Dalla "Voce della Russia"
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Rita Bolotskaja
Rose di Yalta per Anton Chekhov
La tubercolosi polmonare non lasciava a Chekhov
un’altra scelta se non quella della Crimea con il suo clima salubre. Nel
1898 la famiglia Chekhov decise di stabilirsi a Yalta. Lo scrittore
fece costruire qui una casa di pietra bianca del posto battezzata Dacia
Bianca che ora è nota in tutto il mondo, c’è un Museo di Chekhov. La
casa dello scrittore diventò subito una sede di pellegrinaggio culturale
e di attrazione universale. Appositamente per parlare con Chekhov si
recarono a Yalta Lev Tolstoj, Maxim Gorkiy. Nella Dacia Bianca
trascorrevano molto tempo Ivan Bunin ed Alexandr Kuprin. Intorno a
Chekhov iniziò subito a ribollire la vita pubblica.
Dice Vladimir Kataev, noto studioso di Chekhov, dottore in lettere e professore della MGU:
A
Yalta egli non semplicemente viveva ma sin dall’inizio, essendo
ispirato dal sentimento del dovere sociale che lo caratterizza, diventò
un centro di attrazione per coloro che voleva assistere i malati,
scrittori, insegnanti ed altre persone che venivano a Yalta per
trascorrervi un periodo di cura. Partecipava sia alla raccolta di
offerte, sia agli impegni per l’alloggiamento di queste persone.
Nel
1898 il Teatro dell’Arte di Mosca mise in scena Il Gabbiano di Chekhov e
poco dopo Lo Zio Vania. Chekhov vuole vedere gli spettacoli con i
propri occhi, ma i medici sono irremovibili: non mettere piede fuori da
Yalta! Allora tutta la compagnia del famoso teatro con a capo
Stanislavsky arriva in Crimea: Sebastopoli e poi Yalta.
Attualmente
il teatro di Yalta che porta il nome di Chekhov tiene regolarmente il
Festival internazionale “Teatro. Chekhov. Yalta”, al quale si riunicono
compagnie teatrali di tutto il mondo. Per esempio, l’anno scorso tra i
suoi partecipanti ci sono stati teatri del Giappone, del Messico, di
Israele, della Georgia, della Lituania.
Chekhov scoprì
la Crimea non solo per il monto, ma anche per i suoi connazionali,- è
convinto lo scrittore e storico di letteratura russa Alexey Varlamov:
Penso che Chekhov con la sue opere letterarie abbia reso la Crimea immortale.
In
aprile, nella Dacia Bianca di Yalta si terranno Le tradizionali XXXV
Letture Chokhoviane – conferenza scientifico-pratica internazionale
degli studiosi di Chekhov. La Casa- Museo è pronta ad accogliere gli
ospiti.
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