giovedì 26 febbraio 2015

--HANNO SCRITTO/DETTO.....(ETTORE PETROLINI)

A proposito di tasse :


"......Bisogna prendere il denaro dove si trova: presso i poveri. Hanno poco, ma sono in tanti."


















Petrolini, Ettore (Roma 1886-1936), attore di teatro e cinematografico italiano. Petrolini mostrò fin da giovanissimo un grande talento istrionico, improvvisando scenette nelle botteghe del padre fabbro e del nonno falegname. Esordì a quindici anni come macchiettista nei café-chantant della capitale. In quella dura gavetta presero forma i primi numeri del suo celebre repertorio: Canzone guappa, La Caccavella, La Sonnambula, Fortunello, Archimede, Il Bell'Arturo, fino a Gastone, I salamini, Ti ha piaciato?, Ma l'amore mio non muore: tutti sketch surreali, assurdi, beffardamente satirici, eseguiti con la bravura di un guitto erede diretto della Commedia dell'Arte.

 Fu apprezzato anche in Sud America e al suo ritorno in patria organizzò una propria compagnia di rivista. Ma il genere dell'avanspettacolo ben presto non gli bastò più. Cominciò a inventare le parodie di personaggi celebri – Faust, Amleto, Nerone – e dalle macchiette passò agli spettacoli veri e propri, alcuni di autori affermati come Simoni e Ojetti. 

Fu consacrato anche a Londra e a Parigi, dove trionfò nel Medico per forza di Molière alla Comédie-Française. Petrolini era famoso per sapere giocare con i significati e le forme del linguaggio, da autentico funambolo delle parole, e fu maestro della mimica. Tre i film sonori (tutti del 1930) attraverso i quali ancora oggi è possibile apprezzare il suo esplosivo stile: Cortile, Medico per forza e il celeberrimo Nerone, una macchietta nata nel 1918 come parodia della romanità e che finirà per assurgere a satira del regime fascista. Fu anche autore di teatro: Chicchignola (1931) è considerata la sua opera più riuscita.

Rif.to bibliogr.Microsoft Encarta


marco buonarroti

.UN NOBEL DA RICORDARE : GRAZIA DELEDDA (SCRITTRICE)

Deledda, Grazia (Nuoro 1871 - Roma 1936), scrittrice italiana, premio Nobel per la letteratura nel 1926.
Unica scrittrice italiana insignita del prestigioso premio



 Esordì, come scrittrice, scrivendo  racconti d'amore ambientati nella natia Sardegna, pubblicati sulla rivista femminile “Ultima moda” e che causarono scandalo e dure reazioni per le vicende a tinte forti in essi narrate; molte delle novelle furono raccolte in Racconti sardi (1894). Si rivolse poi al romanzo, dando alle stampe, nel 1892, Fior di Sardegna e, nel 1895, Anime oneste. Romanzo famigliare, con una prefazione di Ruggero Bonghi, che ne lodò il contenuto morale.

Con Elias Portolu (1903), storia dell'amore di un ex detenuto per la cognata, Grazia Deledda creò un primo capolavoro, nel quale il tema del conflitto fra peccato e innocenza si dipana sullo sfondo dell'aspro paesaggio sardo. Seguirono altri romanzi, tra i quali si ricordano L’edera (1908) e Nel deserto (1911).

Canne al vento (1913), forse il suo romanzo più noto, denuncia l'ineluttabile fragilità dell'uomo travolto da una sorte cieca e spietata, mentre La madre (1920) scandaglia la relazione fra un sacerdote e sua madre. Già Cenere (1904), da cui fu tratto nel 1916 un film interpretato da Eleonora Duse, aveva affrontato il tema di un rapporto filiale. Il paese del vento (1931) e L’argine (1934) mescolano immaginazione e autobiografia. Cosima (1937) e Il cedro del Libano (1939) furono pubblicati postumi. Scrisse anche due testi teatrali, L'edera (1912), in collaborazione con Camillo Antona Traversi, e La grazia (1921).

Nelle opere di Grazia Deledda sono predominanti i sentimenti forti dell'amore e del dolore, che s'intrecciano con  l'amara consapevolezza dell'ineluttabilità del destino.
La straordinaria corrispondenza fra personaggi e luoghi, fra lo stato d'animo dei protagonisti e la terra sarda, esposta in veste mitica, è un altro tratto distintivo della sua narrativa, che è stata accostata talora al verismo e talora al decadentismo, ma in realtà sfugge a una catalogazione precisa e merita un posto a sé nella nostra letteratura.






