domenica 14 settembre 2014

"Tuttodituttodal2009" di Marco Buonarroti -Vt: RUBRICA :"HANNO DETTO....."3-(A.EINSTEIN)

"Tuttodituttodal2009" di Marco Buonarroti -Vt: RUBRICA :"HANNO DETTO....."3-(A.EINSTEIN): 1° Post del 06 settembre Einstein, Albert  (Ulma 1879 - Princeton, New Jersey 1955), fisico tedesco naturalizzato statunitense. Trascorse...

"RIFLESSIONI IN CORNICE..."
















Marco Buonarroti

RUBRICA :"HANNO DETTO.....(A.EINSTEIN)

1° Post del 06 settembre

Einstein, Albert (Ulma 1879 - Princeton, New Jersey 1955), fisico tedesco naturalizzato statunitense. Trascorse gli anni giovanili a Monaco, città nella quale la famiglia, di origine ebraica, possedeva una piccola azienda che produceva macchinari elettrici, e già da ragazzo mostrò una notevole predisposizione per la matematica.

Trasferitosi in Svizzera, concluse le scuole superiori ad Arrau e si iscrisse al Politecnico di Zurigo, dove si laureò nel 1900 in matematica e fisica.






Sulla Religione e Scienza, ha scritto: 

paragrafo 1 : Significato della vita

"Qual'è il senso della  nostra esistenza, qual'è il significato dell'esistenza di tutti gli esseri viventi in generale ? Il saper rispondere a una siffatta domanda significa avere sentimenti religiosi . Voi direte: ma ha dunque un senso porre questa domanda. Io vi rispondo : chiunque crede che la sua propria vita e quella di suoi simili sia priva di significato è non soltanto infelice, ma appena capace di vivere."  ( da " Come io vedo il mondo" di A.Einstein-Ed.Bottega del libro, Bologna)

Su un prossimo post il paragrafo 2 dal titolo Religiosità cosmica


marco buonarroti
                                                         =============

2° Post del 7 settembre

paragrafo 2 :  Religiosità cosmica 

"La più bella sensazione é il lato misterioso della vita. E' il sentimento profondo che si trova sempre nella culla dell'arte e della scienza pura. Chi non è più in grado di provare ne stupore ne sorpresa è per cosi dire morto; i suoi occhi sono spenti. L'impressione del misterioso , sia pure misto a timore . ha suscitato, tra l'altro, la religione.

Sapere che esiste qualcosa di impenetrabile, conoscere le manifestazioni dell'intelletto e della bellezza più luminosa...................questa conoscenza e questo sentimento, ecco la vera 
devozione : in questo senso, e soltanto in questo senso, io fra gli uomini più profondamente religiosi.

Non posso immaginarmi un Dio che ricompensa e che punisce l'oggetto della sua creazione, un Dio che soprattutto esercita la sua volontà nello stesso modo con cui l'esercitiamo su noi stessi.

Non voglio e non posso figurarmi un individuo che sopravviva alla sua morte corporale : quante anime deboli, per paura e per egoismo ridicolo, si nutrono di simili idee!

Mi basta sentire il mistero dell'eternità della vita, avere la coscienza e l'intuizione di ciò che è, lottare per afferrare una particella, anche piccolissima, dell'intelligenza che si manifesta nella natura.

Difficilmente troverete uno spirito profondo nell'indagine scientifica senza una sua caratteristica religiosità.
Ma questa religiosità si distingue da quella dell'uomo semplice : per quest'ultimo Dio è un essere da cui spera protezione e di cui teme il castigo, un essere col quale corrono, in una certa misura, relazioni personali per quanto rispettose esse siano :è un sentimento elevato della stessa natura dei rapporti fra figlio e padre. "
(da "Come io vedo il mondo"di A.Einstein -Ed.Bottega del libro,Bologna)

Su un prossimo post, il  pensiero di Einstein sulle" basi umane della morale "

marco buonarroti 

                                                       ===================


Post del  12 settembre

paragrafo 3  :    Le basi umane della morale

"Al contrario, il sapiente è compenetrato dal senso di causalità per tutto ciò che avviene.
Per lui l'avvenire non comporta una minore decisione e un minore impegno del passato;la morale non ha nulla di divino, è una questione puramente umana. La sua religiosità consiste nell'ammirazione estasiata delle leggi della natura ; gli si rivela una mente cosi superiore che tutta l'intelligenza messa dagli uomini nei loro pensieri non al cospetto di essa che un riflesso assolutamente nullo.
Questo sentimento è il leit-motiv della vita e degli sforzi dello scienziato nella misura in cui può affrancarsi dalla tirannia dei suoi egoistici desideri. Indubbiamente questo sentimento è parente assai prossimo di quello che hanno provato le menti creatrici religiose di tutti i tempi.

