martedì 31 dicembre 2013

POLITICA :"LA PROSA DI CARLO CORNAGLIA"


Da "Micromega on line"


CARLO CORNAGLIA – Un quarantenne nonnodipendente

ccornaglia

E’ fine d’anno e in conferenza stampa
si esalta il nipotino Enrico Letta,
il qual per la vergogna non avvampa
nel raccontar la nuova barzelletta
di una generazion di quarantenni
che, saltando trent’anni in calendario,
supererà gli ostacoli perenni
di una Nazione avvolta nel sudario.
Albero di Natale alle sue spalle,
con profumo d’incenso e stil curiale,
propina ai giornalisti le sue palle
sul miracolo generazionale.
Di fronte a Renzi e ad Angelino Alfano,
in politica nuovi pressoché,
la marionetta di Napolitano
la novità reclama anche per sé.
Finge di non saper che l’abbiam visto
da decenni in politica impegnato,
inizialmente come democristo
ed or da progressista mascherato.
Pachiderma che lepre vuol sembrare,
percorre la sua strada Lettamente,
copyright Grillo, intento a raccontare
le abitual menzogne di chi mente.
In soltanto sei mesi Lui farà
quello che in dieci anni non han fatto
tutti i politici quaraquaquà
ai quali i quarantenni han dato sfratto.
I primi passi verso le riforme
del Senato e dei seggi in Parlamento.
La legge elettoral con nuove norme.
Delle provincie l’annichilimento.
Un pian per il lavoro ormai scordato.
Spending review e lotta all’evasione.
Il rientro, da secoli aspettato,
dei quattrin dàlla Cònfederazione.
Le norme contro l’autoriciclaggio,
la criminalità e i reati annessi.
Ed infin, proprio come in un miraggio,
la morte del conflitto d’Interessi.
“Siamo una bella squadra e lo vedrete:
il trio Matteo, Enrico ed Angelino
è in grado di raggiungere le mete
che tutti porteran fuor dal casino!”
La conferenza stampa è ormai alla fine,
la platea, già mezza addormentata,
rimpiange Berlusconi e le olgettine,
quando Letta fa l’ultima sparata:
“Abbiate fede in me, un quarantenne
che se si trova qui può ringraziare
un vecchio comunista novantenne
che suo tramite vuole governare!”
Ma è il solo scudo che protegge Letta.
Il giorno in cui Re Giorgo se ne andrà
perché canaglia Renzi lo sgambetta,
dentro la sua melassa annegherà.
Carlo Cornaglia

(29 dicembre 2013)

MUSICA/CINEMA ."ENNIO MORRICONE......."

Il compleanno di Ennio Morricone è ormai trascorso, tuttavia ripropongo la lettura di questo post a titolo di perenne omaggio al grande compositore, spero di trovare il favore dei lettori ai quali offro l'ascolto di una parte della colonna sonora del film indimenticabile "Mission".Grazie per la stimata attenzione dei lettori di questo blog.

Felice anno nuovo, marco buonarroti  (oggi, 31 dicembre 2013)

Inesauribile Morricone, il maestro festeggia in tour i suoi 85 anni

(Xinhua)  (Xinhua)

ultimo aggiornamento: 08 novembre, ore 16:09
Roma - (Adnkronos/Ign) - Il grande compositore impegnato in una serie di concerti, prima Minsk, poi Mosca, il Cile, la Bulgaria e nel 2014 gli Usa 

Roma, 8 nov. (Adnkronos/Ign) - Ennio Morricone, il grande compositore che ha regalato indimenticabili colonne sonore alla storia del cinema, domenica compie 85 anni e festeggia in piena attività con una serie di concerti che lo vedono impegnato nella direzione delle sue musiche da film venerdì 8 a Minsk in Bielorussia, il 13 e 14 novembre al Crocus City Hall di Mosca, il 24 e 26 novembre in Cile (prima a Santiago presso lo Estadio, poi Monticello di San Francisco de Mostazal), il 10 dicembre in Bulgaria (all'Arena Armeec Hall di Sofia). L'anno nuovo lo porterà in tour in Usa per due concerti, il primo a Los Angeles il 20 marzo al Nokia Theatre, e il secondo a New York, il 23 marzo al Barclays Center di Brooklyn.
L'età non sembra aver scalfito la creatività di questo artista che nella sua carriera ha composto colonne sonore per più di 450 film, rifiutando almeno altrettante proposte. Morricone ha regalato alla storia della musica per il cinema pagine indimenticabili, come 'C'era una volta in America', ultimo frutto del sodalizio artistico con Sergio Leone, ma anche 'Gli intoccabili' di Brian De Palma, 'Novecento' di Bernardo Bertolucci, e ancora 'Malena', 'La sconosciuta', 'Baaria' e 'La migliore offerta' di Giuseppe Tornatore, solo per citarne alcune. Riservato e poco avvezzo al clamore dei media, Morricone, sottolinea sempre di non avere rimpianti. "Ho fatto tutto quello che volevo fare - ha detto in una recente intervista all'Adnkronos - E quando ho detto di no ho fatto scelte precise che non rimpiango: o non volevo lavorare con quel regista o avevo già preso troppi impegni. Un tempo facevo anche tre-quattro cose insieme. Adesso meno. Non voglio essere preoccupato. Prendere l'incarico di una colonna sonora è una grande responsabilità. Ma a volte l'amicizia per un regista mi ha aiutato a sacrificarmi".


