martedì 30 dicembre 2014

6 - LE FAVOLE DI JEAN DE LA FONTAINE...(LA MUCCA, LA CAPRA....)




La Mucca, la Capra e la Pecora in società con il Leone





Si narra che una volta stringesser comunella
la Pecora, la Mucca, la Capra lor sorella,
col gran signor del luogo che detto era Leone,
a questa condizione:
che ognun insieme i danni gli utili mettesse.
Ben stabiliti i patti avvenne che cadesse
un cervo nella fossa un di della capretta,
che onesta manda a chiedere i suoi compagni in fretta.

Giunto il Leone, esclama : - faremo quattro parti -
E subito coll'unghie straccia la bestia in quarti.
La prima se la piglia e ciò per la ragione
ch'egli è Messer Leone.

- Un'altra parte, -aggiunge,- ancor spettami in sorte
perchè sono il più forte.
La terza me la piglio perchè sono il Leone,
e se la quarta qualcuno osasse contrastarmi
lo mangio in un boccone.   


a cura di marco buonarroti, autore del blog


sabato 27 dicembre 2014

RUBRICA DI STORIA:"BALAKLAVA E CRIMEA..."

Dalla "Voce della Russia"

20000 metri quadrati di segreti sotterranei



Севастополь Балаклавская бухта секретный завод



© Foto: «La Voce della Russia»

Dieci anni fa, nella baia di Balaklava vicino a Sebastopoli è stato aperto per la prima volta il dibattito sulla fabbrica top secret per la riparazione dei sottomarini. Si ritiene che questa baia sia una delle più sicure nel Mar Nero, poiché dal mare aperto generalmente non è visibile, perché la riva scogliosa compie un paio di giri.

In URSS, la decisione di costruire l'impianto fu presa dopo il bombardamento atomico di Hiroshima e Nagasaki nell'agosto del 1945. Il progetto segreto di costruzione sotterranea fu preparato dall’Istituto di ricerca “Granit”, e approvato da Stalin in persona. Nel 2003, l'impianto è diventato un complesso museale. Ma nemmeno adesso l'ex città segreta costruita nella roccia ha rivelato tutti i suoi segreti, ha raccontato a “La Voce della Russia” Sergej Kruglov, direttore del complesso:
- Questa è una fortificazione sotterranea unica. A Balaklava fu creato un complesso che comprende diversi oggetti: un'intera città sotterranea. C'è un canale sottomarino, in cui potevano stare contemporaneamente 6 o 7 sottomarini del progetto 613, una base tecnica e di riparazione unica, che prevedeva una revisione globale del sottomarino, e altro ancora. Il complesso ha anche un enorme serbatoio per lo stoccaggio del combustibile, e dei locali di servizio annessi. Il complesso poteva essere utilizzato contemporaneamente anche come rifugio sotterraneo in caso di attacco nucleare. C'era un intero arsenale militare e nucleare, con testate per siluri che venivano testate qui.
Si trattava di una struttura segreta in una struttura a sua volta segreta. Con il principio della matrioška: Sebastopoli era una città chiusa. All'interno vi era un'altra città chiusa: Balaklava. All'interno di Balaclava c’era “l’oggetto segreto 825”. All’interno dell’“825” c’era un oggetto, di cui non sapevano nulla nemmeno gli operai del complesso: un arsenale nucleare bellico. Riguardo a questo complesso fino a poco tempo fa esistevano poche informazioni. Molti operai fino ad ora hanno osservato la sottoscrizione di riservatezza, pur sapendo che l'oggetto è diventato pubblico. L’area è di 19.500 metri quadrati, e ora ne dimostriamo circa il 40 % . Stiamo aumentando l'area espositiva, aprendo dei laboratori di mine- siluri, dove prima si preparavano i siluri. Questi laboratori hanno una piccola piscina, dove venivano fatti scendere i siluri, e attraverso le bolle d'aria determinavano la loro tenuta. Tutto questo lo stiamo restaurando.
- Che cosa raccontate ai visitatori di questo complesso, diventato museo? Della potenza militare dell'Unione Sovietica?
- Noi lo chiamiamo il “Museo della Guerra Fredda”. Era il periodo del discorso di Churchill a Fulton, ovvero l'inizio dello scontro tra le due potenze, prima del crollo dell'URSS. Con nostra soddisfazione, il complesso non è stato coinvolto in nessun combattimento, e in nessuna perdita di vite umane. Ciò consente di utilizzarlo oggi come un centro museale e di intrattenimento. I servizi segreti stranieri ci daranno, a suo tempo, il segretissimo sottomarino “Triton- 1M” per il trasporto di  sabotatori marittimi. Lo collocheremo qui e lo esporremo.
- Quali nuovi percorsi attendono i visitatori del museo per la prossima estate?
- In futuro, avremo tre percorsi. Uno panoramico, della durata di un’ora. Il secondo passa attraverso il canale, e quindi i visitatori potranno scendere all’interno dell'oggetto ed esaminare l’esposizione esistente. Il terzo percorso passerà, invece, attraverso il museo della storia dell’idronautica che abbiamo creato, dove ci sono i laboratori per le mine- siluri, una sala cinematografica, le mostre “Forze di Sabotaggio” e “Storia della Flotta Sottomarina”. Prepareremo anche la mostra “Lo Scudo Nucleare dell'URSS”, che conterrà calchi di armi nucleari, dispositivi di controllo, e altro.