                                         La stanza di Grazia Deledda nella sua umile casa natale



                                                La casa natale di Grazia Deledda a Nuoro









marco buonarroti

martedì 24 febbraio 2015

-HANNO SCRITTO/DETTO....(CONFUCIO)

Confucio (Lu 551-479 a.C.), filosofo cinese, fondatore del confucianesimo. Secondo la tradizione, Confucio (in cinese Kong fuzi, “maestro Kong”) nacque da nobile famiglia nello stato di Lu (odierno Shandong), crebbe orfano di padre e in povertà, ma ricevette un’educazione raffinata, ricca delle tradizioni culturali instaurate dalla dinastia Zhou. Dopo alcuni anni di lavoro manuale, accompagnato dalla fama di uomo colto e rispettoso della tradizione, si dedicò all’insegnamento itinerante, istruendo un numero di discepoli sempre crescente.

                                                 


marco buonarroti


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"NON SONO SAGGIO PER NATURA, LO SONO DIVENTATO STUDIANDO IL PASSATO"
(CONFUCIO)




                                              Statua di  Confucio, Cina 


 Le immagini sono state tratte da Wikipedia

marco buonarroti

UN NOBEL DA RICORDARE......(EUGENIO MONTALE)

IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA DEL 1975, FU ASSEGNATO A EUGENIO MONTALE










Montale, Eugenio (Genova 1896 - Milano 1981), poeta e critico letterario italiano, premio Nobel per la letteratura nel 1975. Nato da una famiglia di commercianti, frequentò le scuole tecniche e studiò canto, ma rinunciò alla carriera musicale. Partecipò dal 1917 alla prima guerra mondiale come ufficiale sul fronte della Vallarsa in Trentino. Tornato a Genova, prese contatto con i poeti liguri (primo fra tutti Camillo Sbarbaro) e con l’ambiente torinese: furono anni di intense letture di italiani e stranieri, specie i simbolisti francesi

Del 1916 è il testo che segna la sua nascita come poeta: Meriggiare pallido e assorto

Montale aveva anche iniziato un’attività di critico, collaborando a varie riviste, con aperture intellettuali molto ampie. A lui si deve la scoperta di Italo Svevo in Italia (Omaggio a Svevo, 1925). A Trieste, dove era stato invitato da Svevo per l’anno seguente, conobbe Umberto Saba e altri scrittori triestini come Virginio Giotti e Silvio Benco. L’incontro con il poeta americano Ezra Pound nel 1926 lo aprì alla letteratura anglosassone.


Nel 1928 Montale fu nominato direttore del Gabinetto Vieusseux a Firenze, ma ne venne allontanato dopo dieci anni perché non iscritto al Partito fascista. Si dedicò allora, oltre all’attività di critico, a quella di traduttore. Nel vivace ambiente fiorentino stabilì stimolanti rapporti intellettuali con Elio Vittorini, Carlo Emilio Gadda, Tommaso Landolfi, Vasco Pratolini, Gianfranco Contini. Nel 1939 uscirono Le occasioni, poesie in parte già precedentemente pubblicate su riviste. In esse Montale continua l’indagine esistenziale degli Ossi di seppia,raccolta di poesie.

Dopo la seconda guerra mondiale e la breve esperienza politica nelle file del Partito d’azione, Montale divenne per poco tempo condirettore della rivista “Il Mondo”. Nel 1948 si trasferì a Milano, dove lavorò al “Corriere della Sera” e al “Corriere d’informazione”, e dove pubblicò il Quaderno di traduzioni. Nel 1956 uscì La bufera e altro, che comprende anche le poesie già comparse in un volume inititolato Finisterre,pubblicato in Svizzera.



La “bufera” è la guerra intesa come catastrofe della storia e della civiltà, emblema di una precaria condizione umana e personale.
 Nell’amara esperienza dell’orrore della guerra e degli anni cupi della Guerra Fredda, la poesia diventa il segno di un’estrema umana resistenza  nel quotidiano “mare / infinito di creta e di mondiglia”.
(mondiglia ,rifiuti)

Nel 1966 Montale pubblicò i saggi Auto da fé, una lucida riflessione sulle trasformazioni culturali in corso. Nel 1967 fu nominato senatore a vita. Nel 1971 uscì Satura, cui seguirono nel 1973 Diario del ’71 e ’72 e nel 1977 Quaderno di quattro anni. A partire da Satura lo stile linguistico di Montale subisce una svolta,divenendo basso e prosastico, in cui la parodia, l’ironia amara, sostituiscono quello lirico. Ciò perché il mondo gli appare ora perduto in una civiltà dell’immagine, che ha rinunciato alla ricerca del senso di sé e alla tensione etica. Dalla bufera della guerra si è passati alla palude immobile nel vuoto del presente.

