martedì 27 maggio 2014

IL VERO CINEMA :" MORGAN FREEMAN LASCIA IL SET.....?"

Da "ArticoloTre"quotidiano on line

 

Morgan Freeman verso il ritiro dalle scene: “ha gravi problemi di salute”


 Secondo alcune indiscrezioni, Morgan Freeman sarebbe in procinto di ritirarsi dalle scene a causa di gravi problemi di salute.
freeman-

Redazione- Il mostro sacro del cinema di Hollywood, Morgan Freeman, sarebbe vicino al suo addio alle scene.
A renderlo noto è il tabloid americano National Enquirer, che spiega come l'attore sarebbe in procinto di annunciare il proprio ritiro per colpa di alcuni problemi di salute "molto gravi" che gli impedirebbero di svolgere al meglio il suo lavoro, a cui ha dedicato la vita.
"Morgan ha problemi di salute molto gravi e svolgere una giornata lavorativa sul set rappresenta per lui una vera e propria agonia", si legge infatti sulla rivista. "Fino ad un anno fa non avrebbe mai pensato di annunciare il suo ritiro, ma le cose sono cambiate".
A preoccupare i milioni di fan, il fatto che l'attore e regista candidato 5 volte al premio Oscar non abbia smentito l'indiscrezione.

                                           

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Annotazione :                    (a cura dell'autore del blog)

Morgan Freeman (Memphis, 1º giugno 1937) è un attore e regista statunitense, candidato al premio Oscar per cinque volte: come miglior attore in A spasso con Daisy, Le ali della libertà e Invictus - L'invincibile, e come miglior attore non protagonista in Street Smart - Per le strade di New York e Million Dollar Baby, e vincitore del prestigioso premio grazie a quest'ultimo nel 2005.(Wikipedia)

Alcuni films :







                                                               Le ali della libertà











                      
                marco buonarroti

"WE SHALL OVERCOME",CANTATA DA PETE SEEGER

a cura di Marco Buonarroti     (autore del blog)

Musica :Canzone  "WE SHALL OVERCOME",cantata da Pete Seeger

https://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=QhnPVP23rzo

(per ascoltarla cliccate sul link qui sopra)






                                                                       Pete Seeger


Si tratta di una canzone americana, le cui origini "gospel" risalgono, forse , al 1903.
A Charleston, South Carolina, nel 1946 i dipendenti dell'American Tobacco Company in sciopero, per lo più donne afroamericane, stavano cantando degli inni ,quando una donna di nome Lucille Simmons cantò una versione della canzone cambiando il testo in "We'll Overcome"che poi fu ulteriormente cambiato in "We shall overcome da Pete Seeger, cantante e compositore,il quale aggiunse alcuni versi.
Divenne,negli Stati Uniti, un inno dei sindacati afroamericani e dell'attivismo per i diritti civili.
La versione galiziana è stata l'inno del movimento studentesco contro la dittatura all'Università di Santiago di Compostella negli anni 1967/68.
La canzone fu poi diffusa in Sudafrica durante gli ultimi anni del movimento anti-apartheid.
Essa nel corso degli anni è divenuta quindi il simbolo della lotta per i diritti civili in tutto il mondo.
La musica è di Richard Strauss.







                                                         Irlanda del Nord, ottobre 1968

TRADUZIONE :

“Avremo ragione di tutto questo
avremo ragione di tutto questo
avremo ragione di tutto questo un giorno
qui nel mio cuore, io credo profondamente
che avremo ragione di tutto questo un giorno

Cammineremo mano nella mano
cammineremo mano nella mano
cammineremo mano nella mano un giorno
qui nel mio cuore, io credo profondamente
che cammineremo mano nella mano

Vivremo in pace
vivremo in pace
vivremo in pace un giorno
qui nel mio cuore, io credo profondamente
che vivremo in pace un giorno

Noi non abbiamo paura
noi non abbiamo paura
avremo ragione di tutto questo un giorno
sì, qui nel mio cuore, io credo profondamente
che avremo ragione di tutto questo un giorno

Avremo ragione di tutto questo
avremo ragione di tutto questo
avremo ragione di tutto questo un giorno
qui nel mio cuore, io credo profondamente
che avremo ragione di tutto questo un giorno
avremo ragione di tutto questo un giorno”.