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Annotazione :


Al grande compositore,che il 10 novembre ha compiuto 85 anni,vanno i nostri affettuosi auguri.anche se tardivi.


http://www.youtube.com/watch?v=oag1Dfa1e_E
(clicca sul link per ascoltare la colonna sonora del film "Mission"; salta l'annuncio pubblicitario)









Morricone, Ennio (Roma 1928), compositore e arrangiatore italiano. Dopo essersi diplomato presso l’Accademia di Santa Cecilia a Roma, iniziò a lavorare come compositore per la radio, la televisione, il teatro e il cinema.
Le colonne sonore che compose per il cinema americano includono melodie d’ispirazione popolare per pellicole come I giorni del cielo (1978) di Terrence Malick e Gli intoccabili (1987) di Brian De Palma, e temi tratti dalle musiche degli indios sudamericani e dalla musica sacra europea per Mission (1986) di Roland Joffé.
Compositore molto prolifico, accanto alle nomination all’Oscar per le musiche di Bugsy (1991) di Barry  Levinson, di Malèna  e dei citati film di Malick, De Palma e Joffé, Morricone ricevette molti riconoscimenti prestigiosi, tra cui un Grammy Award (per Gli intoccabili), due Golden Globes (perMission e La leggenda del pianista sull’oceano,  e sei David di Donatello. Nel 1995 fu insignito inoltre del Leone d’Oro alla carriera dalla Mostra del cinema di Venezia e nel 2007 dell’Oscar alla carriera.
Tra le altre colonne sonore composte da Morricone si ricordano quelle per Lolita (1997) di Adrian Lyne, Mission to Mars (2000) di Brian De Palma, Vatel (2000) di Roland Joffé, e altre per film italiani quali Per un pugno di dollari e C'era una volta in america.

Alcune immagini del film : " MISSION "


                                             Robert De Niro e Jeremy Irons












                                                           Jeremy Irons





marco buonarroti

RUBRICA "NOBEL ITALIANI DA RICORDARE...."

Il 27 luglio del 1835 nasceva Giosuè Carducci.

Carducci, Giosue (Valdicastello, Lucca 1835 - Bologna 1907), poeta e saggista, fu il primo italiano a ricevere il premio Nobel per la letteratura (1906).





Figlio di un medico condotto affiliato alla Carboneria, trascorse la fanciullezza in Maremma, il cui paesaggio farà rivivere in tante sue poesie. Dopo essersi laureato alla Scuola Normale Superiore di Pisa con una tesi sulla poesia cavalleresca (1856), insegnò in un ginnasio, esperienza, questa, che sarebbe confluita nelle autobiografiche Risorse di San Miniato (1863). Il suo interesse per la filologia lo indusse a fondare, nel 1859, la rivista “Il Poliziano”, che tuttavia ebbe vita breve.


All’insegnamento, dal quale era stato sospeso per tre anni a causa delle sue idee filorepubblicane, tornò a dedicarsi tra il 1860 e il 1904, quando, su nomina del ministro Terenzio Mamiani, fu titolare della cattedra di eloquenza dell’Università di Bologna. In politica combatté il papato e la monarchia, ma a questa si riavvicinò verso la fine degli anni Settanta e, in seguito, nominato senatore nel 1890, si schierò con il governo conservatore di Francesco Crispi.

Carducci fu ostile al sentimentalismo romantico e allo spiritualismo che caratterizzavano la poesia italiana di quegli anni, e fu acceso sostenitore di un ritorno alle forme classiche e al naturalismo pagano. L’antiromanticismo carducciano – che fu, da subito, antimanzonismo – non si tradusse, tuttavia, nella fredda ripresa di moduli e motivi classici.


Chi non ricorda la poesia "San Martino", letta e commentata sui banchi di scuola, durante la primavera della nostra vita, giovani e anziani attratti dalla armoniosa musicalità dei suoi versi con la fantasia rivolta, silenziosa, alla nebbia
che sale lenta lungo gl'irti colli ........