(Auto da fè,dallo spagnolo:atto di fede,era la cerimonia pubblica della tradizione dell'Inquisizione spagnola durante la quale veniva eseguita la penitenza o la condanna decretata dall'Inquisizione)



marco buonarroti

lunedì 23 febbraio 2015

PER NON DIMENTICARE :" ANCORA SULLE CROCIERE..."

DALLA RIVISTA ON LINE "TEKNECO"

L’impatto ambientale delle crociere

Le enormi città galleggianti che solcano i mari del mondo, e il Mediterraneo come meta preferita, sono dannose per l’ambiente e le culture locali
 Si sa che in estate la meta preferita da tantissimi turisti è il mare, e non solo visto dalla riva. Nell’ultimo ventennio il settore delle crociere ha registrato un vero e proprio boom, con un aumento del 400% solo in Italia; ogni anno nel mondo si contano circa 20 milioni di passeggeri.
Sono cresciute anche le dimensioni delle navi, ormai vere e proprie città galleggianti con tanto di quartieri diversificati e attrazioni impensabili a bordo (come un vero parco naturale a cielo aperto, con tanto di giardini tropicali).
Questo tipo di vacanza può però produrre un importante impatto ambientale. In questi giorni ad esempio è stata più volte rilanciata la notizia delle proteste contro l’ingresso dei colossi del mare in un ambiente fragile ed inestimabile come la laguna di Venezia.
Ma a rischio ci sono anche, più in generale, spiagge, riserve naturali e ambienti marini protetti, da cui queste navi dovrebbero tenersi a giusta distanza. Inoltre un tema molto delicato riguarda lo smaltimento dei rifiuti prodotti a bordo: con quale rispetto delle regole e coscienza viene operato dagli armatori e dai lavoratori a bordo, e con quale efficacia avvengono i controlli?
I problemi di sostenibilità ambientale non sono però gli unici: “La criticità maggiore è il tipo di turismo massificante, poco attento a luoghi e popolazioni locali”, sottolinea Roberto Furlani, responsabile ufficio turismo del Wwf. È noto che moltissime crociere offrono pacchetti in cui la visita alle città toccate, spesso patrimoni culturali di altissimo pregio, dura una manciata di ore, il tempo di scattare qualche foto e comprare un souvenir. Anche l’impatto sulla terraferma è notevole: centinaia ma più spesso migliaia di turisti che, concentrati in un brevissimo lasso di tempo e in contesti a volte anche molto piccoli, si affrettano alla ricerca di uno scorcio, un ristorante, un negozietto a basso costo, spingendo l’economia del luogo verso la perdita delle tradizioni locali e quindi l’omologazione.
Si potrebbe pensare che scegliendo navi più piccole l’impatto ambientale si riduca di conseguenza, ma non è proprio così, in quanto il consumo di carburante, e quindi le emissioni inquinanti, calcolati per passeggero sono più alti.
L’alternativa più amica dell’ambiente è rappresentata dalla navigazione a vela. Non necessariamente in solitaria: esistono velieri che possono portare anche un paio di centinaia di passeggeri. Ma ovviamente i prezzi sono molto più alti e non accessibili a tutti.

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Annotazione :        ( a cura dell'autore del blog marco buonarroti)

ho pubblicato un post sull'argomento, si tratta del post datato 20 febbraio u.s., dal titolo "Vacanze contro l'ambiente", nel quale si descrive in dettaglio il problema dell'impatto negativo che gli "scatoloni"galleggianti provocano contro l'ambiente, non solo marino ma anche terrestre.

"Scatolone galleggiante o alveare galleggiante",(mi rifiuto di chiamarle navi), destinato a contenere una vorace umanità che si ciba di svago consumistico che nulla ha da spartire con la conoscenza del mare e del mondo.



    
                                                   Questa è una "Nave"


                                                Questa è una "Nave"



                                                Questa è una  "Nave"


Le foto sono state tratte da Wikipedia

marco buonarroti


venerdì 20 febbraio 2015

-ARCHEOLOGIA :"NUOVE SCOPERTE A OSTIA ANTICA ...."