Tutto ciò che è fatto e immaginato dagli uomini serve a soddisfare i loro bisogni e a placare i loro dolori. Bisogna sempre tener presente allo spirito questa verità se si vogliono comprendere i movimenti intellettuali e il loro sviluppo perchè i sentimenti e le aspirazioni sono i motori di ogni sforzo e di  ogni creazione umana, per quanto sublime possa apparire questa creazione.
Quali sono dunque i bisogni e i sentimenti che hanno portato l'uomo all'idea e alla fede, nel significato più esteso di queste parole ? 
Se riflettiamo su questa domanda vediamo subito che all'origine del pensiero e della vita religiosa si trovano i sentimenti più diversi.
Nell'uomo primitivo è in primo luogo la paura che suscita l'idea religiosa; paura della fame, delle bestie feroci, delle malattie, della morte.
........In questo stato inferiore, lo spirito umano immagina esseri più o meno analoghi a noi  dalla cui volontà e dalla cui azione dipendono gli eventi avversi e temibili e crede di poter disporre favorevolmente di questi esseri con azioni e offerte, le quali, secondo la fede tramandata di tempo in tempo, devono placarli e renderli benigni

E in questo senso io chiamo questa religione la religione del terrore; la quale , se non creata, è stata almeno rafforzata e resa stabile dal formarsi di una casta sacerdotale particolare che si dice intermediaria fra questi esseri temuti e il popolo e fonda su questo privilegio la sua posizione dominante.

Spesso il re o il capo dello stato,che trae la sua autorità da altri fattori, o anche da una classe privilegiata, unisce alla sua sovranità le funzioni sacerdotali per dare maggior fermezza al regime esistente; oppure si determina una comunanza d'interessi fra la casta che detiene il potere politico e la casta sacerdotale .
C'è un'altra origine dell'organzzazione religiosa: i sentimenti sociali.
Il padre e la madre capi delle grandi comunità umane, sono mortali e fallibili. L'aspirazione ardente all'amore, al sostegno, alla guida, genera l'idea divina sociale e morale. E' il Dio-Provvidenza che protegge, fa agire, ricompensa e punisce. E'quel Dio che, secondo l'orizzonte dell'uomo, ama e incoraggia la vita della tribù, l'umanità e la vita stessa ; quel Dio consolatore nelle sciagure e nelle speranze deluse, protettore delle anime dei trapassati.
Tale è l'idea di Dio considerata sotto l'aspetto morale e sociale.

Nelle sacre Scritture del popolo ebreo, si può seguire assai bene l'evoluzione della religione terrore in religione morale che poi continua nel nuovo testamento. Le religioni di tutti i popoli civili, e in particolare anche dei popoli orientali, sono essenzialmente religioni morali.
Il passaggio dalla religione-terrore alla religione morale costituisce un progresso importante nella vita dei popoli.

Bisogna guardarsi dal pregiudizio che consiste nel credere che le religioni delle razze primitive sono unicamente religioni- terrore e quelle dei popoli civili unicamente religioni morali.
Ogni religione è in fondo un miscuglio dell'una e dell'altra con percentuale maggiore tuttavia di religione morale nei gradi più elevati della vita sociale. 

(la bibliografia è la medesima di quella citata nei post precedenti)


 marco buonarroti




venerdì 12 settembre 2014

RUBRICA :"HANNO DETTO..."2-(EINSTEIN)

1° Post del 06 settembre

Einstein, Albert (Ulma 1879 - Princeton, New Jersey 1955), fisico tedesco naturalizzato statunitense. Trascorse gli anni giovanili a Monaco, città nella quale la famiglia, di origine ebraica, possedeva una piccola azienda che produceva macchinari elettrici, e già da ragazzo mostrò una notevole predisposizione per la matematica.

Trasferitosi in Svizzera, concluse le scuole superiori ad Arrau e si iscrisse al Politecnico di Zurigo, dove si laureò nel 1900 in matematica e fisica.






Sulla Religione e Scienza, ha scritto: 

paragrafo 1 : Significato della vita

"Qual'è il senso della  nostra esistenza, qual'è il significato dell'esistenza di tutti gli esseri viventi in generale ? Il saper rispondere a una siffatta domanda significa avere sentimenti religiosi . Voi direte: ma ha dunque un senso porre questa domanda. Io vi rispondo : chiunque crede che la sua propria vita e quella di suoi simili sia priva di significato è non soltanto infelice, ma appena capace di vivere."  ( da " Come io vedo il mondo" di A.Einstein-Ed.Bottega del libro, Bologna)

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marco buonarroti
                                                         =============

2° Post del 7 settembre

paragrafo 2 :  Religiosità cosmica 

"La più bella sensazione é il lato misterioso della vita. E' il sentimento profondo che si trova sempre nella culla dell'arte e della scienza pura. Chi non è più in grado di provare ne stupore ne sorpresa è per cosi dire morto; i suoi occhi sono spenti. L'impressione del misterioso , sia pure misto a timore . ha suscitato, tra l'altro, la religione.

Sapere che esiste qualcosa di impenetrabile, conoscere le manifestazioni dell'intelletto e della bellezza più luminosa...................questa conoscenza e questo sentimento, ecco la vera 
devozione : in questo senso, e soltanto in questo senso, io fra gli uomini più profondamente religiosi.