La nebbia a gl'irti colli
piovigginando sale,
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar;

ma per le vie del borgo
dal ribollir de' tini
va l'aspro odor dei vini
l'anime a rallegrar.

Gira su' ceppi accesi
lo spiedo scoppiettando:
sta il cacciator fischiando
su l'uscio a rimirar

tra le rossastre nubi
stormi d'uccelli neri,
com'esuli pensieri,
nel vespero migrar.






Marco Buonarroti

STORIA E ARCHEOLOGIA :" FOSSA COMUNE,SOLDATI DELLA GUERRA DEI TRENT'ANNI"

Storia: scoperta fossa comune con soldati della guerra dei Trent'anni

ultimo aggiornamento: 17 novembre, ore 15:30

Roma, 17 nov. - (Adnkronos) - Tre lunghi decenni di morte, sangue e infinite crudeltà. Dal 1618 al 1648 l'Europa fu dilaniata da quella che è passata alla storia come Guerra dei Trent'anni. Iniziata per motivi religiosi, con ripetuti scontri tra cattolici e protestanti, sfociò in un'interminabile contesa politico-egemonica. I territori appartenenti al Sacro Romano Impero Germanico furono più volte scenario di cruente battaglie. Una è quella di Lutzen, nella regione tedesca della Sassonia, dove nel 1632 l'esercito del re protestante Gustavo II Adolfo di Svezia decise di attaccare quello imperiale asburgico (e cattolico) guidato da Albrecht von Wallestein.


                                                     
                                            ==========================

Annotazione :

Dal punto di vista archeologico :
L'impiego di sofisticate tecnologie, vedi un metal detector capace di individuare frammenti minimi, ha permesso di ritrovare a Lutzen  una fossa comune contenente gli scheletri senza uniforme di quarantasette soldati tra i 15 e 47 anni, oltre a undicimila reperti tra proiettili, brandelli di vestiti, pezzi di spade e monete.





                                                      L'Europa del XVII secolo
                        




                  Albrecht von Wallestein,comandante dell'esercito imperiale asburgico cattolico


                                                    Alcuni reperti della scoperta

                                      Re Gustavo di Svezia,a capo delle forze protestanti


La morte di Gustavo di Svezia



                                                                          marco buonarroti


ASTROLOGIA :" IL CAPRICORNO E' IL SEGNO DEL 2014 "

Da "La voce della Russia"on line

Le stelle incoronano il Capricorno, sarà il segno del 2014


Ayona Rakitina, Redazione Online
2014 год астрология гороскоп звезды
© Collage: «La Voce della Russia»

Sta per finire l’anno 2013 con tutti i suoi avvenimenti lieti e talvolta complessi. Tutti noi abbiamo lavorato bene o per lo meno abbiamo cercato onestamente di farlo. Qualcuno ha avuto più fortuna, qualcuno meno, ma tutti noi crediamo ugualmente che il Nuovo Anno ci poterà tutto ciò che desideriamo. Ma a chi arriderà la fortuna? L’astrologo Vladislav Obolonskij aiuta “La Voce della Russia” a districarsi nell’intreccio sofisticato delle stelle e dei pianeti che ci promettono nuovi successi e prove e fornisce una previsione astrologica per tutti i segni zodiacali relativa al 2014.

All’inizio del 2014 le persone nate sotto il segno dell'Ariete possono rilassarsi in quanto sia al lavoro che nella vita privata tutto per loro sarà tranquillo. Occupatevi della vostra salute ed alimentazione. Vi gioveranno molto le varie diete disintossicanti visto che, ammettetelo, nell’anno uscente avete spesso peccato di gola. Le stelle dicono che se lo farete con zelo, già per l’estate la vostra salute migliorerà sensibilmente. Proprio allora avrete come non mai bisogno di una salute robusta, visto che ai primi di luglio al lavoro interverranno grandi cambiamenti. Forse vi sarà proposta una promozione. Ma si dovrà lottare per il posto sotto il sole. Se rivelerete tutto il vostro potenziale, vincerete.
Subito dopo la festa di Capodanno i nati sotto il segno del Toro saranno trascinati nel vortice di nuovi incontri e conoscenze interessanti. Ma le stelle vi dicono di stare in guardia, in quanto i vostri nuovi conoscenti possono rivelarsi diversi da come cercano di apparire. All’inizio dell’anno sul piano personale non tutto filerà così liscio come si vorrebbe. Sono possibili piccoli bisticci a causa di incompresioni banali tra voi e vostri vicini. È meglio tacere che dire una nuova spiritosaggine che vi viene in mente. L’autunno sarà il periodo migliore per le vacanze. Saranno buoni da scegliere sia itinerari turistici tradizionali che quelli esotici. Vi daranno una carica di vigore e di energia che basterà fino alla fine dell’anno.