Post dell'aprile 2014, riproposto su richiesta di  appassionati di archeologia, attenti alla divulgazione di questa importante disciplina storico-umanistica.

 

Scoperta Ostia Antica 'segreta': "Era più grande di Pompei"


Roma - (Adnkronos) - Recenti indagini archeologiche hanno 'svelato' una struttura urbana più vasta di quella fin qui conosciuta, arricchita da torri, magazzini, nuove mura di cinta e tracciati stradali
 Roma, 16 apr. (Adnkronos) - C'è una Ostia Antica 'segreta' che ora è venuta alla luce. Una città molto più grande di quello che finora si è potuto immaginare, così estesa da doppiare, in ettari, il famoso parco archeologico di Pompei.
Recenti indagini archeologiche hanno, infatti, 'svelato' una struttura urbana più vasta di quella fin qui conosciuta, arricchita da torri, magazzini, nuove mura di cinta e tracciati stradali. Una scoperta iniziata nel 2007, a pochi chilometri dall'aeroporto internazionale Leonardo da Vinci, quando una squadra di archeologi italiani e inglesi ha intrapreso indagini geofisiche nell'area che si estende fra gli antichi scali marittimi di Portus e di Ostia. Le importanti scoperte sono il risultato di un impegno che ha visto lavorare insieme le autorità statali italiane, rappresentate da Angelo Pellegrino e Paola Germoni (Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Roma) e due università inglesi, rappresentate dai professori Simon Keay (University of Southampton/British School at Rome) e Martin Millett (University of Cambridge). I quali, nell'ambito del Portus Project (www.portusproject.org), hanno diretto gli archeologi e i geofisici di comune accordo con la British School at Rome. Ben nota ai tecnici, "la magnetometria - sottolinea la sovrintendenza speciale per i Beni Archeologici di Roma - ha consentito di scansionare sistematicamente e velocemente il paesaggio grazie a strumenti portatili di dimensioni contenute: con i quali i geofisici hanno verificato tutte le anomalie riscontrate nel paesaggio magnetico identificando le antiche mura sepolte, i tracciati stradali e ogni struttura presente nel sottosuolo". 



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 Annotazione :                                       (a cura dell'autore del blog)

                                                               Pianta di Ostia antica








 Ostia Antica Area archeologica presso l'omonima frazione del comune di Roma, nel Lazio, a est della foce del fiume Tevere nel mar Tirreno. Dal borgo, d'origine altomedievale, dominato dal forte fatto costruire dal cardinale Giuliano della Rovere (poi diventato papa Giulio II), opera di Baccio Pontelli (1483-1486), la via Ostiense conduce in breve alla città portuale romana, i cui ruderi si estendono per oltre 1400 m e su circa 34 ettari.(Dati numerici suscettibili di modifiche,penso, in base alle attuali scoperte)


 

  Ostia (da ostium, foce) venne fondata all'inizio del IV secolo a.C. (ma la tradizione vedrebbe in Anco Marzio il fondatore, oltre due secoli prima) in un territorio di antiche saline, entro l'angolo formato dal fiume, e dalla linea di costa che quasi lambì gli edifici più occidentali e che oggi si trova a circa 3 km verso sud-ovest.


               L'autrice dell'opera di ricostruzione del porto antico è Viviana Meucci 
                                     (Viviana Meucci: www.focemicina.it)



Il primo insediamento fu un piccolo castrum(accampamento, fortificazione), base e difesa della flotta; divenuto città, emporio commerciale e grande scalo fluviale per l'approvvigionamento di Roma (le derrate provenivano soprattutto da Sicilia, Spagna ed Egitto), si estese notevolmente a partire dal II secolo a.C., fu cinto da una cerchia di mura (2500 m) in età repubblicana e, durante l'impero, raggiunse probabilmente i 75.000 abitanti.

 Fra il 42 e il 113 d.C. la costruzione, a 4 km verso nord-ovest, del porto marittimo di Claudio (oggi sotto le piste dell'aeroporto di Fiumicino) e del porto-lago esagonale di Traiano, con la città di Portus, favorì inizialmente Ostia: essa, tuttavia, a causa dei decreti avversi di Costantino e del successivo interramento del Tevere (che nel V secolo non era più navigabile alla foce), declinò e gradualmente si spopolò.