Non posso immaginarmi un Dio che ricompensa e che punisce l'oggetto della sua creazione, un Dio che soprattutto esercita la sua volontà nello stesso modo con cui l'esercitiamo su noi stessi.

Non voglio e non posso figurarmi un individuo che sopravviva alla sua morte corporale : quante anime deboli, per paura e per egoismo ridicolo, si nutrono di simili idee!

Mi basta sentire il mistero dell'eternità della vita, avere la coscienza e l'intuizione di ciò che è, lottare per afferrare una particella, anche piccolissima, dell'intelligenza che si manifesta nella natura.

Difficilmente troverete uno spirito profondo nell'indagine scientifica senza una sua caratteristica religiosità.
Ma questa religiosità si distingue da quella dell'uomo semplice : per quest'ultimo Dio è un essere da cui spera protezione e di cui teme il castigo, un essere col quale corrono, in una certa misura, relazioni personali per quanto rispettose esse siano :è un sentimento elevato della stessa natura dei rapporti fra figlio e padre. "
(da "Come io vedo il mondo"di A.Einstein -Ed.Bottega del libro,Bologna)

Su un prossimo post, il  pensiero di Einstein sulle" basi umane della morale "

marco buonarroti 

giovedì 11 settembre 2014

"CITAZIONI IN CORNICE"


                 La vita è breve, non c'è il tempo di lasciare importanti parole non dette


                                               Non voglio  essere più solo




                              A volte odio la mia vita, ma soltanto qualche volta




                           Non lasciare che stupide cose interrompano la tua felicità



                                           La vita è troppo breve per aspettare




marco buonarroti         (nome e cognome autentici dell'autore del blog)

mercoledì 10 settembre 2014

RUBRICA DI STORIA :"L'11 SETTEMBRE 2001...."









11 settembre 2001                              ( a cura di marco buonarroti )


 Data che è passata alla storia, cambiandone il corso, per il più devastante attacco terroristico mai realizzato, che ebbe come obiettivo due dei principali simboli del potere economico e politico degli Stati Uniti: le Torri Gemelle del World Trade Center a New York e il Pentagono, sede del ministero della Difesa, nei dintorni di Washington

L’offensiva terroristica ebbe inizio la mattina dell’11 settembre 2001, quando un commando suicida di 19 persone, diviso in quattro gruppi, prese il controllo di altrettanti aerei di linea. Il dirottamento del primo aereo, un Boeing 767 dell’American Airlines decollato da Boston e diretto a Los Angeles, venne segnalato al NORAD, il Comando nordamericano di difesa aerea, alle 8.35; l’aereo aveva a bordo 81 passeggeri, due piloti e nove membri dell’equipaggio. Nei trenta minuti successivi, il NORAD venne avvertito del sequestro di altri tre aerei.

Alle 8.47 il primo degli aerei sequestrati andò a schiantarsi contro la torre nord del World Trade Center, tra il 90° e il 100° piano. Le sconvolgenti immagini della torre sovrastata da una densa nube di fumo si diffusero in pochi minuti in tutto il mondo attraverso le reti della CNN e della BBC. Alle ore 9.02 un secondo aereo (un altro Boeing 767 partito da Boston per Los Angeles, con 56 passeggeri, due piloti e sette membri dell’equipaggio) irruppe improvvisamente sulla scena, andando a infilarsi con una grande esplosione tra il 78° e l’87° piano della torre sud del complesso.


Mentre le torri gemelle, colpite a morte, davano i primi segni di cedimento, alle 9.37 ca. un terzo aereo (un Boeing 757, partito da Washington e diretto a Los Angeles con 58 passeggeri e quattro membri dell’equipaggio) si schiantò contro un’ala dell’edificio del Pentagono, aprendovi un’enorme falla. L’ultimo aereo, un Boeing 757 decollato da Newark per San Francisco con 38 passeggeri e sette membri dell’equipaggio, destinato forse a colpire la Casa Bianca, cadde al suolo alle 10.10 nella campagna di Pittsburgh senza raggiungere il suo obiettivo.
L’attacco terroristico, attribuito a Osama Bin Laden, fondatore dell’organizzazione Al Qaeda e uno dei principali esponenti del fondamentalismo islamico, causò circa tremila morti e centinaia di feriti, lasciando il paese in uno stato di profondo shock. Oltre ai diciannove kamikaze, nell’attacco trovarono la morte tutti i membri degli equipaggi e tutti i passeggeri dei quattro aerei. Le Torri Gemelle, le cui strutture in metallo non ressero al calore sviluppato dall’incendio, crollarono al suolo disintegrandosi a distanza di mezz’ora l’una dall’altra (la prima alle 9.59 e la seconda alle 10.28), seppellendo più di duemila persone tra cui centinaia di soccorritori e spargendo su tutta Manhattan una densa nube di fumo e polvere. L’angosciante scena fu trasmessa in diretta in tutto il mondo, suscitando una profonda emozione.

