Il Grande Palazzo del Cremlino
Il Cremlino (dal russo kreml’, “fortezza”) è un recinto fortificato di pianta approssimativamente triangolare. Sorge su un sito abitato a partire dall’XI secolo, ove il principe Jurij Dolgorukij (1149-1157) edificò una prima struttura difensiva in legno, poi distrutta dai tartari nel 1382. Ricostruito in pietra dallo zar Dmitrij Donskoj (1362-1389), fu nuovamente rifatto alla fine del XV secolo per ordine di Ivan III*, che affidò agli architetti italiani Marco Ruffo e Pietro Antonio Solario il progetto della cittadella.
Le possenti mura che ancora oggi si ammirano, lunghe complessivamente circa 2,5 km, sono intervallate da venti torri (famose sono quella detta dei Segreti e quella del Redentore), sulla cui sommità svettava l’aquila bicefala simbolo degli zar, poi sostituita da gigantesche stelle tempestate di rubini.
All’interno del recinto si trovano importanti edifici governativi e diverse cattedrali. Spiccano il Palazzo delle Armi, del XIX secolo, che ospita uno dei più antichi e ricchi musei russi, e l’imponente Grande Palazzo del Cremlino (1838-1849), eretto per ordine di Nicola I, sede un tempo del Soviet Supremo e oggi del governo russo. Notevoli sono inoltre il Palazzo Terem (1635-1637), antica residenza privata degli zar, e il Palazzo a Faccette (1473), così chiamato a causa della facciata in bugnato a spigoli.
Fra i numerosi edifici religiosi spicca la cattedrale quattrocentesca della Dormizione, o dell’Assunzione (terminata nel 1474), opera del bolognese Aristotele Fioravanti; era utilizzata per l’incoronazione degli zar, nonché come luogo di sepoltura dei patriarchi e dei metropoliti della Chiesa ortodossa russa. Molto interessanti sono inoltre la cattedrale dell’Annunciazione, che conserva varie icone di Andrej Rublëv, la cattedrale della Natività della Vergine e la Cattedrale dell’Arcangelo (che ospita numerose tombe di reali). Svetta sopra gli edifici il campanile di Ivan il Grande, ai cui piedi giace la celebre campana incrinata.
Il campanile di Ivan il Grande (1440-1505).
Il Campanile di Ivan III, il Grande.
Veduta parziale notturna del Cremlino, visibile sulla destra il Campanile di Ivan, Il Grande
In primo piano la Cattedrale di San Basilio, inserita come Patrimonio dell'Umanità nella lista UNESCO dal 1990.
Sullo sfondo si nota il Grande Palazzo del Cremlino, in primo piano le mura intervallate da venti torri sulle quali svettava fino alla rivoluzione d'ottobre, il vessillo con l'aquila bicefala simbolo degli zar.
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*IVAN III, il Grande
Ivan III il Grande (Mosca 1440-1505), granduca di Mosca (1462-1505) e sovrano di tutta la Russia; figlio e successore di Basilio II, rafforzò l'egemonia del ducato di Mosca sugli altri principati russi. Nel 1470 dichiarò guerra alla Repubblica di Novgorod, che conquistò e sottomise nel 1478, annettendo così tutta la Russia settentrionale, dalla Lapponia agli Urali. Nel 1480 attaccò il regno dei tatari e pose fine alla soggezione dei principati russi nei confronti del khan dell'Orda d'Oro.
In seguito, allargò ulteriormente i suoi domini con
alleanze o conquiste di altri principati, imponendo la sua sovranità sui
principi più deboli. Per due volte (1492 e 1500) invase la Lituania e nel 1503
costrinse Alessandro, governatore della regione e re della Polonia, a cedergli
alcune città lituane. Unitosi in matrimonio (1472) a Sofia, nipote dell'ultimo
imperatore bizantino Costantino XI Paleologo, si erse a protettore
della Chiesa ortodossa. Poco dopo aggiunse l'aquila bicipite dello
scudo bizantino al proprio stemma e trasformò il suo regno sul modello di quello
bizantino riducendo drasticamente il potere e i privilegi dei principi e
dell'aristocrazia. A lui si deve la compilazione del primo codice legale
moscovita nel 1497.
marco buonarroti
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