(Versione a cura di Arturo Bandini)

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"We shall overcome"nel cinema :

We Shall Overcome è un film danese del 2006 basato su una storia vera.
È la lotta del giovane Frits e della sua famiglia, contro un preside dittatoriale, bigotto e violento. La storia ha luogo nella campagna danese del 1969. La Danimarca e il resto del mondo stanno evolvendo rapidamente, ma il preside non vuole rendersene conto. Frits trascorre le sue vacanze estive a guardare i programmi della prima televisione acquistata dalla famiglia ed è influenzato dal movimento americano per i diritti civili di Martin Luther King, i cui discorsi e sogni di una vita migliore gli danno coraggio e fanno nascere in lui il desiderio di ribellarsi..............(da Wikipedia )


                                                                   Il giovane Frits













marco buonarroti

lunedì 26 maggio 2014

POLITICA : "LA VITTORIA DI RENZI....."

Da "Il fatto quotidiano"

 Europee, la stravittoria di Renzi e la debacle M5s

di | 26 maggio 2014


Il Pd di Matteo Renzi non vince. Stravince. Le elezioni europee rappresentano per il presidente del Consiglio un battesimo che cancella il suo peccato originale: l’accoltellamento (virtuale) di Enrico Letta con la conseguente conquista di palazzo Chigi senza passare per il voto. Il plebiscito per il premier non ha precedenti nella seconda repubblica. La sconfitta per il Movimento 5 stelle è bruciante.
Lo tsunami c’è stato, ma tutto in favore dell’ex sindaco di Firenze. Agli occhi di un grandissimo numero di elettori il giovane premier è riuscito davvero a incarnare la speranza. Con Grillo (doppiato) che ha invece finito per trasmettere troppo pessimismo e molta paura.
Le urne, nonostante la percentuale di astensione (alta per l’Italia, ma non rispetto alla maggior parte di Europa), ci restituiscono così l’immagine di un pezzo importante di Paese che alle possibilità di rigenerare il sistema vuole crederci ancora. Nessuno, è vero, può sapere per quanto durerà questo sentimento.
È possibile che le cose cambieranno il prossimo novembre, quando il governo dovrà mettere mano a una legge finanziaria che chi sa guardare ai numeri prevede lacrime e sangue. O quando, e se, si avvereranno le fosche previsioni di tutti quei molti organismi internazionali che vaticinano per i prossimi mesi un ulteriore aumento della disoccupazione.
Per ora però Renzi ha solo legittimamente da festeggiare. Il risultato incassato è tale da mettere per molto tempo in riga i suoi perdenti alleati di governo. Se domani gli alfaniani e gli ex montiani non lo seguiranno lui potrà davvero andare a elezioni politiche anticipate. E in ogni caso sarà ben difficile dire di no a un premier che quasi da solo ha raccolto oltre il 41 per cento dei consensi.
Pure per questo appare particolarmente duro il futuro immediato del Movimento 5 stelle. L’analisi dei flussi di voto ci darà cosa è accaduto. Per ora è immaginabile che parte del suo elettorato sia tornato al Pd e che un’altra si sia rifugiata nel non voto.
Del resto hanno certamente indignato molti cittadini le modalità sbrigative e tutt’altro che democratiche con cui sono stati espulsi i cosiddetti dissidenti. È stato poi un grave errore il rifiuto di andare a vedere il gioco di Renzi quando l’ex sindaco si era detto disposto a rinunciare al finanziamento pubblico se il M5s avesse discusso con lui le riforme. Ed è infine stato sbagliato continuare a alzare i toni, quando era possibile rappresentare un’opposizione intransigente senza per forza ricorrere al dileggio o all’insulto dell’avversario. Apparire autorevoli e seri in una nazione popolata da una classe dirigente improbabile è un valore al quale non è più il caso di rinunciare.
Detto questo i cinque stelle, pur nella debacle, continuano a rappresentare il 20 per cento e passa di chi va alle urne. Non è poco, specie in un Paese in cui l’elettorato è ormai diventato liquido. Anche in Italia infatti, lo dimostrano i risultati, chi vota può passare da uno schieramento all’altro, da un partito al non voto e viceversa.
Renzi dovrà tenerne conto. Oggi i numeri dicono che è lui quel leader cercato dal centrosinistra da molti anni. Ma se nei prossimi mesi non dimostrerà pure di essere quello Statista di cui l’Italia ha bisogno, i cittadini gli volteranno le spalle. Per vincere ha fatto molte, forse troppe, promesse. Meglio per lui, e in fondo per tutti, che sappia rispettarle.

sabato 24 maggio 2014

POLITICA :"LA PROSA DI CARLO CORNAGLIA"

 Da "Micromega on line"

  