( Rif.bibl. : Microsoft Encarta)

Dopo l’11 settembre la preoccupazione principale dell’amministrazione statunitense diventò la lotta contro il terrorismo internazionale, di cui le guerre mosse all’Afghanistan (ottobre 2001) e all’Iraq (marzo 2003) costituirono i primi effetti.



















marco buonarroti

POLITICA :"LA PROSA DI CARLO CORNAGLIA"

 Da "Micromega on line"



CARLO CORNAGLIA – Curdostaisereno

ccornaglia

 Nel mezzo dell’estate, il venti agosto,
della Ue nominatosi sceriffo,
Renzi partì, volando all’avamposto
dal quale i curdi fan guerra al Califfo.
Gli han procurato il solito bambino
col quale, come sempre, batte il cinque
e col suo bell’accento fiorentino
è sceso in guerra contro chi delinque.
Calzoni grigi, bianca la camicia,
con scarponcin da trekking, il premier
la cerimonia con i curdi officia
nel nome dell’Italia e della Ue.
“Questa battaglia vinceremo insieme
e al Califfo faremo un bel paltò!”
Poi, rivolto a un cristian pieno di speme:
“Sereno, amico, non ti scorderò!”
Vista del grave tema l’importanza,
Pinotti e Mogherini han deportati
dalla loro onorevole vacanza
un po’ di senatori  e deputati:
sia per spiegare il Kurdistan cos’è,
sia per votar che i curdi stiamo armando,
primi fra i primi degli stati Ue.
Ma quali armi stiam loro mandando?
Razzi, kalashnikov, vecchie ferraglie
fatte dai russi cinquant’anni fa,
avanzi di balcaniche battaglie
che invece di ammazzar fanno cra cra.
Par che al momento della spedizione
il luogo e il nome del destinatario
abbian causato qualche esitazione.
Le armi dell’aiuto straordinario
van mandate al governo dell’Iraq
o in Kurdistan dove il Califfo preme
ed è molto vicino il patatrac?
Governo e curdi oggi stanno insieme,
ma in passato non fu sempre così.
“A chi le abbiam promesse van mandate!”
Visto che Renzi sembra lì per lì
averle a tutti quanti preannunciate,
le soluzion possibili son queste:
mandar le armi una metà ciascuno,
metà a Baghdad, metà nelle foreste.
Tutti i proiettili spedire all’uno
ed all’altro mandare gli armamenti,
così che poi si accordino fra loro.
Oppure a mezza via fra i richiedenti
far arrivare il bellico tesoro,
così che il più veloce se lo prenda.
Il genio troverà la giusta mossa
ed un tweet chiuderà questa vicenda,
mentre il Califfo ride della grossa.
Intanto in Galles con la Nato Obama,
nelle sue vesti di mondial sceriffo,
ad alta voce lancia il suo proclama:
“Come Bin Laden finirà il Califfo!
Con dieci membri chiave della Nato
distruggeremo i perfidi jihadisti!”
Visto che pure Renzi è un alleato,
meglio non esser come lui ottimisti!
Carlo Cornaglia
(9 settembre 2014)

LETTERATURA : "IL 9 SETTEMBRE 1828 NASCEVA LEV TOLSTOJ"

il 9 settembre del 1828, nasceva Lev Tolstoj






 Tolstoj, Lev Nikolaevič (Jasnaja Poljana, Tula, 9 settembre 1828 - Astapovo, Rjazan, 20 novembre 1910), scrittore russo, uno dei maggiori autori di romanzi della letteratura mondiale. Rimasto orfano a due anni della madre e a nove del padre, Tolstoj fu allevato dalla zia, che affidò la sua educazione a precettori tedeschi e francesi. Nel 1844 si iscrisse all’Università di Kazan, dove frequentò prima i corsi di lingue orientali e poi di giurisprudenza, senza tuttavia concludere gli studi. Dopo un breve quanto inefficace tentativo di migliorare le condizioni dei contadini che, in stato di servitù, lavoravano nella proprietà familiare di Jasnaja Poljana, Tolstoj si trasferì a Mosca dove prese a frequentare l’alta società, con l’ingenuo proposito, come annotava nel diario, di migliorarne i costumi.

 Fece  il suo esordio letterario con una trilogia autobiografica (Infanzia, 1852; Adolescenza, 1854; Giovinezza, 1856) in cui traccia senza retorica o sentimentalismi il processo di crescita comune a ogni giovane. Il favore della critica si rinnovò con i successivi Racconti di Sebastopoli (1855-56), ritratto amaro del falso eroismo degli alti ranghi militari e dell’abnegazione coraggiosa dei soldati semplici sullo sfondo della guerra di Crimea, nella quale egli stesso combatté.

Nel 1856 Tolstoj cominciò a interessarsi di pedagogia e, durante alcuni viaggi all’estero (1857 e 1861), visitò le scuole elementari in Francia e in Germania per documentarsi e avviare un progetto educativo rivolto ai figli dei contadini di Jasnaja Poljana.