 Gli scavi, iniziati nel 1802 e proseguiti nel corso del Novecento, hanno riportato alla luce, probabilmente, circa i tre quarti dell'antica città, percorsa longitudinalmente dal decumanus maximus incrociato dal cardo maximus nel foro, dove si trova il grande Capitolium adrianeo (non lontano, la basilica giudiziaria e il 'tempio rotondo', per il culto degli imperatori). Ma l'interesse principale risiede nei luoghi e negli edifici di lavoro, di servizio e d'abitazione: il piazzale delle corporazioni, con mosaici-insegne delle compagnie dei mestieri; i grandi horrea, magazzini per le derrate; le tabernae (botteghe, alcune decorate a mosaico); il macellum, mercato delle carni; le cauponae (osterie, fra le quali il cosiddetto thermopolium, con attrezzato banco di mescita); le fullonicae (lavanderie, con decine di recipienti); le terme pubbliche; il grande teatro (ancora utilizzato per rappresentazioni classiche); le abitazioni, spesso decorate, fra cui le domus di tipo pompeiano, ma in particolare le insulae, case plurifamiliari 'a isolato', originariamente a più piani e con cortile interno talvolta porticato, quali le case dei Dipinti e degli Aurighi.


















Nel Museo ostiense sono conservati numerosi reperti, provenienti dagli scavi in loco. Isolata, sorge la sinagoga, forse la più antica in Occidente (I-IV secolo). A ovest della città si estende l'Isola Sacra, fra il Tevere, il mare e il canale (tuttora navigabile) costruito per collegare i porti di Claudio e di Traiano con il fiume: vi si trova la necropoli di Portus, con un centinaio di tombe risalenti ai primi tre secoli d.C., a camera (decorate), a edicola o semplicemente sotto tegole.

(le immagini sono state tratte da Wikipedia)

marco buonarroti

-PER NON DIMENTICARE;"VACANZE CONTRO L'AMBIENTE..(ISOLE GALAPAGOS)"

Questo nostro povero pianeta !

Vacanze dannose per l'ambiente ."Le isole Galàpagos"











Galápagos (anche Colón), arcipelago dell'Ecuador, situato nell'oceano Pacifico in corrispondenza dell'equatore, a 90° di longitudine ovest e a circa 1.000 km dalla costa dell'America meridionale. Dal punto di vista amministrativo costituisce una provincia dell’Ecuador, con una superficie complessiva di 8.010 km². L’arcipelago è costituito da tredici isole maggiori (Isabela, che è la più estesa, Santa Cruz, Fernandina, San Cristóbal, San Salvador, Española, Santa María, Pinta, Marchena, Genovesa, Santa Fé, Baltra e Rábida) e da circa cinquanta isolotti e scogli affioranti.


 

 Scoperte dallo spagnolo Tomás de Berlanga, vescovo del Panamá, nel 1535, le isole rimasero, nei secoli XVII e XVIII, pressoché disabitate, divenendo un covo di bucanieri, pirati e balenieri. Nel 1832 furono annesse all'Ecuador che, nel 1892, in occasione del quarto centenario della scoperta dell'America, diede loro il nome ufficiale di Archipiélago de Colón. Di notevole importanza strategica, soprattutto dopo l'apertura del canale di Panamá, le Galápagos furono oggetto di interesse da parte di Inghilterra e Stati Uniti per tutto il XIX secolo. Nel corso della seconda guerra mondiale furono protette dall'esercito statunitense.

 Le Galápagos sono famose per la ricchezza e particolarità della loro fauna, che comprende numerose specie endemiche. Fra i rettili si ricordano le iguane delle Galápagos, sia marine che terrestri, e, soprattutto, le tartarughe marine giganti, delle quali l'arcipelago (che ha preso il nome proprio da questi animali: in spagnolo galápago significa infatti testuggine) ospita ben sei specie diverse . L'avifauna (l'insieme degli uccelli) è costituita da più di ottanta specie diverse, fra cui si ricordano i fenicotteri, i cormorani e i pinguini. 
(Rif.ti bibl. : Microsoft Encarta)






