Nel 2014 i Gemelli dovrebbero pensare agli investimenti nella propria istruzione e sviluppo. Studiare, infatti, non è mai tardi. E nel vostro caso è anche utile e vantaggioso. Quest’anno può diventare determinante nella vostra vita, e cioè la strada che sceglierete vi porterà alla realizzazione del fine che avete da tempo sognato. Chi se non voi rischierebbe cambiare di 180 gradi la propria vita stabile senza aver paura di commettere un errore! I vostri amici e parenti vi appoggeranno in tutte le vostre iniziative. In dicembre il vostro benessere può aumentare sensibilmente.

All’inizio dell’anno i Cancro possono essere assillati da pensieri preoccupanti, ma non bisogna arrendersi ad umori pessimistici. In definitiva riuscirete a vincere persino nella situazione più intricata e meriterete l’approvazione e l’ammirazione generale. La salute, invece, può venire a meno, soprattutto all’inizio della primavera. Prendete quindi vitamine e rafforzate la vostra immunità. Alla fine dell’estate i Cancri il cui cuore è libero possono incontrare la loro seconda metà. In autunno si raccomanda di cambiare l’arredamento della casa. Se da tempo avete avuto in programma la riparazione ma l’avete sempre rinviata, in settembre sarà il momento adatto per cominciarla.

I Leoni nel 2014 dovranno moderare il proprio appetito smisurato, in quanto le stelle non sono troppo favorevoli per voi. Cercate di essere più modesti, almeno fino all’inizio di agosto. Al lavoro tutto andrà liscio solo se non obietterete ai superiori e, in generale, cercherete di comportarsi in modo più calmo. In compenso, sul piano personale vi potranno invidiare tutti gli altri segni zodiacali. Vi si raccomanda però di trovare qualche nuovo hobby. Scegliete qualcosa di insolito. Ad esempio, la fabbricazione di ceramiche o lo studio della lingua cinese. In questo momento dovete cambiare cardinalmente il vostro punto di vista su molte cose e tali occupazioni vi aiuterebbero indubbiamente in questo.

Vergine: per voi il 2014 non sarà tra gli anni più facili. Sono possibili poblemi al lavoro, soprattutto all’inizio della primavera. Ma non bisogna disperarsi. Con la vostra destrezza e pragmaticità troverete una via d’uscita dalla situazione più complessa. Proprio in primavera vi si raccomanda di prendere una pausa e di andare in vacanza. L’aspetto positivo sarà quello che durante le vacanze acquisterete una nuova visione della vostra vita e proprio in questo periodo potrete definire le proprie priorità. Dovrete sostenere in novembre grosse spese finanziarie, ma verso la fine dell’anno sarete di nuovo a cavallo.

Bilancia: il 2014 andrà per voi assolutamente liscio. Forse vorreste vivere passioni più forti di quelle della soap “Santa Barbara”, ma a volte l’assenza di notizie è pure una buona notizia. Approfittate del momento. Molti invidierebbero la vostra attuale situazione. Le stelle vi vedono in buona salute, ma ciò non significa che debba essere trascurata. Si raccomanda di passare più tempo all’aria aperta, saranno molto utili lunghe passeggiate a piedi. Alla fine dell’anno ci saranno per voi cambiamenti felici.

Scorpione: le stelle vi dicono che l’intero anno sarà favorevole per voi! Sarete fortunati assolutamente in tutto: al lavoro, nell’amore, con gli amici. Si avvererà finalmente ciò che avete da tanto tempo aspettato. Tutti i vostri sforzi saranno pienamente ripagati, persino in una misura maggiore di quanto aveste sperato. Potrete programmare alcuni viaggi e tutti essi saranno impressionati e molto utili per allargare i vostri orizzonti. Farete una carriera strepitosa. Godetelo! Le stelle sanno che lo avete meritato.

Sagittario: nel 2014 dovreste seguire più spesso il vostro intuito che non vi ingannerà. Non si raccomanda di iniziare progetti rischiosi, in quanto è possibile un insuccesso. Quest’anno deve diventare il motto per voi la parola “moderatezza”. Non bisogna strafare al lavoro, ma non si deve neanche lasciar tutto correre. Ciò vale anche per le relazioni personali. In aprile potete ottenere un grande profitto. Ma spendetelo in maniera ragionevole. D’estate praticate sport attivi. Vi rafforzeranno sia fisicamente che moralmente.

