Da "Micromega on line"
CARLO CORNAGLIA – Bonus, ergo sum
Va capito il toscano fantasista,
il mago Silvan della parrocchietta,
dei fuochi artificial lo specialista,
delle riforme l’uomo mitraglietta:
nei suoi primi due mesi faticosi
di tangibile non ha fatto niente,
se non gli ottanta euro ormai famosi
che hanno eccitato il popolo plaudente.
Il fatto che qualcuno li discuta
lo fa incazzare come e più di un puma
ed il giovane premier si tramuta
in un ultras il qual di rabbia schiuma:
“Tutti quelli che al bonus son contrari
son sciacalli, palude, rosiconi,
sono soloni, gufi, miliardari,
conservator nonché professoroni!”
Il Servizio Bilancio del Senato
ha scritto: coperture insufficienti
e quel che ha scritto lo ha documentato
con persuasivi e validi argomenti.
I dubbi son le entrate sulle quote
di rìvalutazion di Bankitalia,
la caccia all’evasion che da remote
stagioni ogni governo tiene a balia
nonché l’Iva sui debiti di Stato.
Ci sono o non ci son le coperture?
Son reali o qualcosa si è inventato?
Valgono pur per le stagion future?
Del Servizio Bilancio questi appunti
che privan delle stimmate il ragazzo
strappandogli i miracoli presunti,
lo spingono a insultar senza imbarazzo:
“Tecnicamente false affermazioni
di questa miserabile accozzaglia
di burocrati inutili e poltroni
che a me ed al mio governo dan battaglia
poiché voglio il Senato sia abolito!”
Nella caccia al consenso elettorale
si muove questo giovane impunito
come fece il caimano, tale e quale.
A suon di annunci, chiacchiere e promesse
spara cazzate come il Cavaliere
quando volle che l’Imu si togliesse
per tentar di riprendere il potere.
Ognun ricorda l’Imu che per Letta
era il maggior dei diktat del caimano
del quale cucinava la ricetta
sotto il controllo di Napolitano.
“La tolgo”. “No, la modulo soltanto”.
“La tolgo tutta”. “No, solo la metà”.
“Ne tolgo un po’, ma non so ancora quanto”.
“No, il Tesoro mi ha dato l’altolà”.
“La aumento ai ricchi e ai poveri la levo”.
“No, Berlusconi vuol sia tolta a tutti”.
“Ok, purché il governo sia longevo”.
“Marcia indietro, la Ue par che rilutti”.
“La tolgo, cambio il nome e la rimetto”.
?La abolisco ed aumento un’altra tassa”.
La diatriba durò qualche mesetto
e di Letta ci resta la carcassa.
Per il bonus la storia è proprio eguale,
però non l’ha promesso Berlusconi,
ma per il suo trionfo elettorale
Matteo Renzi, il campion dei fanfaroni.
Queste promesse sono doppio taglio:
nell’immediato fanno un bell’effetto,
ma, una volta passato il primo abbaglio
e consumato il mini gruzzoletto,
è chiaro che era un gioco di prestigio.
Il giocoliere fu veloce assai,
ma non ha fatto, ahimè, nessun prodigio:
nella merda dov’eri ancora stai!”
Carlo Cornaglia
(15 maggio 2014)
Nessun commento:
Posta un commento