Negli anni successivi al 1862 scrisse i suoi due maggiori romanzi, Guerra e pace (1865-1869) e Anna Karenina (1875-1877).



Ritenuto uno dei maggiori romanzi mai scritti, Guerra e pace è una grandiosa descrizione epica della società russa fra il 1805 e il 1815, negli anni cioè che di poco precedettero e seguirono l’invasione napoleonica. Capolavoro del realismo, fa agire centinaia di personaggi, alcuni dei quali storici, e descrive le battaglie di quegli anni, ma è soprattutto la cronaca della vita di cinque famiglie aristocratiche. I personaggi sono tratteggiati con realismo e analizzati con acuta introspezione. La figura di Nataša Rostova, ad esempio, che alla vita chiede amore, matrimonio e figli, esprime la visione ottimistica dell’autore sullo scorrere della vita umana, ed esemplifica in termini narrativi la sua concezione del processo storico, secondo la quale la storia è soprattutto il risultato di forze anonime e accadimenti individuali, non il succedersi di eventi grandiosi determinati da figure carismatiche. La consapevolezza degli orrori della guerra e delle manchevolezze umane non soffoca il fondamentale ottimismo che pervade il romanzo né il suo messaggio, ispirato dalla felicità personale di Tolstoj in quegli anni creativi, che è quello di appassionato amore per la vita in tutte le sue manifestazioni.

Anna Karenina è uno dei capolavori psicologici moderni, in cui venne raggiunta una nuova compattezza narrativa. La visione esuberante di Guerra e pace cede qui a toni pessimistici e il conflitto interiore dei protagonisti rimane irrisolto. La passione adultera di Anna per il giovane ufficiale Vronskij, entro la cornice dell’alta società di San Pietroburgo, è in netto contrasto con l’amore, consacrato dal matrimonio, di Kitty e Constantin Levin, i quali impersonano la radicata convinzione di Tolstoj della superiorità della vita rurale, a contatto con la natura, rispetto al mondo urbano, fatuo e superficiale. Ciò non impedisce all’autore di manifestare profonda pietà per la sua eroina, condannata alla sofferenza e infine al suicidio per aver violato le regole sociali e morali.
(riferimento bibliografico : Microsft & Encarta)




marco buonarroti


lunedì 8 settembre 2014

"Tuttodituttodal2009" di Marco Buonarroti -Vt: 1- RUBRICA DI STORIA:"1 SETTEMBRE 1939- LA II° GUE...

"Tuttodituttodal2009" di Marco Buonarroti -Vt: 1- RUBRICA DI STORIA:"1 SETTEMBRE 1939- LA II° GUE...: "Lux veritatis, testis temporum, magistra vitae, historia est " (Cicerone) (luce di verità, testimone dei tempi, maestra di vita,...

"Tuttodituttodal2009" di Marco Buonarroti -Vt: 2-RUBRICA DI STORIA : " L' 8 SETTEMBRE 1943..."

"Tuttodituttodal2009" di Marco Buonarroti -Vt: 2-RUBRICA DI STORIA : " L' 8 SETTEMBRE 1943...": "Lux veritatis, testis temporum, magistra vitae, historia est" (Cicerone ) (Luce di verità, testimone dei tempi, maestra di vita ...

1-09 "IL BLOG DI MARCO BUONARROTI"

Caro lettore, cara lettrice, leggi le pagine di questo blog scegliendo nell'archivio, qui a destra, gli argomenti che più ti interessano o scorri nella bacheca home di twitter per cercare i post del mio blog.
Disponibile a migliorare il mio blog, in termini di contenuti e impostazione, sarò lieto di ricevere i tuoi eventuali consigli e commenti .
Grazie e onorato della tua lettura, Marco Buonarroti
marco.buonarroti@gmail.com
                                (Immagine del poeta prodigio Arthur Rimbaud)
Se t'interessa, potrai leggere un sintetico saggio da me scritto sul giovane poeta Rimbaud su un post di questo mese.
(Preciso che Marco Buonarroti è il mio autentico nome e cognome, precisazione dovuta all'indebita appropriazione del cognome" Buonarroti " da parte di iscritti a Twitter).

ARTE :"450 ANNI DALLA MORTE DI MICHELANGELO"

Arte: al via iniziative per 450 anni dalla morte di Michelangelo



  
Firenze,  - (Adnkronos) - Per celebrare degnamente a Firenze e in tutto il territorio regionale i 450 anni dalla fondazione dell'Accademia delle Arti del Disegno, voluta dal Granduca Cosimo I, e dalla morte di Michelangelo Buonarroti, si sono uniti in dieci, tutti i soggetti interessati, in modo da raccordare efficacemente le iniziative da portare avanti fino a tutto il 2014: Regione Toscana, Accademia delle Arti del Disegno, Accademia di Belle Arti di Firenze, Archivio di Stato di Firenze, Comune di Firenze, Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana, Polo Museale Fiorentino, Provincia di Firenze, Fondazione Casa Buonarroti, Soprintendenza Archivistica per la Toscana, Soprintendenza di Firenze, Prato e Pistoia.

