lunedì 8 luglio 2013

ARTE/MOSTRE :"CANOVA A FIRENZE-LA BELLEZZA E LA MEMORIA"




Mostre: Antonio Canova, a Firenze ''La bellezza e la memoria''
ultimo aggiornamento: 07 luglio, ore 12:41
Firenze, 7 lug. - (Adnkronos) - Una mostra riporta a Firenze dopo lunghissimi silenzi Antonio Canova, grande protagonista dell'arte neoclassica. ''Antonio Canova. La bellezza e la memoria'', a cura di Giuliana Ericani, restera' aperta a Casa Buonarroti fino al 21 ottobre. L'esposizione e' realizzata attraverso la collaborazione della Casa Buonarroti con il Museo Civico di Bassano del Grappa, ed e' promossa dall'Associazione culturale Metamorfosi.

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Annotazione:






Canova, Antonio


Canova, Antonio (Possagno, Treviso 1757 - Venezia 1822), scultore italiano, tra i più importanti esponenti del neoclassicismo. Formatosi presso lo studio di scalpellino del nonno, Canova rivelò ben presto il suo talento artistico e venne mandato a Venezia per proseguire gli studi. Nella città lagunare studiò scultura alla scuola di nudo dell'Accademia dove, lavorando sui calchi delle opere classiche, ebbe un primo approccio all'arte greca e romana; il suo interesse per il mondo antico trovò riscontro inoltre nell'ambiente artistico veneto con cui venne in contatto. Risalgono a questi anni i marmi di Orfeo ed Euridice (1773-1776, Museo Correr, Venezia), un piccolo Apollo in terracotta (1779, Gallerie dell'Accademia, Venezia) e Dedalo e Icaro (1777-1779, Museo Correr, Venezia), opere nelle quali l'influenza del Bernini, il grande maestro del secolo precedente, è ancora chiaramente percepibile.

2 LA SCOPERTA DELL'ARTE CLASSICA

Nel 1781 si trasferì a Roma, dove poté studiare da vicino le testimonianze della grandezza artistica degli antichi. La prima opera del periodo romano, Teseo sul Minotauro (1781-1783, Victoria and Albert Museum, Londra), riscosse grande successo presso i circoli intellettuali della capitale: la scultura rispondeva perfettamente all'ideale di grazia e armoniosa quiete che Winckelmann e i neoclassici ritenevano costituisse il 'canone' dell'arte greca. Con la fama giunse anche un considerevole numero di commissioni. Tra le opere maggiori del periodo romano figurano i due monumenti funebri, realizzati rispettivamente per papa Clemente XIV (1783-1787, chiesa dei Santi Apostoli, Roma) e Clemente XIII (ultimato nel 1792, San Pietro, Roma). Agli ultimi anni del Settecento risalgono le sculture di carattere mitologico, tra le quali si ricordano Eros giovinetto, Ebe (1796, Pinacoteca Comunale, Forlì), Venere e Adone (1794, Villa La Grange, Ginevra), Ercole e Lica (gesso del 1795, marmo terminato nel 1815, Galleria nazionale di arte moderna, Roma), e soprattutto il capolavoro Amore e Psiche (1787-1793, Louvre, Parigi), che gli valsero, con il danese Bertel Thorvaldsen, il riconoscimento di principale scultore neoclassico.

   


   


  Marco Buonarroti

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