CARLO CORNAGLIA – Adesso viene il bello!


ccornaglia 


Dopo vent’anni Silvio Berlusconi
ogni giorno ci appar più disperato,
mentre si ferma a tutte le stazioni
della via crucis verso il suo commiato.
Scajola, il suo compare, sta in galera
e Dell’Utri, che è quasi un suo fratello,
quanto prima ci andrà su una pantera.
Altri sodal son pronti al chiavistello,
a cominciar da Fitto, il ras pugliese.
Alcuni amici se ne sono andati
per salvar, con le mini larghe intese,
le poltrone su cui sono inchiodati.
Perfino Bonaiuti se ne andò,
il fedelissimo suo portavoce,
mentre Bondi che tanto lo leccò
medita di lasciarlo, un caso atroce.
Le Olgettine son sparse per il mondo,
non più burlesque, non più cene eleganti,
restan Francesca, quel cagnetto immondo,
Toti ed un altro paio di badanti.
I tribunali son sempre in agguato
con la prostituzione minorile,
la concussion, gli acquisti del Senato.
Ogni giorno un sondaggio un po’ più ostile.
Va alla caccia di candidi elettori
con le vecchie promesse di dentiere,
con la storia di golpe traditori
e l’incontro coi cani del quartiere.
Il servizio social, pur se ridotto,
di Silvio limita la libertà
e lui si sente come un galeotto
che a pane ed acqua in una cella sta.
A chi lo ascolta pare uscito pazzo
poiché non sempre ha senso quel che dice
nell’alternar del guitto lo strombazzo
con il mugugno d’un vecchio infelice.
Per chi lo ha combattuto per vent’anni
sembrerebbe il momento del successo
con la fin delle angosce e degli inganni.
Illuso, perché il bello viene adesso!
A giorni arriva il voto per la Ue
e un trivio si presenta all’elettore:
qui la vittoria dei grillini c’è,
là c’è il trionfo del rottamatore
ed in mezzo sta un sostanzial pareggio.
Per quanto abbiamo visto fino ad ora
la vittoria di Grillo e Casaleggio
non può che portar tutto alla malora.
Non si governa solo con la scopa,
sol con i kamikaze e le invettive,
fuori dall’euro e fuori dall’Europa
non c’è niente da fare, non si vive.
Col pari tornan Silvio e il dèjà vu,
l’inciucio col governo a larghe intese
poiché il Re che comanda da lassù
per fotter Grillo impone il vecchio arnese.
Ma se vince il Pd cosa succede?
Vien dopo Berlusconi il Berluschino
che ne diventa ufficialmente erede,
pur senza la Pascale e il barboncino.
Il megalomane, Napoleone,
il Salvator toscano, il capo banda,
il giustizier della Costituzione
che promette di fare e poi rimanda,
il superego della parrocchietta,
l’incrocio fra la Tatcher e quel Blair
che fu per la sinistra la disdetta,
colui che dichiarando il suo voler
di conquistare i voti del caimano
per la sinistra un sacco d’odio svela,
sarà il nuovo miracolo italiano?
Occhio al teschio… Da usare con cautela!
Carlo Cornaglia
(21 maggio 2014)

venerdì 23 maggio 2014

6- "LA FOTOGRAFIA E' NARRAZIONE...."

"A volte c’è un’unica immagine la cui struttura compositiva ha un tale vigore e una tale ricchezza e il cui contenuto irradia a tal punto al di fuori di essa che questa singola immagine è in sé un’intera narrazione."
(Riflessione di Henri Cartier Bresson,fotografo francese (1908-2004)
                              

                                   °°°°°°°°°°°°°°°°°                              

La narrazione


L'uomo, i suoi sentimenti, le sue antinomie : bene e male, saggezza e follia, coraggio e viltà, bramosia di potere e generosa umiltà, satira e lode,
egoismo e amore,ilarità e tristezza, ipocrisia e sincerità.
Il nostro habitat, la natura, questo nostro stupendo pianeta.




















