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Pompei, non solo crolli. Sparito un affresco
Dopo i crolli, una nuova scoperta scuote Pompei, trafugato l'affresco della dea "Artemide".-Redazione- Scomparso l’affresco, di inestimabile valore, della dea "Artemide" dalla domus di "Nettuno". La scoperta, fatta da uno degli addetti alla sorveglianza del sito archeologico di Pompei, della scomparsa risalirebbe a una settimana fa, ma la notizia è trapelata solamente ieri.
La data del furto, però, non è ancora stata stabilita, potrebbe risalire a pochi giorni o, addirittura, a mesi. L'ambiente, infatti, è fuori dal circuito delle visite, per questo motivo, gli addetti e i custodi, non entrano spessp nelle domus chiuse.
I carabinieri stanno svolgendo le indagini a tutto campo per risalire a chi ha compiuto il gesto, purtroppo però, il sistema di videosorveglianza non copre via Consolare, l’area tra Porta Ercolano e via delle Terme in cui si è consumata la trafugazione. Difficile, se non impossibile, vedere il volto del colpevole.
In un primo momento si è pensato che l'affresco potesse essere stato portato nel laboratorio di restauro, vista la cura con cui è stato staccato dalla parete, nonostante la domus di "Nettuno" non fosse interessata da lavori di restauro, purtroppo però, come si pensava, gli investigatori non hanno trovato alcun riscontro positivo a tale ipotesi. "Artemide" è stata trafugata da una mano esterna e non si trova in alcuno luogo o laboratorio interno della soprintendenza di Pompei, Ercolano e Stabia.
Proprio per questo motivo l'indagine dei carabinieri si è estesa all'esterno del sito e in particolare nel campo del mercato nero delle opere d'arte.
-18 marzo 2014-
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Annotazione : (a cura dell'autore del blog)
Un pò di Storia :
Pompei Antica città della Campania, situata alla foce del fiume Sarno, pochi chilometri a sud del Vesuvio, tra Ercolano e Stabia. Fu fondata intorno al 600 a.C. dagli osci e successivamente conquistata dai sanniti (V secolo a.C.); coinvolta nelle guerre sannitiche (343-290 a.C.), in seguito nella seconda guerra punica (218-201 a.C.), poi nella guerra sociale (90-89 a.C.), fu attaccata e vinta da Silla. Nell’80 a.C. divenne colonia romana e raggiunse una popolazione di 20.000 abitanti all’inizio dell’era cristiana.
Gravemente danneggiata da un terremoto nel 62 d.C., fu sepolta, con Ercolano e Stabia, nel 79 d.C. da un’eruzione del Vesuvio (che deviò il corso del Sarno ed estese la costa, sicché le rovine della città finirono per trovarsi a notevole distanza da entrambi).
Per oltre 1500 anni Pompei restò sotto cumuli di cenere, fino a quando, a partire dal 1748, il governo borbonico di Napoli intraprese campagne sistematiche di scavo. Fra Otto e Novecento furono riportati alla luce il quartiere del foro e altre ampie porzioni della città. Gli esempi di ricca edilizia privata sono non solo inestimabili per la sontuosità degli arredi e importanti per ricostruire particolari della vita privata dell’epoca, ma soprattutto affascinanti scorci di una civiltà che l’eruzione fermò per sempre come in un’istantanea.
marco buonarroti
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