..."Nel 1995 il governo ecuadoriano stabili che il numero di turisti ammessi alle isole Galàpagos poteva passare da 20.000 a 60.000 all'anno. Questa decisione ha comportato il sovraffollamento di cittadine come Puerta Ayora, dove gli equadoriani sono accorsi in massa per approfittare del boom turistico.
I nuovi arrivati hanno portato con sè le famiglie e gli animali domestici, gatti, cani, e capre nessuno dei quali endemico nelle isole.Alcuni di questi sono diventati selvatici, accoppiandosi con gli animali del luogo e si sono messi in competizione per il cibo.Cani e gatti hanno cominciato a mangiare iguane e tartarughe.
Ma l'arrivo dei nuovi abitanti non è stato l'unico fattore ad avere un impatto sulla fauna e sulla flora locale.Il numero delle tartarughe giganti è crollato a causa dell'inseminazione artificiale delle femmine, voluta dagli scienziati per incrementare il numero di esemplari. Ora però le femmine preferiscono il metodo artificiale a quello naturale, anche perchè i maschi della specie sono notoriamente pigri; in questo modo però il numero di esemplari di tartarughe giganti continua a diminuire.
E poi ci sono le navi da crociera che sempre più numerose arrivano alle isole Galàpagos, e che buttano in mare, a 28 chilometri dalla costa, le acque di scolo, distruggendo l'ecosistema marino.
Le navi sono anche considerate responsabili dell'enorme quantità di rifiuti che tutte le mattine viene trascinata a riva.
Se alle navi da crociera si aggiungono le barche che si offrono di portare i turisti a pesca, le gite di un giorno, le moto d'acqua e i voli in elicottero si può ben capire come il futuro delle isole Galàpagos possa sembrare piuttosto desolante.
A quanto pare però il governo ecuadoriano se n'è accorto e sta preparando nuove leggi per contenere l'immigrazione e inasprire i controlli dei cargo.Inoltre sta resistendo alle pressioni dei tour operator che vorrebbero incrementare ancora il numero di turisti ammessi sulle isole e permettere a navi più grandi di raggiungere le coste.
Le isole Galàpagos sono a un  punto cruciale della loro storia, e la cosa migliore che potete fare al fine di preservare la loro bellezza per le generazioni future è di non andarci affatto.
David Attenborough ha girato un bel documentario sulle isole Galàpagos che potete vedere in dvd."...
(pag.26 del libro :"Cinquanta vacanze orrende"di Dan Kieran,Editore Einaudi ,collana ET Pop.)








 
marco buonarroti

PER NON DIMENTICARE:"VACANZE CONTRO L'AMBIENTE..(LE CROCIERE)

Questo nostro povero pianeta !

Vacanze dannose per l'ambiente:
"Le crociere"

Negli ultimi anni il numero di persone che vanno in crociera è aumentato considerevolmente (dal 1970 a oggi detto aumento è stato del 1000 per cento).
Secondo Ross A.Klein, autore di Cruise Ship Blues, una normale nave da crociera con 2600 passeggeri produce in media, in una settimana di viaggio : "64.000 litri di acque di scolo, 580.000 litri di acque grigie, 9700 litri di acque di sentina*, 32 litri di rifiuti chimici, 31 litri di rifiuti da lavaggio a secco, 45 litri di vernici, 22 chilogrammi di batterie, 10 chilogrammi di luci fluorescenti, 3 quintali di rifiuti medicinali e 108 quintali di rifiuti chimici",gran parte dei quali viene semplicemente gettata in mare.
Non ci sono dati certi sull'inquinamento delle acque da parte di navi da crociera, ma recentemente la Royal Caribbean Ltd. è stata riconosciuta colpevole di avere usato le acque costiere degli Stati Uniti come la pattumiera dell'intera flotta.
Secondo gli ispettori, le navi erano equipaggiate con un sistema di tubi nascosti, utilizzato al posto dell'equipaggiamento ecocompatibile .
La Royal Carebbean Ltd. si è dichiarata colpevole e ha ricevuto una sanzione di 18 milioni di sterline (24 milioni di euro).
(L'articolo è stato tratto dal libro "Cinquanta vacanze orrende"di Dan Kieran Ed.Einaudi,a pag.28)


Nota:
*Sentina : è la parte più bassa dello scafo dove si raccolgono tutte le acque che per qualsiasi causa entrano nello scafo. 

Contributo fotografico :

Transatlantico "Michelangelo",eleganza nella linea, qualità nautiche spiccate, vera nave con prua e poppa ben definite,destinata al trasporto passeggeri come qualsiasi altro mezzo di traporto, velocità di crociera 26/27 nodi (1 nodo=1 miglio/ora;1miglio= 1852 metri).Nave destinata al trasporto di passeggeri.