"Siamo molto soddisfatti di questo ricchissimo programma di manifestazioni legata a due anniversari fondamentali: quello della fondazione dell'Accademia delle Arti e del Disegno e la morte di Michelangelo - ha detto l'assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti nel suo saluto al presidente dellAccademia, professor Luigi Zangheri, che ha illustrato stamani il programma - Un percorso che ha visto coinvolti le più importanti istituzioni culturali fiorentine e toscane e di cui la Regione Toscana si è fatta promotore. Eventi, convegni e manifestazioni che si allargheranno a tutta la Toscana e che, per la qualità e prestigio, assumono un rilievo internazionale". Primo appuntamento venerdi' 18 ottobre, con l'apertura ufficiale       dell'Anno giubilare, presso il Palazzo de' Beccai di Firenze.


                                                ============================


Annotazione :                                        ( le annotazioni sono curate dall'autore del blog)

Michelangelo Buonarroti (Caprese, Arezzo 1475 - Roma 1564), scultore, pittore, architetto e poeta italiano del tardo Rinascimento. Artista geniale e inquieto, fu tra i massimi protagonisti della storia dell’arte occidentale. Michelangelo concepì la sua attività come una continua ricerca dell’ideale di bellezza.



Figlio di Lodovico Buonarroti, podestà di Caprese, a tredici anni era già a bottega dal Ghirlandaio. Dopo un anno, tuttavia, preferì avvicinarsi a Bertoldo di Giovanni e studiare le sculture antiche nel giardino di Lorenzo de’ Medici. Accolto a Palazzo Medici da Lorenzo, entrò in contatto con Poliziano, Marsilio Ficino, Pico della Mirandola. La sua cultura si nutrì della dottrina platonica e il suo gusto artistico si formò sugli esempi di Masaccio, Donatello, Giotto. La Madonna della Scala e la Battaglia dei Centauri (1490-1492 ca., Casa Buonarroti, Firenze) lo resero celebre non ancora ventenne.

Alla morte del Magnifico, temendo la cacciata dei Medici, Michelangelo fuggì a Venezia e poco dopo a Bologna, dove scolpì per l’arca di San Domenico le figure di San PetronioSan Procolo e un Angelo (1494-95).

Il Bacco (1496-1498, Museo del Bargello, Firenze) e il gruppo marmoreo della Pietà (1498-1500 ca., San Pietro, Roma) appartengono al primo soggiorno a Roma. Nella Pietà, una delle opere d’arte più famose al mondo e l’unico lavoro di Michelangelo firmato, tutta la rappresentazione si concentra sulla sacralità della scena.

Di ritorno a Firenze, Michelangelo diede inizio a un’intensa fase creativa. Sono di questo periodo la Madonna di Bruges in Notre-Dame (probabilmente iniziata nel 1501), il Tondo Pitti (1504-1505 ca., Museo del Bargello), il Tondo Taddei (1505-1506 ca., Royal Academy, Londra) e il dipinto noto come Tondo Doni (1504-1505, Uffizi, Firenze), che dopo il restauro rivelò colori brillanti, come quelli della volta della successiva Cappella Sistina.


Intanto Michelangelo ricevette la commissione del David (1501-1504, Accademia, Firenze), nel quale affrontò in modo innovativo il tema dell’eroe: rappresentò il campione della fede ebraica come un uomo giovane, completamente nudo, in apparenza calmo, ma con il corpo e i muscoli tesi, pronti ad affrontare il nemico. Situato in origine in piazza della Signoria, fu considerato simbolo dell’ideale politico repubblicano.


Mentre era ancora occupato con iDavid, fu chiesto a Michelangelo di confrontarsi con Leonardo affrescando la sala del Consiglio di Palazzo Vecchio. La sfida non venne mai conclusa, ma il cartone della Battaglia di Cascina (ora perduto) esprimeva la perfezione raggiunta dal Buonarroti nel disegno del nudo.

Munito di una raccomandazione in cui si dichiarava che la sua arte non aveva rivali in Italia e nel mondo”, Michelangelo fece ritorno a Roma. Doveva affrescare la volta della Cappella Sistina, ma protestava di non essere pittore. Tuttavia finì con il rinchiudersi nella cappella a lavorare indefessamente: terminò l’opera da solo, nel giro di quattro anni, dipingendo sdraiato sulle impalcature, con lo sguardo e il pennello sempre rivolti verso l’alto. Il risultato stupisce ancora dopo secoli. Struttura architettonica reale e figure dipinte sono in calibrato rapporto reciproco, tutto è studiato nei minimi particolari: basti guardare i bozzetti e i cartoni preparatori, dove i modelli sono analizzati sotto ogni punto di vista.

Le figure affrescate, dal plasticismo scultoreo, spiccano per i corpi vivi e possenti, di rara bellezza ed espressività. Seduti in trono sono i Profeti e le Sibille, mentre gli Ignudi collegano tra loro i diversi gruppi di figure e incorniciano le nove Storie della Genesi. Nel cuore della volta, la Creazione di Adamo: un semplice gesto di Dio Padre dà vita al primo uomo e richiama l’attenzione dei fedeli riguardanti verso di sé.

