Leggo a pag.36 della Rivista MicroMega n°3/2013,nel contesto di un articolo di Mario Pianta dal titolo "L'Italia Disuguale":
....Il centro sinistra si è presentato (alla campagna elettorale)all'insegna "dell'Italia bene comune"e "dell'Italia giusta";riferimenti opportuni,ma rimasti privi di contenuti quando si passava alle proposte politiche.Di quali fossero le ingiustizie dell'Italia non si è parlato in campagna elettorale.Meno ancora di come porvi rimedio.
Oggi l'ingiustizia più grande del paese non sono le tasse,non è la precarietà,non è la disoccupazione provocata dalla crisi,non è nemmeno la casta dei politici:é la disuguaglianza.E'questa l'ingiustizia in cui confluiscono tutte le precedenti,il fenomeno che indebolisce l'economia,frammenta la società,snatura la politica.E' il risultato del cambiamento, a partire dagli anni Ottanta,nei rapporti di forza tra capitale e lavoro,degli effetti di globalizzazione,nuove tecnologie e strategie d'impresa che hanno distrutto posti di lavoro,della conseguenze di politiche che hanno ridotto tutele e diritti,fermato la redistribuzione,protetto i privilegi e lasciato crescere la povertà.
Da qui viene l'impoverimento di nove italiani su dieci e la concentrazione di reddito e riccchezza nelle mani del 10 per cento di privilegiati.................Questa realtà ....é rimasta fuori dai riflettori della campagna elettorale,oscurata dai media,difficile da comprendere anche per molti cittadini.............(rimando il proseguio dell'intero articolo
nei prossimi aggiornamenti su questo blog)
Il contenuto di queste poche righe é ,a mio parere, un efficace approccio per affrontare il problema della disuguaglianza che diventa una seria controversia su cui dovranno impegnarsi le forze politiche di governo e di opposizione per evitare che essa diventi
la causa di un disastro sociale.
Marco Buonarroti
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