Fermi, Enrico (Roma 1901 - Chicago 1954), fisico italiano naturalizzato statunitense. Laureatosi nel 1922 presso la Scuola Normale Superiore di Pisa con una tesi sulla diffrazione dei raggi X nei cristalli, approfondì gli studi a Gottinga, presso l’istituto di Max Born, e a Leida, sotto la guida di Paul Ehrenfest.
Al suo ritorno in Italia, nel 1924 fu nominato
professore incaricato di fisica matematica a Firenze. Qui produsse il suo primo
importante contributo scientifico sulla statistica quantistica (statistica di Fermi-Dirac)
Nel 1927 gli fu assegnata la cattedra di fisica teorica all’Università di Roma,
la prima cattedra di questo insegnamento mai istituita in Italia.
Negli anni trascorsi all’Università di Roma, Fermi si circondò di un gruppo di promettenti allievi, destinati a diventare tra i più insigni fisici italiani del Novecento; con la loro collaborazione compì studi nei campi della spettroscopia, dell’elettrodinamica e della fisica del nucleo. Del gruppo, passato alla storia come “i ragazzi di via Panisperna”, fecero parte Franco Rasetti, conosciuto a Firenze durante gli anni dell’università, Emilio Segrè, Edoardo Amaldi, il chimico Oscar D’Agostino, Bruno Pontecorvo ed Ettore Majorana
Nel 1934 Fermi pubblicò la teoria del decadimento beta, con la
quale fornì una conferma all'ipotesi di Wolfgang Pauli
sull'esistenza del neutrino. Nello stesso periodo si dedicò a studi
di radioattività artificiale, da poco scoperta da Frédéric e
Irène Joliot-Curie; in questo modo determinò il ruolo essenziale dei
neutroni nell’induzione delle reazioni nucleari, e in particolare
dei neutroni lenti (di bassa energia). Per questo importante risultato, nel 1938
fu insignito del premio Nobel per la fisica.
Fermi approfittò della cerimonia di consegna
del premio Nobel a Stoccolma per abbandonare l’Italia e trasferirsi
definitivamente con la famiglia negli Stati Uniti, dove gli era stata offerta
una prestigiosa cattedra alla Columbia University. Le leggi razziali da poco
promulgate dal regime fascista, infatti, minacciavano la moglie
Laura Capon, di origini ebraiche.
Nel 1941 Fermi aderì al progetto di ricerca
diretto da Arthur Compton per la realizzazione di reazioni di
fissione nucleare a catena controllate da neutroni. L’idea, finalizzata ad
applicazioni belliche, era scaturita dalla recente scoperta (1939) da parte dei
fisici tedeschi Otto Hahn e Fritz Strassmann della
fissione nucleare. Fu l’anno dopo, il 2 dicembre 1942, che Fermi
riuscì nell’intento, ottenendo la prima reazione di fissione nucleare
controllata, in un laboratorio ricavato dalla palestra dell’Università di
Chicago. Fermi aveva così creato la prima pila atomica, il primo passo decisivo
in direzione della realizzazione della bomba atomica.
Nel 1944 si trasferì a Los Alamos, nel New Mexico, dove, sotto la guida di
Robert Oppenheimer, si stavano svolgendo ricerche scientifiche
nell’ambito del Progetto Manhattan, istituito dal governo
statunitense per realizzare la bomba atomica prima dei tedeschi. Il successo del
progetto avrebbe portato all’esplosione degli ordigni di Hiroshima e Nagasaki.
Nel 1946 Fermi divenne professore di fisica e direttore del nuovo Institute of
Nuclear Studies dell'Università di Chicago. Come era avvenuto nel periodo
romano, anche a qui seppe animare una scuola di fisica di grande richiamo per
studenti provenienti da tutto il mondo.
Mori prematuramente, a causa di un cancro, il 28 novembre del 1954 a Chicago.
