Hanno scritto :
..."un
giovane virgulto si unisce spontaneamente a un vecchio tronco,sul quale
un ramo adulto non si innesta più......." (da "Le affinità elettive"di
Johann Wolfgang Goethe)
Goethe, Johann Wolfgang von (Francoforte sul Meno 1749 - Weimar 1832), poeta, drammaturgo, romanziere e scienziato tedesco.
Celebre
il romanzo epistolare, iniziato nel 1774, "I dolori del giovane
Werther", che ebbe vasta eco non soltanto nello sviluppo del romanzo
tedesco, ma anche nel mondo letterario del tempo (vi si ispirò Ugo
Foscolo, quando nel 1798 scrisse la prima versione delle Ultime lettere di Jacopo Ortis).
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".........quei logori argomenti che giacciono nei cervelli come la polvere nelle stanze........"
"...la
vita è un'altura, finchè si sale si guarda in alto, e ci si sente
felici;ma quando si arriva in alto si scorge di colpo la discesa e la
fine che è la morte.Si mette tanto a salire ma si fa presto a scendere"
(da "Bel-Ami"di Guy de Maupassant)
Maupassant, Guy de (Chateau de Miromesnil,
Normandia 1850 - Parigi 1893), scrittore francese. Appartenente a una
famiglia della piccola nobiltà normanna, trascorse la prima giovinezza,
resa amara dai conflitti tra i genitori, a contatto con il mondo
contadino. Sotto la guida della madre, che era amica di Gustave
Flaubert, sviluppò presto interessi letterari. Dopo aver studiato presso
il liceo di Rouen, si trasferì a Parigi per iscriversi alla facoltà di
giurisprudenza, ma venne chiamato sotto le armi: nel 1870 prese parte
alla guerra franco-prussiana e assistette alla disfatta dell’esercito
francese, sviluppando un forte spirito antimilitarista. Conobbe Ivan
Sergeevič Turgenev e Stéphane Mallarmé, e frequentò i maestri del
romanzo moderno Edmond de Goncourt ed Emile Zola.
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"......bisogna lasciare che gli altri abbiano ragione, perchè ciò li consola di non avere altro..."
(da "L'immoralista" di Andrè Gide")
Gide, André (Parigi 1869-1951), scrittore
francese, premio Nobel per la letteratura nel 1947. Crebbe in una
famiglia rigidamente protestante ricevendo un’educazione che sarebbe
emersa, tanto nella vita quanto nelle opere, nella perenne
contraddizione fra l’istinto di emancipazione dai pregiudizi e l’anelito
ai principi morali.
I quaderni di André Walter (1891),
romanzo d’esordio di ispirazione parzialmente autobiografica, descrive
l’idealismo religioso e romantico di un giovane infelice. I primi lavori
di Gide furono d’impronta simbolista, ma a partire dal 1894 egli
cominciò a sviluppare uno stile più personale. Un primo viaggio in
Africa nel 1893 con l’amico pittore Paul-Albert Laurens e un secondo,
nel 1895, con Oscar Wilde segnarono un cambiamento di rotta all’insegna
di una visione edonistica della vita, lontana dal conformismo morale o
estetico: I nutrimenti terrestri (1897), Prometeo male incatenato (1899) eL’immoralista (1902) affermano il valore dell’individuo ed esaltano la ricerca del piacere, pur mostrandone i limiti.
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".....Ciò che da principio fu il suo sogno di felicità,divenne il suo amaro destino.
L'uomo
avido di potere incontra la sua rovina nel potere, l'uomo bramoso di
denaro nel denaro, il sottomesso nella servitù, il gaudente nel piacere.
E cosi il lupo della steppa (il protagonista )si rovinò con
l'indipendenza. La meta egli la raggiunse e divenne sempre più
indipendente, nessuno gli comandava, non era costretto a seguire nessuno
e decideva liberamente delle sue azioni e omissioni.
Ogni uomo forte infatti raggiunge immancabilmente ciò che il suo vero istinto gli ordina di volere.
Ma
raggiunta la libertà Herry s'accorse a un tratto che la sua libertà era
morte, che era solo, che il mondo lo lasciava paurosamente in pace,
...........................che soffocava lentamente in un'aria sempre
più rarefatta senza relazioni e senza compagnia.
Infatti
era arrivato al punto che la solitudine e l'indipendenza non erano più
un'aspirazione, una meta, bensi la sua sorte, la sua
condanna................................."
(da "Il lupo della steppa"di Hermann Hesse)
Hermann Hesse (Calw, Württemberg 1877 - Montagnola, Lugano 1962), fu un
romanziere e poeta tedesco, insignito nel 1946 del premio Nobel per
la letteratura. Le sue opere, incentrate su personaggi alla ricerca di
se stessi , hanno affascinato generazioni di lettori, conoscendo un
vasto successo che dura ininterrotto dagli anni Sessanta.
E'il poeta delle antinomie a testimoniare la presenza delle contraddizioni umane,
bene
e male,vita e spirito ,vita e forma ,unità del Tutto ed esistenza
individuale,momento apollineo (relativo al "razionale") e momento
dionisiaco
(relativo "all'irrazionale");egli è scrittore
che tende all'armonia ma è anche consapevole che una volta raggiunta
,essa è momentanea,illusoria.
Riflette nel "Il lupo della steppa"la coesistenza della duplice natura interiore di uomo e lupo come simbolo del conflitto fra un'individualità ribelle e le convenzioni borghesi.
Fra le sue opere ricordiamo:
"Il lupo della steppa" ,"Demian","Animo infantile","Narciso e Boccadoro",
"Il gioco delle perle di vetro","L'ultima estate di Klingsor","Siddharta"....
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marco buonarroti
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