A cura dell'autore del blog
Il
primo giugno del 1970 moriva Giuseppe Ungaretti, "....una voce che,
dopo Leopardi, più non si era udita cosi intensa e nuda in Italia"(Ravegnani, critico letterario e poeta)
Ungaretti, Giuseppe (Alessandria d'Egitto
1888 -
Milano 1970), poeta italiano, tra i protagonisti europei del
rinnovamento delle
forme poetiche nella prima metà del Novecento. Nato da genitori lucchesi
emigrati in Nord Africa, dopo gli studi secondari si trasferì a Parigi.
Qui, sulle orme dei decadenti francesi,di Rimbaud, di Apollinaire, di
Mallarmè,esordi mirando alla poesia "pura",nelle forme che stavano tra
l'impressionismo e il futurismo che rifuggivano da ogni modulo metrico e
dichiaravano guerra alla punteggiatura.
Intanto
s'avvicinava lo scoppio della prima guerra mondiale, e il giovane,
tornato in Italia, andò in prima linea come soldato di fanteria prima
sul Carso poi in Francia.
Da questa tremenda esperienza è uscita gran parte della sua opera poetica.
A Udine, nel 1916, uscì la prima raccolta di versi di Ungaretti, Il porto
sepolto, primo nucleo di quella che poi sarebbe diventata Allegria di
naufragi (1919), in seguito intitolata semplicemente L'allegria. Si
tratta di una delle opere più importanti della poesia italiana del Novecento.
Nel 1919, dopo l'armistizio, Ungaretti tornò a Parigi, dove pubblicò i versi in
francese di La guerre, quindi si trasferi a Roma dove prese a
frequentare gli ambienti letterari che facevano capo al periodico
"Italia letteraria"e intorno al suo nome e alla sua poesia sempre più si
vennero accendendo le discussioni e le polemiche, specie quando
comparve nel 1933 la raccolta di liriche "Sentimento del tempo" .
Ungaretti
di tali furori polemici seppe prendere il meglio e l'utile a nutrimento
della propria ricerca e della sua vita poetica.
Nel
1936 si trasferi in Brasile dove aveva avuto la cattedra di insegnante
di lingua e letteratura italiana all'Università di San Paolo; tornò in
Italia nel 1942 dedicandosi alle attività di giornalista, poeta e
traduttore di testi poetici dall'Inglese, dallo spagnolo e dal russo.
Insegnò
letteratura italiana contemporanea a Roma.
Intanto pubblicava le edizioni
definitive dell'Allegria e di Sentimento del tempo, cui si
aggiunsero Il dolore (1947), La terra promessa (1950), Taccuino
del vecchio (1960).
Alcuni giudizi del
critico Ravegnani sulla poesia di Ungaretti : "La sua suggestiva e quasi
misteriosa novità non sta soltanto nella sapiente conquista di una
elaborazione innovatrice del verso ma sempre più nella pienezza
struggente di una "voce"umana, drammatica o addirittura tragica. Essa
porta in sè, dalla grande tappa del Dolore (1947) in poi, il
messaggio di un mondo che dall'uomo sale religiosamente al sopraumano,
dov'è il regno assoluto della poesia, per il quale i poeti soffrono come
uomini e gioiscono come idoli....."(pag 648 del testo "Cento scrittori
del mondo moderno e contemporaneo" di Giacomo Spadafora-Ed.Palumbo)
(Un ricordo dell'autore del blog :
Mentre
leggevo le parole del Ravegnani la mente girovagava lungo i sentieri
della vicenda poetica e umana del giovane poeta francese Arthur Rimbaud :
"i poeti soffrono come uomini e gioiscono come idoli", la struggente
solitudine del dolore quando il poeta si fa veggente per la ricerca di verità.)
Due poesie di Ungaretti :
Natale
Non ho voglia
di tuffarmi
in un gomitolo
di strade.
Ho tanta
stanchezza
sulle spalle.
Lasciatemi cosi
come una
cosa
posata
in un
angolo
e dimenticata
Qui
non si sente
altro
che il caldo buono
Sto
con le quattro
capriole
di fumo
del focolare.
La madre
E il cuore quando d'un ultimo battito
Avrà fatto cadere il muro d'ombra,
Per condurmi, Madre, sino al Signore,
Come una volta mi darai la mano.
In ginocchio, decisa,
Sarai una statua davanti all'Eterno,
Come già ti vedeva
Quando eri ancora in vita.
Alzerai tremante le vecchie braccia,
Come quando spirasti
Dicendo: Mio Dio , eccomi.
E solo quando m'avrà perdonato,
Ti verrà desiderio di guardarmi.
Ricorderai d'avermi atteso tanto,
E avrai negli occhi un rapido sospiro.
(Riferimenti Bibliografici :
-Testo: "Cento scrittori del mondo moderno e contemporaneo" di Giacomo Spadafora-Editore Palumbo
-Microsoft Encarta
Ungaretti e Anna Magnani
Parco Ungaretti con la statua del poeta (Milano)
marco buonarroti
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