Il grande direttore d'orchestra Claudio Abbado
E'
trascorso un anno dal giorno della morte di Claudio Abbado, ci lascio'
il 20 gennaio del 2014 e avvertiamo una grande solitudine e tanti
rimpianti.
Siamo comuni e semplici persone che amano e che da sempre hanno amato la musica e siamo consapevoli che
l'arte
gioca un ruolo di "vitale" importanza nell'educazione, non solo dei
giovani, ma di tutti i componenti di una comunità; si tratta di
scegliere tra la vita e la morte dello spirito, tra la libertà e la
schiavitù dell'anima, "un popolo colto è un popolo libero"* a
significare che la cultura è la linfa vitale che permette la crescita di
una coscienza civile individuale e quindi collettiva.
La
musica, qualsiasi sia la sua forma espressiva, da quella colta a quella
popolare e religiosa, da quella folcloristica a quella leggera,
compresa anche una semplice cantilena tribale, occupa un posto
privilegiato nella formazione dell'arte,di cui è una categoria
che oltre a essere produttrice di culltura come tutte le altre
categorie, ha il merito di unire e comunicare creando i presupposti di
una convivenza pacifica e rispettosa di tutte le etnie; ogni società
infatti, possiede una propria musica cosi come possiede una propria
lingua.Il grande maestro ha lasciato al
mondo della musica un'eredità fatta di studio, di divulgazione e
interpretazione dei grandi e geniali compositori protagonisti della
storia della musica dal seicento fino ai nostri giorni. Ma
ci ha lasciato anche il ricordo della sua continua attenzione ai
problemi della cultura musicale in Italia, dei suoi suoi appelli alle
istituzioni scolastiche pubbliche e private,alle associazioni culturali e
a quanti capaci di fattività, per un recupero e sviluppo dell'arte
musicale rimasta per troppo tempo ai margini di una cultura che è anche
questa di per se relegata nel dimenticatoio. Abbado, Claudio (Milano 1933), direttore
d'orchestra italiano. Dopo essersi diplomato in pianoforte e composizione al
Conservatorio di Milano, proseguì gli studi a Vienna seguendo corsi di
direzione. Fu direttore musicale del Teatro alla Scala dal 1968 al
1986 e della London Symphony Orchestra dal 1979 al 1988, diventando
direttore stabile dell'Opera di Vienna nel 1986. Dal 1970 è uno dei direttori
d'orchestra regolarmente ospitati dai Wiener Philharmoniker. Le
interpretazioni di Abbado hanno avuto un ruolo di rilievo nel far conoscere a un
vasto pubblico le opere di compositori d'avanguardia come Luigi
Nono, divulgate anche attraverso numerose incisioni. Nel 1989 Abbado
succedette a Herbert von Karajan come direttore stabile dei
Berliner Philharmoniker, orchestra che ha guidato con grande
successo sino al 2002.Dopo il 2002 si dedicò alla Chamber Orchestra of Europe e ad altre importanti orchestre di livello internazionale."Il
27 gennaio 2014,alle ore 18, il Teatro alla Scala, lo ricordò con
l'esecuzione, diretta dal Maestro Daniel Barenboim, della Marcia funebre
tratta dalla Sinfonia n.3 di Ludwig van Beethoven.Dal
Teatro simbolicamente vuoto e a porte aperte, la Sinfonia fu diffusa
verso la piazza antistante gremita da 8.000 persone in silenzio.
L'evento fu trasmesso in diretta mondiale da Rai 5."
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