi e i geofisici di comune accordo con la British School at Rome. Ben nota ai tecnici, "la magnetometria - sottolinea la sovrintendenza speciale per i Beni Archeologici di Roma - ha consentito di scansionare sistematicamente e velocemente il paesaggio grazie a strumenti portatili di dimensioni contenute: con i quali i geofisici hanno verificato tutte le anomalie riscontrate nel paesaggio magnetico identificando le antiche mura sepolte, i tracciati stradali e ogni struttura presente nel sottosuolo". 



                                                 ==========================


 Annotazione :                                       (a cura dell'autore del blog)

                                                               Pianta di Ostia antica








 Ostia Antica Area archeologica presso l'omonima frazione del comune di Roma, nel Lazio, a est della foce del fiume Tevere nel mar Tirreno. Dal borgo, d'origine altomedievale, dominato dal forte fatto costruire dal cardinale Giuliano della Rovere (poi diventato papa Giulio II), opera di Baccio Pontelli (1483-1486), la via Ostiense conduce in breve alla città portuale romana, i cui ruderi si estendono per oltre 1400 m e su circa 34 ettari.(Dati numerici suscettibili di modifiche,penso, in base alle attuali scoperte)


 

  Ostia (da ostium, foce) venne fondata all'inizio del IV secolo a.C. (ma la tradizione vedrebbe in Anco Marzio il fondatore, oltre due secoli prima) in un territorio di antiche saline, entro l'angolo formato dal fiume, e dalla linea di costa che quasi lambì gli edifici più occidentali e che oggi si trova a circa 3 km verso sud-ovest.


               L'autrice dell'opera di ricostruzione del porto antico è Viviana Meucci 
                                     (Viviana Meucci: www.focemicina.it)



Il primo insediamento fu un piccolo castrum(accampamento, fortificazione), base e difesa della flotta; divenuto città, emporio commerciale e grande scalo fluviale per l'approvvigionamento di Roma (le derrate provenivano soprattutto da Sicilia, Spagna ed Egitto), si estese notevolmente a partire dal II secolo a.C., fu cinto da una cerchia di mura (2500 m) in età repubblicana e, durante l'impero, raggiunse probabilmente i 75.000 abitanti.

 Fra il 42 e il 113 d.C. la costruzione, a 4 km verso nord-ovest, del porto marittimo di Claudio (oggi sotto le piste dell'aeroporto di Fiumicino) e del porto-lago esagonale di Traiano, con la città di Portus, favorì inizialmente Ostia: essa, tuttavia, a causa dei decreti avversi di Costantino e del successivo interramento del Tevere (che nel V secolo non era più navigabile alla foce), declinò e gradualmente si spopolò.

 Gli scavi, iniziati nel 1802 e proseguiti nel corso del Novecento, hanno riportato alla luce, probabilmente, circa i tre quarti dell'antica città, percorsa longitudinalmente dal decumanus maximus incrociato dal cardo maximus nel foro, dove si trova il grande Capitolium adrianeo (non lontano, la basilica giudiziaria e il 'tempio rotondo', per il culto degli imperatori). Ma l'interesse principale risiede nei luoghi e negli edifici di lavoro, di servizio e d'abitazione: il piazzale delle corporazioni, con mosaici-insegne delle compagnie dei mestieri; i grandi horrea, magazzini per le derrate; le tabernae (botteghe, alcune decorate a mosaico); il macellum, mercato delle carni; le cauponae (osterie, fra le quali il cosiddetto thermopolium, con attrezzato banco di mescita); le fullonicae (lavanderie, con decine di recipienti); le terme pubbliche; il grande teatro (ancora utilizzato per rappresentazioni classiche); le abitazioni, spesso decorate, fra cui le domus di tipo pompeiano, ma in particolare le insulae, case plurifamiliari 'a isolato', originariamente a più piani e con cortile interno talvolta porticato, quali le case dei Dipinti e degli Aurighi.


















Nel Museo ostiense sono conservati numerosi reperti, provenienti dagli scavi in loco. Isolata, sorge la sinagoga, forse la più antica in Occidente (I-IV secolo). A ovest della città si estende l'Isola Sacra, fra il Tevere, il mare e il canale (tuttora navigabile) costruito per collegare i porti di Claudio e di Traiano con il fiume: vi si trova la necropoli di Portus, con un centinaio di tombe risalenti ai primi tre secoli d.C., a camera (decorate), a edicola o semplicemente sotto tegole.

(le immagini sono state tratte da Wikipedia)

marco buonarroti