Nave da Crociera, spaventosamente brutta, con una poppa irriconoscibile, scatolone galleggiante, (o più propriamente un alveare galleggiante), destinata al trasporto di crocieristi (da non confondere con "passeggeri) , stipata pletora umana consumista e affamata solo di svago che,peraltro, potrebbe trovare anche a terra senza bisogno di andare a bordo incentivando e contribuendo alla distruzione dell'ambiente marino; svago che nulla ha a che fare con l'amore per il mare o l'amore per la conoscenza di nuove genti giacchè le soste sono brevi e preorganizzate con visite,toccata e fuga, oggetto di una girandola sfrenata, stressante e consumistica, sembra di vedere questa massa che si riversa con la velocità di una pellicola impazzita in luoghi naturali che meriterebbero rispetto e sacro interesse, luoghi che restano devastati come se fossero stati presi di mira da un'ondata di locuste.

marco buonarroti

PER NON DIMENTICARE:"SPORT CONTRO L'AMBIENTE...IL GOLF.."

Questo nostro povero pianeta !

Uno sport dannoso per l'ambiente : "Il Golf"




Leggo a pag.29 del volume "Cinquanta vacanze orrende- Storie di viaggi infernali"di Dan Kieran, editore Einaudi : 
"Il GAGM (Global Anti Golf Movement) si occupa di combattere il golf.
Non perchè i giocatori di golf siano arroganti, maleducati, seguano regole ridicole per i cappelli, e si comportino in modo insopportabile, bensi perchè la creazione di sempre nuovi campi da golf ha effetti devastanti per l'ambiente.

Secondo i dati della "Defense of Nature and Environment"un campo da golf in Spagna consuma in dieci ore quanto 8649 persone in un giorno.
In Australia è in costruzione un campo da golf nel deserto ( oggi presumibilmente ultimato rispetto alla data di questo articolo, ndr), che consumerà un milione di metri cubi di acqua all'anno.

L'acqua potabile è una delle risorse più preziose del nostro pianeta.
Un miliardo di persone oggi non ha accesso all'acqua potabile e si stima che muoia un bambino ogni quindici secondi a causa di mancanza d'acqua o di medicine.


                                                (foto inserita a cura dell'autore del blog)

E' per questa ragione che i campi da golf sono diventati un simbolo dello sfruttamento e dello spreco di risorse del mondo occidentale. Non sono molto amati, ed è del tutto comprensibile, anche da coloro che per far posto ai campi vengono sradicati dalla propria terra.
Alle Hawaii sono sorti campi da golf in alcune parti più belle dell'isola, e uno di questi ha richiesto la distruzione di un cimitero considerato sacro dagli indigeni.
In Messico un uomo che si opponeva alla costruzione di un campo da golf è stato ucciso, tre sono finiti in prigione e altri undici arrestati perchè contestavano la costruzione di un complesso turistico con un campo da golf a diciotto buche e un hotel a cinque stelle con parco e pista di atterraggio per gli elicotteri.
Nelle Filippine 10.000 agricoltori sono stati trasferiti a forza dalle loro case per fare posto a un campo da golf : nel movimento di protesta seguito all'esproprio due di questi sono morti, uccisi dall'esercito".


                               (foto tratta da Wikipedia e inserita a cura dell'autore del blog)


marco buonarroti

.SCIENZE: "L'INTELLIGENZA ARTIFICIALE ......"


  Da "ArticoloTre",quotidiano on line

 

Hawking lancia l’allarme: “L’intelligenza artificiale distruggerà l’umanità” 

 

hawking

 Redazione-L'intelligenza artificiale non è solo possibilità: è anche rischio e pericolo.

L'allarme, inquietante, lo lancia uno dei più importanti fisici della storia, Stephen Hawking. Intervenuto nel corso di una trasmissione tv, lo scopritore dei buchi neri ha infatti messo in guardia tutti sull'evoluzione della tecnologia: "Lo sviluppo della piena intelligenza artificiale", ha sostenuto, "potrebbe portare alla fine della razza umana".
"Le forme primitive di intelligenza artificiale", ha proseguito, "si sono già da tempo dimostrate utilissime, ma temo le conseguenze di aver creato qualcosa che può uguagliare o sorpassare gli esseri umani. Essa può decollare autonomamente e riprogrammarsi ad una velocità sempre più elevata".
"Gli esseri umani", ha concluso la sua pessimistica previsione, "che sono limitati da una lenta evoluzione biologica, non potrebbero più competere con le macchine intelligenti, e ne sarebbero sopraffatti"
-3 dicembre 2014-

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  Annotazione :                         ( a cura dell'autore del blog)

Il fisico Stephen Hawking :


 

                                                              Stephen Hawking

                                                         Stephen Hawking

 

 
 Nel 2009, Stephen Hawking riceve dal Presidente Obama " la Medaglia presidenziale della libertà",la più alta onorificenza degli Stati Uniti d'America.