Dopo la morte di Giulio II, tra il 1513 e il 1515 Michelangelo scolpì per la tomba del papa le figure del Prigione ribelle e del Prigione morente (Louvre, Parigi) e il Mosè: rappresentazioni del tormento interiore dell’uomo, della stanchezza, della coscienza della fine. Il Prigione ribelle, incompiuto, esemplifica bene come Michelangelo lavorasse il marmo: “per forza di levare”, come diceva l’artista stesso, cioè attaccando il blocco frontalmente e togliendo con lo scalpello la materia poco a poco, finché non emergeva la figura.

Nel 1516, per volere di Leone X, Michelangelo iniziò a Firenze il progetto della facciata di San Lorenzo (mai realizzata) e nel 1519 i lavori della Sagrestia Nuova, o Cappella Medici: opere che mostrano come, nella sua visione, l’architettura e la scultura si integrassero l’una nell’altra. Nella cappella, la cupola luminosa, l’abbandono degli ordini classici e la disposizione simmetrica delle porte e delle tombe di Giuliano e Lorenzo de’ Medici (sulle quali trionfano, simbolo dello scorrere inarrestabile del tempo, le immagini del Giorno e della Notte, dell’Aurora e del Crepuscoloriflettono perfettamente lo spirito innovativo di Michelangelo architetto.

Dopo il Sacco di Roma da parte dei mercenari di Carlo V, Firenze fu posta sotto assedio dall’esercito imperiale e da quello del papa. I Medici erano alle porte. Michelangelo progettò nuove fortificazioni e partecipò attivamente alla difesa della città fino alla capitolazione. Perdonato da papa Clemente VII per avere appoggiato il governo repubblicano, riprese i lavori della Sagrestia Nuova. Ma ormai a Firenze si sentiva a disagio e nel 1534 si recò definitivamente a Roma dove, morto il papa Medici, compì per Paolo III Farnese l’opera della piena maturità, il Giudizio Universale della Cappella Sistina.


A 75 anni, dopo la Conversione di san Paolo e la Crocifissione di san Pietro (1542-1545 e 1546-1550, Cappella Paolina, Palazzi Vaticani, Roma), Michelangelo smise di dipingere. Deluso dalla realizzazione della tomba di Giulio II, terminata dagli aiuti (San Pietro in Vincoli), si dedicò quasi esclusivamente all’architettura. Avuta nel 1546 la direzione della fabbrica di San Pietro, mutò magistralmente il progetto ancora frammentario.






































Nello stesso periodo, mentre a Firenze proseguivano, sui suoi disegni del 1523, i lavori della Biblioteca Laurenziana, rinnovò la piazza del Campidoglio e terminò la costruzione del Palazzo Farnese, iniziato da Antonio da Sangallo il Giovane. Nel 1559 elaborò i progetti per San Giovanni dei Fiorentini e per la Cappella Sforza in Santa Maria Maggiore. Nei due anni successivi disegnò Porta Pia e intervenne per inserire la chiesa di Santa Maria degli Angeli nelle Terme di Diocleziano.
     


































Michelangelo: Amor, la tua beltà non è mortale
Michelangelo, la più grande personalità artistica del Rinascimento, pittore, scultore, architetto, scrisse anche versi che pur non raggiungendo le vette assolute delle altre imprese del suo genio creativo occupano comunque un posto originale all’interno della lirica cinquecentesca e in particolare di quella petrarchista. Scritte in modo disorganico lungo tutto l’arco della sua vita, spesso sul retro di fogli disegnati, le rime di Michelangelo vennero pubblicate solo nel Seicento a cura del nipote, Michelangelo Buonarroti il Giovane, anch’egli letterato.
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Che questi fossero anni di drammatica crisi interiore è dimostrato dall’incompiutezza della Pietà Rondanini (1554-1564 ca., Castello Sforzesco, Milano), rimaneggiata di continuo fino a quattro giorni prima della morte. La medesima inquietudine traspare dalle poesie (scritte talvolta su fogli da disegno), un’attività creativa cui l’artista si dedicò per tutta la vita.

Ancora vivente, Michelangelo fu considerato artista grandissimo, superiore agli antichi; ebbe successo, conobbe e frequentò i personaggi di maggior spicco del suo tempo. Ma nonostante il suo forte temperamento, intese sempre la sua opera al servizio di verità universali, mai quale pura espressione della sua personalità.
(Rif.Bibl.Microsoft Encarta)

                                                 " La Pietà" (Roma in San Pietro)
                                              Il" Mosè " (Roma in San Pietro in Vincoli)
                                                               Il"Bacco"(Firenze)
                                           La "Madonna di Bruges" (Notre Dame-Parigi)
                                                             Il "David "( Firenze)

Michelangelo,pittore

Le immagini sono relative agli affreschi della Cappella Sistina:


                               particolare della volta della Cappella Sistina,"la Sibilla Delfica"










                         marco buonarroti         (autentici miei nome e cognome )

ARTE :"CELEBRAZIONI PRO MICHELANGELO"

Ripropongo la pubblicazione di questo post e del successivo dal titolo "450 anni dalla morte di Michelangelo", per il fatto che le celebrazioni , iniziate il 12 e 13 novembre 2013, dureranno per tutto il 2014.