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Annotazione :             (a cura dell'autore del blog)


venerdì 26 dicembre 2014

HANNO DETTO/SCRITTO ..........(C0NFUCIO)



Confucio (Lu 551-479 a.C.), filosofo cinese, fondatore del confucianesimo. Secondo la tradizione, Confucio (in cinese Kong fuzi, “maestro Kong”) nacque da nobile famiglia nello stato di Lu (odierno Shandong), crebbe orfano di padre e in povertà, ma ricevette un’educazione raffinata, ricca delle tradizioni culturali instaurate dalla dinastia Zhou. Dopo alcuni anni di lavoro manuale, accompagnato dalla fama di uomo colto e rispettoso della tradizione, si dedicò all’insegnamento itinerante, istruendo un numero di discepoli sempre crescente.

                                                 


marco buonarroti


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"NON SONO SAGGIO PER NATURA, LO SONO DIVENTATO STUDIANDO IL PASSATO"
(CONFUCIO)




                                              Statua di  Confucio, Cina 


 Le immagini sono state tratte da Wikipedia

marco buonarroti

lunedì 22 dicembre 2014

PITTURA :"KANDINSKIJ VASILIJ...

Il 16 dicembre del 1866 nasceva a Mosca Kandinskij Vasilij, pittore di fama mondiale.






Kandinskij, Vasilij (Mosca, 16 dicembre 1866 - Neuilly-sur-Seine, Parigi 1944), pittore e critico russo la cui opera svolse un ruolo fondamentale nello sviluppo dell'arte astratta. Studiò pittura e disegno a Odessa, diritto ed economia all'Università di Mosca e, dal 1896 al 1900, frequentò l'Accademia di Belle Arti di Monaco.  
Nel 1909, dopo un viaggio a Parigi durante il quale rimase profondamente influenzato dalle opere dei fauves* e dei postimpressionisti, i suoi dipinti acquisirono colori più vividi e composizione più fluida. Verso il 1913 cominciò a creare opere considerate le prime totalmente astratte dell'arte moderna.









 Nel 1911, insieme a Franz Marc, August Macke e altri espressionisti tedeschi, Kandinskij fondò il gruppo Der Blaue Reiter ('Il cavaliere azzurro'). In quel periodo le sue opere erano sia astratte sia figurative, sempre caratterizzate da colori brillanti e composizioni complesse.











 L'influsso di Kandinskij sul corso dell'arte nel XX secolo fu accentuato dalla sua attività di teorico e di insegnante. Nel 1912 pubblicò Lo spirituale nell'arte, il primo trattato sull'astrattismo, che diffuse le sue idee in tutta l'Europa. Insegnò ai Laboratori artistici statali di Mosca dal 1918 al 1921 e al Bauhaus a Weimar e a Dessau, dal 1922 al 1933. Nel volume Punto, linea, superficie (1926) illustrò i principi fondamentali del suo insegnamento.