Ci congratuliamo con i nati sotto il segno del Capricorno! Quest’anno è tutto per voi. In inverno diventerà chiaro che il progetto al quale avete dedicato tanto tempo e tante forze si è rivelato un vero filone d’oro. Avete puntato tutto su un campo giusto richiando molto e non avete sbagliato. È venuto il momento di raccogliere i frutti del vostro successo: vi aspettano molti incontri e conoscenze importanti, numerosi viaggi. Arriverà moltissimo denaro e l'apprezzamento generale. Dovete essere riconoscenti alla sorte per i suoi ricchi doni, ma non dovete alzare la cresta, bisogna continuare a lavorare con altrettanto zelo come prima.

Acquario: all’inizio dell’anno aspettate notizie liete, probabilmente da persone che non avete visto molti anni. Provate ad andare più spesso al teatro o, in generale, ad altri eventi culturali in compagnia di amici e vicini. Cercate di non programmare le vacanze in estate, in quanto, con molta probabilità, i superiori al lavoro non potranno fare a meno del vostro aiuto nella soluzione di questioni importanti. In compenso, riuscirete a riposare bene in autunno. Alla fine di novembre potete chiedere sicuramente una promozione, che difficilmente vi sarà negata se si tiene conto dei vostri meriti precedenti.
Per i Pesci il 2014 non andrà così liscio come tutti si aspettano. Ma non disperatevi, prima o dopo dalle nuvole spunterà il sole. Sul piano personale tutto per i Pesci è a posto. Nondimento sarebbe bene che essi dedichino più tempo ai loro vicini, i quali possono diventare un vero sostegno in tempi per voi complessi. Se avete affari non conclusi, è proprio il momento di concluderli prima della primavera, in quanto a partire da aprile su di voi si rovescerà un sacco di faccende. In compenso, da settembre la situazione si calmerà un po’ e potrete respirare finalmente a pieni polmoni.

lunedì 30 dicembre 2013

POLITICA :"BARBARA SPINELLI INTERVISTATA..... "-.LUCIDITA' E SINTESI

(Annotazione dell'autore del blog, Marco Buonarroti :" abbiate la pazienza di leggere tutta l'intervista,ne vale la pena ! Grazie a Barbara Spinelli !" )


Da "Micromega on line "


Barbara Spinelli: “Con Tsipras contro l’Europa dell’austerità”



In un’intervista pubblicata su un giornale greco, l’editorialista di "Repubblica" si schiera a favore della candidatura del leader di Syriza a presidente della Commissione europea e si augura la nascita di una lista di sostegno in Italia: “Non dovrebbe essere una coalizione dei vecchi partiti della sinistra radicale ma qualcosa per scuotere la coscienza della società con l’obiettivo di unire tutte le forze colpite dalla crisi”. Per un’altra Europa, contro l’austerity e i nuovi nazionalismi.

Intervista a Barbara Spinelli di Argiris Panagopoulos, da www.avgi.gr, 22 dicembre 2013

L'Europa dà l'impressione negli ultimi anni e soprattutto dopo l'inizio della crisi di essersi allontanata dai suoi cittadini.
Si è molto allontanata fino a quasi spezzare la corda tra le istituzioni europee e la cittadinanza. Ci sono due responsabili: le Istituzioni europee e gli Stati membri.
Se le Istituzioni europee hanno la responsabilità di non pensare alla crisi in maniera solidale, la responsabilità maggiore spetta agli Stati membri perché nel trattato di Lisbona e nell’Unione, così com’è oggi, il potere degli Stati nazionali è preponderante. Perché ora gli stati contano di più, in particolare per il meccanismo del voto all'unanimità. E il più forte vince sul più debole, perché può mettere un veto contro i paesi più piccoli.

In questo senso la responsabilità è in primo luogo dei governi nazionali, in particolare quelli dei paesi del sud Europa che si trovano nel bel mezzo della crisi?L'Europa doveva essere una unione solidale di tipo federale. In una struttura federale solidale la solidarietà viene per forza. Faccio un esempio: se lo stato della California si trova ad affrontare i problemi della crisi del debito non si parla di cacciarla subito dagli Stati Uniti. Con la creazione dell'euro non siamo andati in questa direzione.

Non doveva esserci l'unione politica?Non c'è l'unione politica. Oggi non la chiamerei nemmeno unione questa area europea che è basata sul vecchio sistema di "equilibrio tra potenze", che è stato mantenuto fino alla fine dell'ultima guerra.

Un sistema di relazioni interstatali che hanno portato ai conflitti delle due guerre mondiali.La Comunità Europea e poi l'Unione Europea sono state create proprio per superare “l’equilibrio tra potenze”. Purtroppo oggi l'Europa agisce direttamente contro i propri stessi ideali.

