martedì 17 novembre 2015

-".LA PROSA DI CARLO CORNAGLIA" (10 nov.2015)



LA PROSA DI CARLO CORNAGLIA DA :
"Micromega on line"


CARLO CORNAGLIA - È Renzi il quid di Alfano

ccornaglia

Sbaglia il senator Mineo
a affermare che Matteo
è diretto da una donna,
in passato la Madonna
del presepio a Laterina
e al voler di lei si inchina
per far tutto quel che vuole.
Smentir Corradino duole,
ma a dirigere il toscano,
chi l’avrebbe detto?...è Alfano
che con pillole al selenio
pare diventato un genio
che manovra il fiorentino
come fosse un burattino.
Prima di salire in tolda
Renzi disse alla Leopolda:
“Stop al Ponte sullo Stretto,
banda larga, lo prometto!
I quattrin son per la scuola,
non del Ponte per la fola”.
Disse Alfano: “Voglio il Ponte!”,
lesto il guitto rodomonte:
“Certo, il Ponte si farà
e l’Italia abbellirà!”
“Mille euro di contanti
sono veramente tanti,
passeremo a cinquecento!”
disse il giovane portento
in passato alle primarie.
Or le norme finanziarie
par li portino a tremila
con la solita trafila:
Angelino vuol così
e Matteo dice di sì.
Disse il siculo picciotto:
“Via l’articolo diciotto,
mantenerlo è una follia!”
Dopo un primo no il messia
disse sì come di rito
e il diciotto fu abolito.
Il campion dei fanfaroni
da quel dì calò i calzoni
diventando very speed
di Angelino Alfano il quid.
Sì al pagar gli affitti in nero,
cali l’Imu per l’impero
dei padroni di castelli
e di immobiliar gioielli
e ostruzione battagliera
a chi nei diritti spera
di gay e coppie di fatto.
Di Angelino ogni ricatto
per Matteo diventa legge,
ringhia il cane, bela il gregge.
Un partito di indagati,
di prescritti, di imputati
che val circa il due per cento
sta portando a compimento,
man di Alfano e Renzi arnese,
la rovina del Paese.
Carlo Cornaglia
(10 novembre 2015)


A cura di Marco Buonarroti, autore del blog  

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