Oggi, innumerevoli premi e istituzioni onorano la memoria di Fermi e ne riconoscono i meriti scientifici; tra tutti, l'Enrico Fermi Award viene assegnato ogni anno alla personalità che maggiormente si sia distinta per lo sviluppo, l'impiego pacifico e il controllo dell’energia nucleare.
La fissione nucleare :
fissione cioè scissione, nucleare da nucleo (la parte centrale dell'atomo,contenente protoni e neutroni),quindi "scissione del nucleo".
Se il nucleo è quello di uranio, o del torio,o del plutonio,la scissione avviene con produzione di una quantità notevole di energia, in ossequio alla teoria di Einstein sulla trasformazione della materia in energia (Energia=massa per il quadrato della velocità della luce,essendo quest'ultima pari a 300.000 km/secondo).
Per innescare la fissione occorre "bombardare"con un neutrone un nucleo di uranio,che si scinde in due frammenti le cui masse sommate non corrispondono alla massa del nucleo originario,infatti parte di questa massa si è trasformata in energia.
Fatto importante è che dalla fissione si liberano neutroni che vanno a bombardare ulteriormente altri nuclei avendo luogo,cosi, altre fissioni e cosi via;si genera cioè una reazione a catena.
L'energia prodotta può essere utilizzata a fini distruttivi (bomba atomica) o a fini pacifici che abbiano lo scopo di reperire fonti di energia per usi civili, senza contare,in questo caso,le numerose controindicazioni.
Mori prematuramente, a causa di un cancro, il 28 novembre del 1954 a Chicago.
Oggi, innumerevoli premi e istituzioni onorano la memoria di Fermi e ne riconoscono i meriti scientifici; tra tutti, l'Enrico Fermi Award viene assegnato ogni anno alla personalità che maggiormente si sia distinta per lo sviluppo, l'impiego pacifico e il controllo dell’energia nucleare.
La fissione nucleare :
fissione cioè scissione, nucleare da nucleo (la parte centrale dell'atomo,contenente protoni e neutroni),quindi "scissione del nucleo".
Se il nucleo è quello di uranio, o del torio,o del plutonio,la scissione avviene con produzione di una quantità notevole di energia, in ossequio alla teoria di Einstein sulla trasformazione della materia in energia (Energia=massa per il quadrato della velocità della luce,essendo quest'ultima pari a 300.000 km/secondo).
Per innescare la fissione occorre "bombardare"con un neutrone un nucleo di uranio,che si scinde in due frammenti le cui masse sommate non corrispondono alla massa del nucleo originario,infatti parte di questa massa si è trasformata in energia.
Fatto importante è che dalla fissione si liberano neutroni che vanno a bombardare ulteriormente altri nuclei avendo luogo,cosi, altre fissioni e cosi via;si genera cioè una reazione a catena.
L'energia prodotta può essere utilizzata a fini distruttivi (bomba atomica) o a fini pacifici che abbiano lo scopo di reperire fonti di energia per usi civili, senza contare,in questo caso,le numerose controindicazioni.
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La prima reazione a catena controllata di fissione nucleare fu ottenuta da Enrico Fermi il 2 dicembre 1942 in un laboratorio ricavato nella palestra dell'Università di Chicago. La pila atomica messa in attività per la prima volta in quell'occasione fu la progenitrice degli odierni reattori nLa prima reazione a catena controllata di fissione nucleare fu ottenuta da Enrico Fermi il 2 dicembre 1942 in un laboratorio ricavato nella palestra dell'Università di Chicago. La pila atomica messa in attività per la prima volta in quell'occasione fu la progenitrice degli odierni reattori n . |
"La prima reazione a catena controllata di fissione nucleare fu ottenuta da Enrico Fermi il 2 dicembre 1942 in un laboratorio ricavato nella palestra dell'Università di Chicago.
La pila atomica messa in attività per la prima volta in quell'occasione fu la progenitrice degli odierni
reattori nucleari"
marco buonarroti
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