Ci sono prospettive per invertire questo processo, che probabilmente porta a disastri più grandi aumentando la disuguaglianza , la povertà e la disoccupazione?Moltissime cose dipenderanno da noi cittadini. Per questo motivo ritengo molto importanti le elezioni per il Parlamento Europeo. Perché anche se in Europa è tornato un sistema di "equilibrio tra potenze" esistono istituzioni con forti caratteristiche democratiche e fra queste c'è certamente il Parlamento europeo, che dovrebbe aumentare i propri poteri, molti di più di quelli previsti dal Trattato di Lisbona.
In queste elezioni europee i cittadini possono esprimersi con molta forza su quale sia la direzione in cui vogliono andare. In molti paesi questo desiderio dei cittadini di riappropriarsi dell'Europa si manifesta in modi diversi.
Mi sembra che oggi nell’opinione pubblica e tra i cittadini emergano tre tendenze principali.
La prima è di sostegno alla posizione dei “poteri forti”: la troika e gli stati più forti. Questa linea sostiene che l'Europa, così com’è oggi, va bene e che le terapie di austerità hanno successo. Perché questo si dice oggi, da Barroso alla Merkel. La terapia mortifera che è stata attuata ha avuto successo, perché la Grecia, la Spagna, il Portogallo, l'Italia e l'Irlanda hanno ormai il bilancio dei pagamenti in pareggio. Ma come diceva Keynes l'intervento è riuscito ma il paziente è morto.
Una seconda linea di pensiero dice basta all’Europa, usciamo, perché l'euro è un disastro e un cappio al collo. La scelta è “si” o “no” all’euro. Noi diciamo “no”.
La terza scelta è quella che ha fatto Alexis Tsipras. Io spero molto in una lista italiana per Tsipras per le elezioni europee, una lista che sostenga che dobbiamo imparare la lezione da quello che è successo: noi vogliamo l’Europa, ma la vogliamo radicalmente cambiata.
Vogliamo un’unione vera, come i padri fondatori l’hanno pensata. Un’Europa della solidarietà, con una Banca Centrale prestatrice di ultima istanza, una vera federazione.
Tsipras sostiene l'unione politica dell'Europa e la pone come perno della sua ampia proposta per l'Europa, i popoli e i suoi cittadini. E sostenendo l’unione politica si conduce in pratica al federalismo in Europa.

In Europa riemergono fantasmi del passato, grazie ad una specie di euroscetticismo, come si è visto nella sua polemica con Scalfari, sostenendo giustamente che Grillo non è la stessa cosa del Fronte Nazionale o di Alba Dorata.In un certo senso penso che l'euroscetticismo sia una cosa benefica in questo momento. Lo scetticismo viene dalla Grecia, è una delle più antiche e più straordinarie correnti filosofiche, perché mette in questione una realtà che viene considerata apparente. Interroga la realtà, la mette in questione. Ci sono due tipi di scetticismo. Lo scetticismo che torna al passato e ai vecchi stati sovrani, portando la questione della vecchia sovranità assoluta degli stati. Se questa è una possibile soluzione significa che ci muoviamo in direzione di una regressione, verso un nuovo/vecchio “equilibrio tra potenze”.

Alimentando anche i nazionalismi ...Alimentando il nazionalismo in tutti i paesi. I paesi più deboli come la Grecia e l'Italia, se tornano alla sovranità nazionale, riducendo l'Europa ad una zona di mercato saranno sempre più deboli. I paesi più forti si detteranno leggo comunque. Quando abbiamo avuto le monete nazionali dipendevamo dal marco. Questo euroscetticismo è pericoloso. Io sono a favore di un'Europa unita, ma io sono scettica, nel senso filosofico antico.

Con la rielezione di Merkel alla cancelleria abbiamo visto due grandi famiglie politiche in Europa, i cristiano-democratici e i socialdemocratici, formare una "grande coalizione" per applicare l’austerità. Che tipo di alleanze possono essere create in Europa tra quelle che una volta si chiamavano le forze progressiste? In Grecia, per esempio l'alleanza della Merkel con i socialdemocratici fa paura.Sono perfettamente d'accordo con le vostre preoccupazioni.
I socialdemocratici avrebbero potuto obbligare Merkel a inserire punti di programma più coraggiosi, come quelli del sindacato tedesco DGB per un "Piano Marshall per l'Europa". I socialdemocratici sono stati assolutamente rinunciatari sul negoziato con la Merkel. Non hanno messo niente di nuovo. Anzi hanno ribadito di essere contrari a qualsiasi europeizzazione del debito. Questo è pericoloso. Il problema è che in tanti paesi d'Europa siamo purtroppo di fronte a "grandi coalizioni" di questo tipo, perché nessuno dei partiti può avere la maggioranza, cominciando dall’Italia, dove siamo in uno stato di immobilità a causa della "grande coalizione".
La speranza è di rendere più difficile questa condizione nel Parlamento europeo, creando forti gruppi che contesteranno questa linea.

