domenica 22 novembre 2015

--"LA PROSA DI CARLO CORNAGLIA" (19 nov.2015)





Da "Micromega on line":

CARLO CORNAGLIA - Il ponte sullo Stretto


ccornaglia

Iniziò Silvio il reietto

quando un dì da Vespa ha detto:

“Come prova del mio affetto,

italiani, vi prometto

che un bel ponte sullo Stretto

quanto prima verrà eretto.

Ho già chiesto a un architetto

alle Infrastrutture addetto

che prepari un buon progetto.

Chi vorrà, senza traghetto

in Sicilia andrà diretto

per lavoro, per diletto,

per amore, per affetto,

in un bar per un cicchetto,

un caffè  molto ristretto,

un cannolo od un cornetto.

la granita od un sorbetto,

per lo studio del dialetto,

per un polipo in guazzetto,

per il mare che è perfetto.

A ogni siculo permetto

di viaggiare al Nord diretto,

senza l’uso del traghetto.

Grazie al ponte sullo Stretto

conto di essere rieletto.

Se poi fossi così inetto

da non fare il bell’oggetto,

con la man sul cuor prometto

che da premier mi dimetto”.

Da quel dì iniziò il balletto

per il modo più corretto

per attuar questo progetto

senza il minimo difetto,

delizioso nell’aspetto,

antisismico di assetto,

funzional, alto, perfetto.

Poi fu pessimo il verdetto:

il caiman non fu rieletto

ed il ponte sullo Stretto,

per le allodole specchietto,

Prodi chiuse in un cassetto.

Ma il destin fu maledetto

e Mastella, un bel soggetto,

fece a Prodi lo sgambetto.

Elezioni, ed il reietto

Berlusconi fu rieletto.

Colorito col belletto,

vivacissimo l’occhietto,

d’ordinanza il sorrisetto,

in tivù tornò l’ometto:

“Faccio il ponte sullo Stretto!”

Da premier non fu perfetto

e nel far di qualche annetto

lo spread fece lo sgambetto

all’ignobile ducetto.

Di speculazione oggetto,

il Paese non protetto

da un governo molto inetto,

fu alla povertà costretto,

dell’Europa lazzaretto.

Dal suo Colle, a busto eretto,

l’ineffabile nonnetto,

democratico perfetto,

scelse un uomo di intelletto

per cacciare il bolso ometto

ed un bocconian provetto

che nessuno aveva eletto,

fatto capo in fretta, ha detto:

“Io sul ponte sullo Stretto

la mia faccia non ci metto!”

e lo splendido progetto

ritornò nel suo cassetto.

Monti col suo gabinetto

come premier fu perfetto,

l’italian mise a stecchetto,

senza cena sempre a letto.

Elezion. Dopo un annetto

torna al Colle prediletto

il fenomenal nonnetto

che premier fa un poveretto

onest’uom, molto corretto,

giovane, di bell’aspetto,

ma con il grave difetto

d’essere al potere inetto.

Un destino maledetto

porta del nonno al cospetto

un boy scout, grado lupetto,

e non par vero al vecchietto

di spacciar questo soggetto,

che nessuno ha mai eletto,

per premier molto provetto.

Dona a molti un gruzzoletto,

di riforme fa un pacchetto

da buttare al gabinetto,

si arruffiana un amichetto

che da siculo perfetto

vuole il ponte sullo Stretto.

La Sicilia fa l’effetto

di un Bengodi da scudetto,

ma sovente il rubinetto

manda sol qualche schizzetto,

il binario del diretto

corre, ahimè, solo soletto

e chi viaggia è un poveretto

meritevole d’affetto,

l’autostrada è un trabocchetto,

l’ospedale è un po’ negletto.

Con il ponte sullo Stretto

si cancella ogni difetto,

mafia e ‘ndrangheta a braccetto

attueran questo progetto.

Renzi, tu sia maledetto!

Carlo Cornaglia

(19 novembre 2015)

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