                                                 La conoscenza e il rispetto dell'altro



                                                La vita e la morte : connubio ineluttabile



                                                L'educazione della mente

                                                Greta Garbo, l'intelligenza e la bellezza                                        

                                                     Armonia e musicalità del corpo                                                               
                                      Il fuoco, il calore, l'energia e l'uomo
                                                                          

                                    
Le immagini sono state tratte Tumblr, social networking

marco buonarroti

LA PITTURA E' NARRAZIONE

La pittura, come la fotografia, è narrazione : 
(a cura dell'autore del blog)

 La natura che s'identifica con il nostro pianeta, l'artista rivolge la sua sensibilità al rapporto panico con la natura;egli infatti realizza un armonioso connubio con l'ambiente fisico che lo circonda;il linguaggio che adopera per narrare non è sempre coerente e chiaro come se si trattasse di una fotografia, ma è il risultato di una ricerca che appaghi la percezione visiva della realtà che non appare,sempre, altrettanto chiara e nitida; i colori, infatti, sotto l'effetto della luce, sono vivi e spesso cangianti. I pittori "impressionisti", per esempio, si rifanno al principio che il reale appare con contorni mai netti che appaiono come sfocati dall'influenza delle varie intensità della luce.


August Holland,pittore statunitense (1928/1998) :






 
                                                                    °°°°°°°°°°°°°°


Claude Monet, pittore francese, impressionista, (1840/1926) :





                                                                     °°°°°°°°°°°°°°°°°°


L'umanità e il rapporto che il pittore intrattiene con essa e di cui coglie gioie e sofferenze, sogni e realtà, bellezza spirituale e fisica, grazia e goffagine.
Egli narra con il pennello, infatti, come lo scrittore con la penna, gli eventi della vicenda umana, lasciando di essa, sulla tela, le alterne tracce ora drammatiche, ora felici,le facce del bene e del male.


Thomas Benjamin Kennington, pittore inglese (1856/1916):










Kennington fu particolarmente sensibile alle condizioni di povertà della società inglese in epoca vittoriana e ha narrato su tela episodi di indigenza nei quali si percepisce la sofferenza dei volti e la rassegnazione dei soggetti, raggiungendo lo scopo di coinvolgere emotivamente chi osserva il dipinto inducendolo a soffermare la propria memoria al dramma della povertà :

"The pinch of poverty" (i morsi della povertà), 1891,:


"Homeless" (senza tetto ),1890:


"Orphans",1885,:                          


"Widowed and fatherless" ( vedova e orfana),1888 :


                                      
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Jules Bastien-Lepage,(1848-1884),pittore francese,:

"The small beggar asleep", (il piccolo mendicante addormentato),l'artista, sensibile come Kennington alle condizioni di indigenza delle classi sociali inferiori della
Europa del XIX secolo, dipinge con dovizia di particolari la cruda realtà del piccolo mendicante,la sua solitudine, alleviata dall'amicizia del suo fido compagno, il suo sfinimento, la sua povertà che domina suscitando il ribollire di sentimenti in chi osserva (legge) il dipinto.

              
                                                  =================

Leonardo da Vinci (1452/1519),pittore, scultore, architetto e scienziato italiano, uno degli artefici del Rinascimento.
La bellezza spirituale, fisica e la grazia della "Gioconda" e del volto di donna nei due dipinti:


                       

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Francisco Goya (1746/1828),pittore spagnolo, narra in questo dipinto un momento drammatico della vicenda umana. la pittura diventa storia, il pittore un testimone dei tempi : "la guerra di indipendenza spagnola contro la dominazione napoleonica della Spagna, nel 1808.


                                                   =================

Jacques-Louis David, (1748/1825),pittore francese, uno dei maggiori rappresentanti del neoclassicismo. Anch'egli si fa testimone della vicenda umana narrando magistralmente con il pennello eventi della Storia, sempre attento a evidenziare l'armonia della bellezza e perfezione degli sfondi e dei personaggi .

                                          Il giuramento degli Orazi


                                                La morte di Socrate


                                                 Il ratto delle Sabine



                                                           Napoleone


                                                              Patroclo



                                                    Mademoiselle Buron


                                                      Paride ed Elena


                                                        Morte di Seneca


                                              Incoronazione di Napoleone
                                    
                        
                                                            Ettore


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Caravaggio, soprannome di Michelangelo Merisi, (1571/1610),pittore italiano.
Maestro nell'interpretare la drammaticità della realtà e di saperla narrare in modo magistrale sulla tela, evidenziando  la sensualità dei soggetti e la loro aderenza alla tradizione classica.





                                                            I bari

                                                         San Giovanni

                                                   Vocazione di Matteo

                                                    Ritratto di donna


                                                    Bacchino malato

                                                          Deposizione

                                                    San Giovanni Battista

                                                   Donna allo specchio


                                                               I musici

                                                    Madonna di Loreto

                                                Ragazzo con cesto di frutta
                                                 

                                                  Gesù alla colonna
 Le immagini sono state tratte dalla rete (Wikipedia)

marco buonarroti