 Dopo la prima guerra mondiale, i soggetti astratti di Kandinskij assunsero forme sempre più geometriche, mentre abbandonava il precedente stile fluido a favore di contorni nettamente scanditi e della chiarezza della composizione. Composizione VIII No. 260 (1923, Guggenheim Museum, New York), ad esempio, è un insieme armonioso di linee, cerchi, archi e altre forme geometriche elementari. Il suo stile si fece in seguito più raffinato e complesso e si espresse nella realizzazione di opere di straordinario equilibrio, quali Cerchio e quadrato (1943, collezione privata).
Poiché fu uno tra i primi artisti a esplorare i principi dell'astrattismo non rappresentativo o 'puro', Kandinskij può essere considerato un precursore dell'espressionismo astratto, una delle scuole di pittura più importanti del secondo dopoguerra. .
(Rif.Bibl,Microsoft&Encarta)
Immagini tratte da Wikipedia



marco buonarroti

domenica 21 dicembre 2014

UN NOBEL DA RICORDARE.......(ENRICO FERMI)

ENRICO FERMI , NOBEL PER LA FISICA NEL 1938



Fermi, Enrico (Roma 1901 - Chicago 1954), fisico italiano naturalizzato statunitense. Laureatosi nel 1922 presso la Scuola Normale Superiore di Pisa con una tesi sulla diffrazione dei raggi X nei cristalli, approfondì gli studi a Gottinga, presso l’istituto di Max Born, e a Leida, sotto la guida di Paul Ehrenfest.

Al suo ritorno in Italia, nel 1924 fu nominato professore incaricato di fisica matematica a Firenze. Qui produsse il suo primo importante contributo scientifico sulla statistica quantistica (statistica di Fermi-Dirac)

Nel 1927 gli fu assegnata la cattedra di fisica teorica all’Università di Roma, la prima cattedra di questo insegnamento mai istituita in Italia.

Negli anni trascorsi all’Università di Roma, Fermi si circondò di un gruppo di promettenti allievi, destinati a diventare tra i più insigni fisici italiani del Novecento; con la loro collaborazione compì studi nei campi della spettroscopia, dell’elettrodinamica e della fisica del nucleo. Del gruppo, passato alla storia come “i ragazzi di via Panisperna”, fecero parte Franco Rasetti, conosciuto a Firenze durante gli anni dell’università, Emilio Segrè, Edoardo Amaldi, il chimico Oscar D’Agostino, Bruno Pontecorvo ed Ettore Majorana

Nel 1934 Fermi pubblicò la teoria del decadimento beta, con la quale fornì una conferma all'ipotesi di Wolfgang Pauli sull'esistenza del neutrino. Nello stesso periodo si dedicò a studi di radioattività artificiale, da poco scoperta da Frédéric e Irène Joliot-Curie; in questo modo determinò il ruolo essenziale dei neutroni nell’induzione delle reazioni nucleari, e in particolare dei neutroni lenti (di bassa energia). Per questo importante risultato, nel 1938 fu insignito del premio Nobel per la fisica.

Fermi approfittò della cerimonia di consegna del premio Nobel a Stoccolma per abbandonare l’Italia e trasferirsi definitivamente con la famiglia negli Stati Uniti, dove gli era stata offerta una prestigiosa cattedra alla Columbia University. Le leggi razziali da poco promulgate dal regime fascista, infatti, minacciavano la moglie Laura Capon, di origini ebraiche.

Nel 1941 Fermi aderì al progetto di ricerca diretto da Arthur Compton per la realizzazione di reazioni di fissione nucleare a catena controllate da neutroni. L’idea, finalizzata ad applicazioni belliche, era scaturita dalla recente scoperta (1939) da parte dei fisici tedeschi Otto Hahn e Fritz Strassmann della fissione nucleare. Fu l’anno dopo, il 2 dicembre 1942, che Fermi riuscì nell’intento, ottenendo la prima reazione di fissione nucleare controllata, in un laboratorio ricavato dalla palestra dell’Università di Chicago. Fermi aveva così creato la prima pila atomica, il primo passo decisivo in direzione della realizzazione della bomba atomica.
Nel 1944 si trasferì a Los Alamos, nel New Mexico, dove, sotto la guida di Robert Oppenheimer, si stavano svolgendo ricerche scientifiche nell’ambito del Progetto Manhattan, istituito dal governo statunitense per realizzare la bomba atomica prima dei tedeschi. Il successo del progetto avrebbe portato all’esplosione degli ordigni di Hiroshima e Nagasaki.