Dovrebbe quindi esserci uno scontro politico alle prossime elezioni europee?
Sicuramente. Non possiamo fasciarci la testa prima di romperla.

In Italia vede la prospettiva di una convergenza di forze per la ricostruzione dell'Europa, a cui si riferiva prima?
E ' molto difficile perché mi sembra che la tendenza ad immobilizzarsi sulle “grandi coalizioni” sia molto forte e la situazione in Italia è molto fluida. Mi piacerebbe vedere un’alleanza tra i paesi che soffrono maggiormente per la crisi e l’austerità. Vorrei vedere l'alleanza dei paesi dell'Europa del sud all'interno dell'Unione Europea per affrontare gli stati che impongono austerità. Si potrebbe mettere in minoranza la linea di Merkel. Una volta è stata messa in minoranza la linea Thatcher, quando è stato fatto l’euro. Ora può essere messa in minoranza la linea Merkel. Nel Parlamento Europeo si dovrebbe cercare l’alleanza con altri, come i Verdi tedeschi, che pongono la questione di un "Piano Marshall" per l'Europa.

La candidatura di Alexis Tsipras può contribuire a creare una coalizione di tali forze in Italia, al Sud e in Europa? Una coalizione che superi lo spazio classico dei partiti della sinistra radicale radunando forze sociali più ampie?Questa è la speranza che abbiamo in Italia in un piccolo gruppo di persone. Vorremmo che in Italia ci fosse una lista civica, di cittadini attivi, una lista di persone della società civile che scelgono Tsipras come candidato alla presidenza della Commissione Europea. Non è semplice, perché abbiamo pochissimo tempo per creare qualcosa. Per farlo ci vorrà tutta l’intelligenza di Alexis Tsipras, come quella che gli ha permesso di formare una coalizione tra le anime della sinistra radicale greca.
E' chiaro che non dovrebbe essere una coalizione dei vecchi partiti della sinistra radicale, perché non avrebbe alcuna possibilità di successo. Abbiamo bisogno di qualcosa di più grande, qualcosa per scuotere la coscienza della società, superando i margini molto stretti delle formazioni politiche della sinistra radicale. Con l’obiettivo di unire le forze della società colpite dalla crisi.

Il confronto con l'Europa dell'austerità e della barbarie necessita di una maggiore convergenza delle forze sociali rispetto a quelle espresse dai partiti della tradizionale sinistra radicale.Sicuramente. Abbiamo visto in questi giorni le reazioni e le proteste di alcuni gruppi in Italia e abbiamo visto in precedenza le proteste in Grecia, Spagna, Portogallo. Il confronto con l'Europa dell’austerità è oltre la portata della vecchia sinistra radicale.
Una grande parte di cittadini ha perso la speranza nell'Europa, a questi cittadini bisogna fare un discorso diverso: non dentro o fuori l'Europa, ma come vogliamo cambiare l’Europa e che tipo di Europa vogliamo costruire.

In Grecia si usa il concetto di ricostruzione e rifondazione dell'Europa.
Questo è esattamente l'obiettivo che abbiamo di fronte per presentare una candidatura di Alexis Tsipras in Italia e nell'Europa del Sud. Questa è la sfida. E' come lasciare alle spalle una guerra, perché gli anni di austerità equivalgono ad una guerra. Soprattutto in Grecia. Dopo la guerra l’Europa è uscita con una voglia di ricostruzione, con un enorme entusiasmo, che dobbiamo ritrovare.

Pochi giorni fa ha avuto una polemica con il fondatore di "La Repubblica" per l'eredità politica del suo padre e il suo uso. Che direbbero i padri dell'Europa vedendo crescere la disuguaglianza, la disoccupazione, la povertà e l'esclusione sociale in un continente immaginato non solo senza guerre, ma anche come una società solidale? Dal antifascismo fino all’Europa unita c’è stata la percezione per un'Europa più giusta.L'Europa è nata dopo la guerra per finire le guerre e per lottare insieme contro la povertà. ll ragionamento dei fondatori dell'Europa, che per l'Italia sono Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, ha sostenuto che la povertà in Italia e nella Repubblica di Weimar ci ha portati al fascismo e al nazismo. Non è solo la questione di avere la pace invece della guerra, ma di avere lo stato sociale invece della povertà. Lo stato sociale è una protezione dalle guerre, così come la giustizia sociale. Ci possono essere periodi di crisi economiche, ma bisogna affrontarle tutti insieme e non con i ricchi sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. Per questo dobbiamo cambiare anche il nostro concetto di sviluppo.

