Kandinskij,padre dell'astrattismo, in mostra a Vercelli dal 29 marzo al 6 luglio 2014
22 capolavori negli "spazi dell'Arca", situati nella chiesa San Marco, (XIV sec).
Kandinskij, Vasilij (Mosca 1866 - Neuilly-sur-Seine, Parigi 1944), pittore e critico russo la cui opera svolse un ruolo fondamentale nello sviluppo dell'arte astratta. Studiò pittura e disegno a Odessa, diritto ed economia all'Università di Mosca e, dal 1896 al 1900, frequentò l'Accademia di Belle Arti di Monaco. Realizzò le sue prime opere in uno stile naturalistico, ma nel 1909, dopo un viaggio a Parigi durante il quale rimase profondamente influenzato dalle opere dei fauves e dei postimpressionisti, i suoi dipinti acquisirono colori più vividi e composizione più fluida. Verso il 1913 cominciò a creare opere considerate le prime totalmente astratte dell'arte moderna: non contenevano alcun riferimento agli oggetti del mondo fisico e ricavavano ispirazione e titolo dalla musica.
Nel 1911, insieme a Franz Marc, August
Macke e altri espressionisti tedeschi, Kandinskij fondò il
gruppo Der Blaue Reiter ('Il cavaliere azzurro'). In quel periodo
le sue opere erano sia astratte sia figurative, sempre caratterizzate da colori
brillanti e composizioni complesse.
L'influsso di Kandinskij sul corso dell'arte nel XX secolo
fu accentuato dalla sua attività di teorico e di insegnante. Nel 1912 pubblicò
Lo spirituale nell'arte, il primo trattato sull'astrattismo, che diffuse
le sue idee in tutta l'Europa. Insegnò ai Laboratori artistici statali di Mosca
dal 1918 al 1921 e al Bauhaus a Weimar e a Dessau, dal 1922 al
1933. Nel volume Punto, linea, superficie (1926) illustrò i principi
fondamentali del suo insegnamento.
Dopo la prima guerra mondiale, i soggetti astratti di
Kandinskij assunsero forme sempre più geometriche, mentre abbandonava il
precedente stile fluido a favore di contorni nettamente scanditi e della
chiarezza della composizione. Composizione VIII No. 260 (1923, Guggenheim
Museum, New York), ad esempio, è un insieme armonioso di linee, cerchi, archi e
altre forme geometriche elementari. Il suo stile si fece in seguito più
raffinato e complesso e si espresse nella realizzazione di opere di
straordinario equilibrio, quali Cerchio e quadrato (1943, collezione
privata).
Poiché fu uno tra i primi artisti a esplorare i principi
dell'astrattismo non rappresentativo o 'puro', Kandinskij può essere considerato
un precursore dell'espressionismo astratto, una delle scuole di
pittura più importanti del secondo dopoguerra.
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Villaggio olandese
Autunno in Bavaria
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Vercelli :
Chiesa di Sant'Andrea
marco buonarroti
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Villaggio olandese
Autunno in Bavaria
Vercelli :
Vercelli Città e capoluogo di provincia del
Piemonte, situata nella Pianura Padana a sud-ovest di
Novara, nel caratteristico paesaggio delle risaie, sulla destra del
fiume Sesia.
Vercelli è il maggior mercato europeo del
riso; le sue industrie sono attive nei settori alimentare (riserie,
molini), metalmeccanico (macchinari agricoli), chimico (fertilizzanti), tessile
e delle fibre artificiali. La provincia di Vercelli, che comprende 86 comuni in
un territorio per circa due terzi pianeggiante e per il resto montuoso con
boschi e pascoli, è dedita all'agricoltura (riso, frumento, mais, foraggi, viti,
frutta), all'allevamento di bovini, allo sfruttamento forestale, all'industria
tessile (Bassa Valsesia) e ad attività turistiche nei centri di soggiorno e di
sport invernali della Valsesia, nelle Alpi Pennine.
Il centro storico cittadino rivela nella
tessitura urbanistica e in vari edifici la sua origine medievale (come nella
centrale piazza Cavour), ma il suo aspetto più evidente è dovuto
all'architettura dei secoli XVIII e XIX. Conserva notevoli monumenti: la
basilica di Sant'Andrea, costruita fra il 1219 e il 1227 in un
gotico d'ispirazione cistercense, presenta una
facciata incastonata fra due campanili e aperta da tre profondi portali, un alto
tiburio, una grande torre campanaria e un chiostro nell'attigua abbazia; la Casa
Centori ha un cortile bramantesco di fine Quattrocento; la chiesa
di San Cristoforo, del 1515 ma poi più volte rimaneggiata, conserva i celebri
affreschi di Gaudenzio Ferrari; la Cattedrale (XVI-XVIII secolo)
possiede un crocefisso romanico dell'XI secolo, un notevole tesoro e un prezioso
archivio capitolare; notevole infine è la ex chiesa barocca di Santa Chiara
(1756), a pianta esagonale.
Da ricordare inoltre è il Museo Leone, con
interessanti collezioni archeologiche e di arti minori; il Civico museo
Borgogna, che espone opere pittoriche che vanno dal XIV al XX secolo, e in
particolare opere di artisti quattro-cinquecenteschi di scuola vercellese
(Gaudenzio e Defendente Ferrari, Sodoma, Lanino,
Giovenone).
Chiesa di Sant'Andrea
marco buonarroti
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