Nel 1946 Fermi divenne professore di fisica e direttore del nuovo Institute of Nuclear Studies dell'Università di Chicago. Come era avvenuto nel periodo romano, anche a qui seppe animare una scuola di fisica di grande richiamo per studenti provenienti da tutto il mondo.
Mori prematuramente, a causa di un cancro, il  28 novembre del 1954 a Chicago.

Oggi, innumerevoli premi e istituzioni onorano la memoria di Fermi e ne riconoscono i meriti scientifici; tra tutti, l'Enrico Fermi Award viene assegnato ogni anno alla personalità che maggiormente si sia distinta per lo sviluppo, l'impiego pacifico e il controllo dell’energia nucleare.

La fissione nucleare :                                                       
fissione cioè scissione, nucleare da nucleo (la parte centrale dell'atomo,contenente protoni e neutroni),quindi "scissione del nucleo".
Se il nucleo è quello di uranio, o del torio,o del plutonio,la scissione avviene con produzione di una quantità notevole di energia, in ossequio alla teoria di Einstein sulla trasformazione della materia in energia (Energia=massa per il quadrato della velocità della luce,essendo quest'ultima pari a 300.000 km/secondo).
Per innescare la fissione occorre "bombardare"con un neutrone un nucleo di uranio,che si scinde  in due frammenti le cui masse sommate non corrispondono alla massa del nucleo originario,infatti parte di questa massa si è trasformata in energia.
Fatto importante è che dalla fissione si liberano neutroni che vanno a bombardare ulteriormente altri nuclei avendo luogo,cosi, altre fissioni e cosi via;si genera cioè  una reazione a catena.
L'energia prodotta può essere utilizzata a fini distruttivi (bomba atomica) o a fini pacifici che abbiano lo scopo di reperire fonti di energia per usi civili, senza contare,in questo caso,le numerose controindicazioni. 









"
















Gruppo di Chicago
Alcuni scienziati che lavorarono al progetto della prima reazione a catena controllata di fissione nucleare posano davanti all'Università di Chicago. Enrico Fermi, in prima fila sulla sinistra, oltre a supervisionare l'esperimento ebbe il merito di scoprire che la grafite può essere impiegata per il controllo delle reazioni a catena. Il fisico ungherese Leo Szilard (in seconda fila a destra, con l'impermeabile) fu il primo a intuire che una reazione a catena poteva essere utilizzata per la fabbricazione di una bomba straordinariamente potente.
Encarta Enciclopedia
Topham/The Image Works






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La prima reazione a catena controllata di fissione nucleare fu ottenuta da Enrico Fermi il 2 dicembre 1942 in un laboratorio ricavato nella palestra dell'Università di Chicago. La pila atomica messa in attività per la prima volta in quell'occasione fu la progenitrice degli odierni reattori nLa prima reazione a catena controllata di fissione nucleare fu ottenuta da Enrico Fermi il 2 dicembre 1942 in un laboratorio ricavato nella palestra dell'Università di Chicago. La pila atomica messa in attività per la prima volta in quell'occasione fu la progenitrice degli odierni reattori n


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Ricordiamo ancora una volta che:
"La prima reazione a catena controllata di fissione nucleare fu ottenuta da  Enrico Fermi il 2 dicembre 1942 in un laboratorio ricavato nella palestra  dell'Università di Chicago.
                                 La pila atomica messa in attività per la prima volta                                                                            in    quell'occasione fu la progenitrice degli odierni
                                 reattori nucleari"                                        








    marco buonarroti

HANNO SCRITTO/DETTO........( N°1 - ALBERT EINSTEN)

"I grandi spiriti hanno sempre trovato la  violenta opposizione dei mediocri, i quali non sanno capire l'uomo che non accetta stupidamente i pregiudizi ereditari, ma con onestà e coraggio usa la propria intelligenza. "  Albert Einstein
( cosi si espresse in occasione della campagna denigratoria montata da una parte della società newyorkese nel 1941 ai danni del  filosofo Bertrand Russel,  chiamato a insegnare filosofia al City College di New York...)









