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"La voce della Russia"
Kissinger: l’Occidente deve smettere di surrogare la politica con la demonizzazione di Putin
9 marzo 2014, 17:03
Tale opinione ha espresso il veterano della politica
estera americana, Premio Nobel Henry Kissinger in un suo articolo
pubblicato da The Washington Post.
Troppo spesso il
problema ucraino viene presentato come la battaglia decisiva per
l’Ucraina: andrà verso Ovest o verso Est? Ma se l’Ucraina vuole
sopravvivere e fiorire, essa non si deve trasformare in un avamposto di
una delle Parti contro l’altra. Al contrario, deve essere un ponte tra
di loro. Il corifeo della diplomazia americana è convinto che Washington
dovrebbe adoperarsi per aiutare a superare la spaccatura tra le forze
politiche belligeranti in Ucraina invece di demonizzare una di loro.
Kissinger
appartiene al novero dei politici che si sono formati e sono abituati
ad agire ai tempi della guerra fredda. Ossia alla generazione dei
politici caratterizzati da un approccio più ponderato e più responsabile
ai rapporti internazionali. Fermo restando che è strettamente legato
alla tradizione del realismo politico,- ricorda Fedor Vojtolovsky,
responsabile della sezione di politica interna ed estera degli Usa
presso l’Istituto dell'Economia Mondiale e delle Relazioni
Internazionali (IMEMO).
Henry Kissinger, in
sostanza, dice da una posizione del buon senso. Posizione che presuppone
la percezione della situazione creatasi in Ucraina come di una crisi
sistemica, importante per la sicurezza euro atlantica, per i rapporti
tra l’Occidente e la Russia. Qui è necessaria, e lo constatano molti
autori americani, una strategia più ponderata.
Secondo
Kissinger, l’Occidente sta demonizzando l’immagine di Putin per
surrogare una vera e responsabile politica con schemi semplificati.
L’Europa e gli Usa non vogliono comprendere che per la Russia l’Ucraina
non sarà mai un normale Stato straniero. In tale quadro Kissinger dice
con rammarico: La comprensione della storia e della psicologia russa non
è mai stata un punto forte dei leader politici americani.
Devono
dare prova di una maggiore responsabilità anche gli ucraini stessi.
Qualsiasi tentativo di una parte dell’Ucraina di dominare sull’altra,
cosa che ormai è diventata norma, col tempo poterà ad una guerra civile o
ad una spaccatura del Paese,- avverte Kissinger. Riguardo a ciò,
sebbene Kissinger si opponga alla riunificazione della Crimea con la
Russia, egli sottolinea che l’autonomia della Penisola dovrà essere
allargata. A parte Kissinger ricorda che l’Ucraina non deve far parte
della Nato.
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