Arte: Michelangelo, al via celebrazioni per 450 anni morte




Firenze, 11 nov. - (Adnkronos) - Al via le celebrazioni per il 450° anniversario della Fondazione dell'Accademia delle Arti del Disegno e dei 450 anni morte di Michelangelo Buonarroti, che della secolare istituzione fiorentina fu primo accademico. Le manifestazioni partono martedi' 12 e mercoledi' 13 novembre a Firenze con il convegno internazionale di studi dal titolo ''Concetto, invenzione, giudizio. Il disegno padre delle arti nostre. Dall'Accademia delle Arti del Disegno di Giorgio Vasari al sistema educativo e creativo delle odierne arti visive in Europa''.
Due ricorrenze straordinarie che portano con se' un calendario di mostre, incontri, convegni e manifestazioni in programma a Firenze, Arezzo e Roma fino a settembre 2014. La rassegna si svolge sotto l'alto patronato del presidente della Repubblica.
Tema del convegno inaugurale delle celebrazioni e' il percorso che dalla nascita dell'Accademia delle Arti del Disegno, prima accademia artistica d'Europa, fondata a Firenze nel 1563 sui principi della circolazione umanistica fra pensiero, invenzione, conoscenza e pratica delle arti, riuniti nell'espressione del disegno, porto' a istituire le Accademie di Belle Arti come sedi ufficiali del sistema creativo, estetico e conservativo, delle arti; ed oggi finalizzate all'alta formazione.





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Annotazione :

se vuoi conoscere qualche notizia sulla vita di Michelangelo e sulla sua arte leggi il post dal titolo "A 450 anni dalla morte di Michelangelo" (Post seguente)









marco buonarroti                               (miei autentici nome e cognome)

domenica 7 settembre 2014

ARTE :"LA BELLEZZA CLASSICA E RINASCIMENTALE"

LA BELLEZZA NELL'ARTE CLASSICA E NEL RINASCIMENTO ITALIANO (DALL'INIZIO DEL SECOLO XV A TUTTO IL XVI SECOLO)
IL RINASCIMENTO EBBE,INFATTI, COME OBIETTIVO LA RIVALUTAZIONE DELLA CLASSICITA'.



La Venere di Milo, esposta al museo del Louvre,a Parigi
Rinvenuta sull'isola di Milo, a sud-ovest delle Isole Cicladi, ( mare Egeo Grecia) nel 1820.
La statua, in marmo, è una delle più famose opere dell'arte ellenistica (II secolo a,C.),la cui realizzazione è attribuita ad Alessandro di Antiochia in base ad una iscrizione incisa sul basamento,andato perduto.





                            




                     
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Il" David" di Donatello (soprannome di Donato di Niccolò di Betto Bardi,Firenze 1386-1466),scultore del "Primo Rinascimento",figura di fondamentale importanza
     nella storia dell'arte italiana
     Scultura bronzea, realizzata intorno al 1440, conservata nel Museo nazionale del
     Bargello,Firenze






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Il David di Michelangelo Buonarroti, esposto alla Galleria dell'Accademia a Firenze.
Scultura in marmo,realizzata da Michelangelo,tra il 1501 e il 1504




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La "Pietà" di Michelangelo,esposta nella basilica di S.Pietro in Vaticano
(scultura in marmo,realizzata da Michelangelo Buonarroti tra il 1497 e il 1499;
aveva appena 20/22 anni)



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"Perseo",statua in bronzo di Benvenuto Cellini,(1545-1554);la statua era esposta in piazza della Signoria(Firenze),nella Loggia dei Lanzi;attualmente è sottoposta a restauro e si trova in una sala degli "Uffizi".
Benvenuto Cellini (Firenze 1500-1571) fu uno scultore, incisore e orafo fiorentino, tra
i principali esponenti della corrente rinascimentale manierista in Italia e in Europa.




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Il Neo-classicismo di Antonio Canova:

Le "Tre Grazie", gruppo marmoreo (1816),conservato all'Ermitage, San Pietroburgo.





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"Teseo e il Centauro"(1805-1819),opera scultorea esposta al Kunst Historishes Museum di Vienna



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"Paolina Borghese", opera scultorea in marmo (1805-1808), esposta alla Galleria Borghese di Roma


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"Teseo sul Minotauro"(1781-1783),scultura esposta al "Victoria and Albert Museum di Londra"





Potete leggere notizie più dettagliate sul Canova nel post titolato:
Arte/Mostre :"Canova a Firenze-La bellezza e la memoria" ,datato 8 luglio

                                                                                                                        

 .
Marco Buonarroti
(Marco Buonarroti sono i miei autentici nome e cognome)