Beni culturali: esce la guida per la Via Francigena del Sud
ultimo aggiornamento: 27 giugno, ore 18:59
Roma, 27 giu. (Adnkronos) - Un volumetto edito dal Touring Editore che illustra la prosecuzione della grande 'strada maestra' che, a partire da Canterbury, conduceva i pellegrini a Roma e di qui ai porti pugliesi da cui salpavano le navi per la Terra Santa.
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Annotazione:
Via Francigena
Marco Buonarroti
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Annotazione:
Via Francigena
Via di
comunicazione fra le regioni transalpine e la penisola italica, di fondamentale
importanza politica, sociale e commerciale a partire dall’alto Medioevo. In
origine la strada nacque dall’esigenza dei longobardi di collegare Pavia,
capitale del loro regno, con i ducati meridionali di Benevento e Cassino
attraverso un percorso interno il più possibile protetto da eventuali attacchi
da parte dei bizantini, che controllavano a quel tempo le coste liguri, il
litorale toscano (via Aurelia) e gli sbocchi appenninici orientali. Da Pavia,
attraverso il passo appenninico di monte Bardone (corrispondente all’attuale
Cisa), la strada raggiungeva Lucca, Siena, attraversava l’alto Lazio per poi
collegarsi all’antico tracciato della via Cassia e giungere a Roma. Quando alla
dominazione longobarda subentrò quella dei franchi, la via assunse la
denominazione di Francesca o Francigena, ovvero “strada originata dalla
Francia”, dove per “Francia” s’intendeva la regione nordeuropea estesa lungo il
fiume Reno fino ai Paesi Bassi e al canale della Manica.
Già nel corso del X secolo, all’altezza di Pavia, la via
Francigena si diramava in due tracciati in direzione delle Alpi: uno verso
ovest, che consentiva di raggiungere i passi del Moncenisio e del Monginevro;
l’altro, in direzione nord-ovest, che si collegava al valico del Gran San
Bernardo. Così, dalla Francia e attraverso le Alpi occidentali, la via
attraversava la Val Padana e raggiungeva Roma sul percorso già tracciato dai
longobardi. Dalla fine del XII secolo il tracciato originario della via
Francigena subì progressive modificazioni tanto che a esso si sovrappose un vero
e proprio fascio di strade, che venivano sfruttate come itinerari alternativi o
paralleli rispetto a quello principale.
Storicamente, la via Francigena è stata di vitale
importanza per i rapporti commerciali europei così come per i pellegrinaggi. Per
tutta l’età medievale lungo il suo asse entrarono a contatto idee, arti e
tradizioni dei diversi paesi d’Europa. Percorso da centinaia di migliaia di
pellegrini in viaggio per Roma, soprattutto dopo l’istituzione del giubileo (il
primo Anno Santo fu proclamato da Bonifacio VIII nel 1300), il tracciato della
via Francigena può oggi essere ricostruito in modo sufficientemente preciso sia
tenendo conto dell’ubicazione degli ospizi destinati all’assistenza a pellegrini
e viandanti, sia attraverso i dettagliati diari di viaggio redatti dagli stessi
pellegrini. Recentemente la via Francigena, sul modello di un altro importante
itinerario di pellegrinaggio medievale, il Cammino di Santiago de Compostela, è
stata dichiarata dal Consiglio d’Europa “itinerario culturale europeo”.
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