Hawking, Stephen (Oxford 1942), fisico teorico britannico. Studiò presso lo University College di Oxford; era sua intenzione studiare matematica, ma non essendo la facoltà presente presso il College scelto dal padre, optò per la fisica. Ottenuto il dottorato presso l’Università di Cambridge, vi rimase come ricercatore, diventando Lucasian** Professor of Mathematics nel 1979 – posizione già occupata da celeberrimi scienziati quali Isaac Barrow e Isaac Newton.
Gran parte del lavoro di Hawking riguarda i buchi neri* ; le sue ricerche nell’ambito della relatività generale avvalorano la teoria del Big Bang sull’origine dell’universo. 

Affetto da un grave handicap della parola e dei movimenti, dovuto a una malattia incurabile del sistema nervoso – atrofia muscolare progressiva – Hawking è forse lo scienziato più conosciuto del nostro tempo; il suo libro Dal Big Bang ai buchi neri (1988), una chiara esposizione della sua teoria dell’universo, ha riscosso un enorme successo tra il pubblico non specializzato. Le sue ultime pubblicazioni di carattere divulgativo sono Buchi neri e universi neonati (1993) e The Nature of Space and Time (1996), un dibattito con il fisico matematico Roger Penrose.

Nel 2004 Hawking è intervenuto a sorpresa alla 17a Conferenza internazionale di Relatività Generale e Gravitazione, a Dublino, per annunciare la soluzione del cosiddetto paradosso dell’informazione (black hole information paradox). Nella sua teoria dei buchi neri, infatti, si ammetteva che questi giganteschi corpi celesti avessero un campo gravitazionale talmente intenso da non consentire l’allontanamento da esso di alcun tipo di “informazione”. John Preskill del Caltech (California Institute of Technology), ritenendo vero il contrario, aveva accettato nel 1997 una pubblica scommessa con Hawking; premio per il vincitore sarebbe stata un’enciclopedia, “da cui le informazioni possono uscire facilmente”. Con il suo intervento, Hawking pare ammettere di aver perso la scommessa, riaprendo così un capitolo importante della moderna astrofisica.
(Rif.Bibliogr : Microsoft Encarta)


*Nota : Cosa è un buco nero?
( risposta molto sintetica e sicuramente non esaustiva, ma tuttavia utile per averne un'idea,spero )

E' un corpo celeste dotato di un campo gravitazionale talmente intenso da attirare a sé tutta la materia circostante e da trattenere perfino la luce e ogni altro tipo di radiazione elettromagnetica. Il campo gravitazionale che lo caratterizza è tale che la materia al suo interno viene compressa in uno stato a densità pressoché infinita. Il concetto di buco nero venne sviluppato per la prima volta nel 1916 dall’astronomo tedesco Karl Schwarzschild sulla base della teoria della relatività generale di Albert Einstein.

Hawking affermava che tutto ciò che cadeva nel buco nero, le cosiddette informazioni,andasse distrutto, ossia compresso in un stato di denstà infinita, compresa la luce,( da qui l'aggettivo "nero".)
Ora il grande scienziato afferma che le sue speculazioni non erano esatte in quanto,ammette, che le informazioni (materia e radiazioni) " precipitate" in un buco nero a causa della sua attrazione gravitazionale, possono fuoriuscire da esso.


                                                                            Buco nero


                                                                        Buco nero





**Nota :che significa Lucasian Professor of Mathematics? (o cattedra lucasiana di matematica)

L'aggettivo "lucasiano"deriva dal nome del reverendo Henry Lucas, il quale alla sua morte (1663) lasciò in eredità i suoi beni all'Università di Cambridge per l'istituzione di una cattedra di matematica che fu infatti  istituita, previo ratifica di Carlo II d'Inghilterra nel 1664.
Nelle disposizioni testamentarie Lucas precisava che il titolare della cattedra non necessariamente doveva essere membro della Chiesa anglicana, requisito richiesto nelle università inglesi dell'epoca.
Isaac Newton fu titolare della cattedra nel 1669.


marco buonarroti