Auster Paul (Newark, New Jersey 1947), scrittore, sceneggiatore e regista statunitense. Esordì come scrittore con poesie, racconti e articoli pubblicati sulla “New York Review of Books” e sulla “Harper’s Saturday Review”. La sua opera più famosa, subito accolta favorevolmente dalla critica, è la Trilogia di New York (Città di vetro, 1985; Spettri, 1986; La stanza chiusa, 1987), che volge in parodia il genere della detective story.
Seguirono i romanzi Il paese delle ultime
cose (1988), Moon Palace (1989), La musica del caso (1991, dal
quale Philip Haas trasse un film nel 1993), Leviatano (1992), Mr.
Vertigo (1994) e Timbuctù (1998). Il libro delle illusioni
(2003) è una riflessione, in forma di romanzo poliziesco, sul fine
dell’opera d’arte, mentre Follie di Brooklyn (2005) è una commedia che
narra del rapporto di amicizia tra un anziano zio e il giovane nipote in una New
York che non ha ancora subito l’attentato dell’11 settembre 2001.
Raccolte di racconti sono Il taccuino rosso (1995) ed
Esperimento di verità (2001).
Auster firmò, insieme a Wayne Wang, la regia di
Smoke (1995) e di Blue in the Face (1995), dei quali scrisse anche
la sceneggiatura; nel 1998 diresse Lulu on the Bridge, interpretato da
Willem Dafoe e Harvey Keitel.
"Il racconto di Natale" che vi propongo di leggere fa parte di una serie di racconti scritti nel volumetto intitolato "Esperimento di verità"del 2001.
La lettura è scorrevole e il racconto,(nove pagine), è piacevole non esente da una nota di tristezza finale dovuta al pensiero che molte persone anziane,come la vecchina del racconto, trascorrono la festività in solitudine e in condizioni di indigenza.
IL RACCONTO DI NATALE
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