Einstein, Albert (Ulma 1879 - Princeton, New Jersey 1955), fisico tedesco naturalizzato statunitense. Trascorse gli anni giovanili a Monaco, città nella quale la famiglia, di origine ebraica, possedeva una piccola azienda che produceva macchinari elettrici, e già da ragazzo mostrò una notevole predisposizione per la matematica.




   
Quando ripetuti dissesti finanziari costrinsero la famiglia a lasciare la Germania e a trasferirsi in Italia, a Milano, decise di interrompere gli studi. Trasferitosi in Svizzera, concluse le scuole superiori ad Arrau e si iscrisse al Politecnico di Zurigo, dove si laureò nel 1900. Lavorò quindi come supplente fino al 1902, anno in cui trovò un impiego presso l’Ufficio Brevetti di Berna.
Nel 1905 consegui il dottorato in fisica. 
Nel 1921 ottenne il Premio Nobel per la fisica per la scoperta  della legge dell'effetto fotoelettrico *, intanto la sua fama andava crescendo in tutto il mondo per la teoria sulla relatività.
Si trattò di una popolarità insolita per uno scienziato e divenne ben  presto un simbolo di intelligenza e di grande genio.




*L'effetto fotoelettrico è il fenomeno fisico per il quale una superficie metallica emette elettroni quando è colpita da una radiazione elettromagnetica . (definizione molto sintetica.......)




(gentili lettori e lettrici, se v'interessa l'argomento, potete leggere i post del 12 e 14 settembre, cercandoli nell'archivio posto a destra del blog)


marco buonarroti


martedì 16 dicembre 2014

LETTERATURA:"L'AUTORE DI NARNIA ...IMMORTALATO...

 

Qualche giorno fa mi sono rivisto il bellissimo film "Viaggio in Inghilterra "(titolo originale Shadowlands), appartenente a quello che in questo blog chiamo "Il vero cinema"; interprete  Antony Hopkins e diretto da Richard Attenborough. Il film racconta le vicende dello scrittore britannico Clive Lewis e allora mi sono ricordato di avere scritto nel novembre del 2013 il post che ripropongo alla lettura degli stimati lettori di questo blog :

 Scrittori: l'autore di 'Narnia' entra nel Poets' Corner di Westminster


Londra, 20 nov. - (Adnkronos) - Lo scrittore britannico Clive Staples Lewis (1898-1963) conquista un posto d'onore nell'abbazia di Westminster a Londra. Una placca in pietra sara' inaugurata venerdi' 22 novembre, giorno esatto del cinquantesimo anniversario della morte dell'autore del ciclo di romanzi ''Le cronache di Narnia'' (con 100 milioni di copie vendute nel mondo), nel Poets' Corner, il mitico 'angolo dei poeti' di Westminster, dove si trovano i monumenti e le tombe in ricordo di grandi nomi della letteratura inglese come William Shakespeare, Geoffrey Chaucher, John Keats, William Blake, Charle Dickens e T.S. Eliot. L'ultimo scrittore a fare il suo ingresso nell''angolo dei poeti' dell'abbazia e' stato nel 2011 Ted Hughes.
Saranno il teologo Rowan Williams, l'ex arcivescovo di Canterbury, Douglas Gresham, nipote di Lewis, a inaugurare venerdi' prossimo il monumento in ricordo dell'autore di ''Lettere a Berlicche''. La fede cristiana profondamente radicata in C.S. Lewis si riflette anche nella iscrizione del memoriale in pietra, dove e' riportata una citazione di una sua conferenza tenuta nel 1944 all'Oxford Socratic Club: "Io credo nel cristianesimo come credo che il sole e' sorto. Non solo perche' lo vedo, ma perche' da esso vedo tutto il resto''. Rowan Williams, che l'anno scorso ha pubblicato un libro sull'autore di ''Il leone, la strega e il guardaroba'', primo romanzo delle ''Cronache di Narnia'', e' del parere che Lewis ha mostrato ''chiaramente'' la fede nei suoi libri. Lewis e' morto cinquant'anni fa nello stesso giorno dell'assassinio del presidente americano John F. Kennedy e della scomparsa dello scrittore inglese Aldous Huxley.

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Annotazione:                             ( a cura dell'autore del blog)



Lewis, Clive Staples (Belfast 1898 – Oxford 1963), scrittore e critico irlandese,docente di letteratura inglese nell'Università di Oxford. La sua prima opera importante fu il saggio L’allegoria dell’amore (1936), uno studio sull’amor cortese e sulla funzione dell’allegoria nella letteratura medievale che gli diede fama e riconoscimento in ambito accademico.

L’opera per cui Lewis è più celebre è il ciclo delle Cronache di Narnia, sette romanzi che vennero pubblicati tra il 1950 e il 1956: Il leone, la strega e l’armadio; Il principe Caspian; Il viaggio del veliero; La sedia d’argento; Il cavallo e il ragazzo; Il nipote del mago; L’ultima battaglia. Questi romanzi illustrano alcuni aspetti del cristianesimo, ma i concetti teologici ben si fondono nel contesto narrativo, nel quale non mancano riferimenti alla mitologia celtica e romana e alle più tradizionali fiabe per bambini.

« Quando Walter Hooper chiese a Clive Staples Lewis dove avesse trovato la parola 'Narnia', Lewis gli mostrò il Murrey's Small Classical Atlas a cura di G.B. Grundy (1904), che aveva acquistato quando stava leggendo i classici con Mr. Kirkpatrick a Great Bookham [1914-1917]. Sulla tavola 8 dell'atlante c'è una mappa dell'antica Italia. Lewis aveva sottolineato il nome di una cittadina chiamata Narnia, semplicemente perché gli piaceva il suono del nome. Narnia — o 'Narni' in italiano — è in Umbria, a metà strada tra Roma e Assisi".

Le immagini che seguono sono relative al film statunitense"Le cronache di Narnia"del 2005,diretto da Andrew Adamson. 
















                                                    

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Nota:
Il bellissimo film inglese del 1993 "Viaggio in Inghilterra",diretto da Richard Attenborough, narra la storia d'amore tra Clive Lewis e la scrittrice americana Joy Gresham;le vicende del film si svolgono sullo sfondo oxfordiano e la circostante stupenda multicolore campagna inglese.
L'ineguagliabile Antony Hopkins interpreta lo scrittore e insegnante inglese e l'attrice Debra Winger la scrittrice americana.







marco buonarroti

venerdì 12 dicembre 2014

UN NOBEL DA RICORDARE ....(GIULIO NATTA)

GIULIO NATTA NOBEL PER LA CHIMICA NEL 1963
(L'inventore della plastica)



Natta, Giulio (Imperia 1903 - Bergamo 1979), chimico italiano. Dopo aver studiato matematica all'Università di Genova, passò al corso di laurea in ingegneria chimica del Politecnico di Milano. Nel 1933 fu nominato professore di chimica all'Università di Pavia, nel 1935 direttore dell'Istituto di chimica fisica di Roma e due anni dopo professore di chimica all'Università di Torino. Nel 1938 divenne professore e direttore dell'Istituto di chimica industriale di Milano, dove rimase sino al pensionamento, avvenuto nel 1973. Quando iniziò il lavoro presso l'Istituto si occupò dello studio della produzione della gomma sintetica per il governo italiano, ma divenne ben presto noto per aver approfondito le ricerche di Karl Ziegler sulla produzione dei polimeri da idrocarburi mediante catalizzatori metallo-organici. Ziegler trasformò l'etilene in polietilene mediante un processo a bassa pressione; il 'processo di Natta' consentì di produrre il polipropilene 'isotattico' (il termine indica che tutti i gruppi metile sono disposti nella stessa direzione lungo la catena dei polimeri, che per questo motivo vengono anche chiamati 'stereoregolari'). Questi polimeri acquisirono un'importanza commerciale notevole in virtù della loro elevata temperatura di fusione e della loro resistenza, furono commercializzati dalla "Montecatini"con il nome di "Moplen"e"Meraclon".Era cosi iniziata l'era della plastica. Nel 1963 Natta condivise con Ziegler il premio Nobel per la chimica.






                                                         

     
 marco buonarroti