Ha vissuto insieme a Tommaso Padoa Schioppa, che è stato consigliere di Giorgos Papandreou. Ha avuto una visione personale della crisi greca?L'Europa e gli stati europei hanno completamente fallito nella loro politica sulla Grecia. In un certo modo hanno fatto un esperimento con la Grecia. L’hanno trattato come una cavia. Hanno cercato di vedere se funzionava la ricetta facendola pagare ai greci. Molto spesso hanno provato delle politiche ancora più dure, ma hanno fatto marcia indietro. Hanno aspettato per dare soldi e poi ritirali. Hanno giocato con la crisi. Questo è il grande scandalo.
L’idea che aveva Padoa Schioppa era che bisognava fare molta attenzione a preservare la democrazia e la giustizia sociale in Grecia. Per questo motivo ha sostenuto che quando gli stati più deboli hanno grandi difficoltà e non potevano crescere in maniera adeguata, l’Europa doveva prenderli in carico e fare programmi di investimento, aumentando le risorse a disposizione all'interno dell'Unione europea, adottando il concetto di un "Piano Marshall", come quello del sindacato tedesco.
Papandreou l’ha proposto, ma quando non era più primo ministro. Solo allora ha fatto la proposta che aveva discusso a lungo con Padoa Schioppa. Come i socialdemocratici in Germania anche Papandreou non ha fatto la proposta al momento giusto.

(23 dicembre 2013)

CULTURA/LETTERATURA :"GRAZIA DELEDDA"

Deledda, Grazia (Nuoro 1871 - Roma 1936), scrittrice italiana, premio Nobel per la letteratura nel 1926. 
 Esordì, come scrittrice, scrivendo  racconti d'amore ambientati nella natia Sardegna, pubblicati sulla rivista femminile “Ultima moda” e che causarono scandalo e dure reazioni per le vicende a tinte forti in essi narrate; molte delle novelle furono raccolte in Racconti sardi (1894). Si rivolse poi al romanzo, dando alle stampe, nel 1892, Fior di Sardegna e, nel 1895, Anime oneste. Romanzo famigliare, con una prefazione di Ruggero Bonghi, che ne lodò il contenuto morale.

Con Elias Portolu (1903), storia dell'amore di un ex detenuto per la cognata, Grazia Deledda creò un primo capolavoro, nel quale il tema del conflitto fra peccato e innocenza si dipana sullo sfondo dell'aspro paesaggio sardo. Seguirono altri romanzi, tra i quali si ricordano L’edera (1908) e Nel deserto (1911).

Canne al vento (1913), forse il suo romanzo più noto, denuncia l'ineluttabile fragilità dell'uomo travolto da una sorte cieca e spietata, mentre La madre (1920) scandaglia la relazione fra un sacerdote e sua madre. Già Cenere (1904), da cui fu tratto nel 1916 un film interpretato da Eleonora Duse, aveva affrontato il tema di un rapporto filiale. Il paese del vento (1931) e L’argine (1934) mescolano immaginazione e autobiografia. Cosima (1937) e Il cedro del Libano (1939) furono pubblicati postumi. Scrisse anche due testi teatrali, L'edera (1912), in collaborazione con Camillo Antona Traversi, e La grazia (1921).

Nelle opere di Grazia Deledda sono predominanti i sentimenti forti dell'amore e del dolore, che s'intrecciano con  l'amara consapevolezza dell'ineluttabilità del destino.
La straordinaria corrispondenza fra personaggi e luoghi, fra lo stato d'animo dei protagonisti e la terra sarda, esposta in veste mitica, è un altro tratto distintivo della sua narrativa, che è stata accostata talora al verismo e talora al decadentismo, ma in realtà sfugge a una catalogazione precisa e merita un posto a sé nella nostra letteratura.

marco buonarroti

CULTURA/LETTERATURA : "SALAVATORE QUASIMODO"

NEL 1959 IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA FU ASSEGNATO A SALVATORE QUASIMODO



Quasimodo, Salvatore (Modica, Ragusa 1901 - Napoli 1968), poeta, traduttore e critico italiano, esponente di spicco del movimento ermetico. Cominciò a scrivere versi giovanissimo, all'età di quindici anni. Dopo il conseguimento, nel 1919, del diploma di maturità tecnica a Messina, si trasferì a Roma per continuare gli studi, che fu costretto ad abbandonare per problemi economici. Figura importante della giovinezza fu monsignor Rampolla del Tindaro, che gli insegnò il greco e il latino.
Visse a Firenze e a Milano,dove fu assunto dal settimanale "Tempo"
Le sue opere :
"Acque e terre ",la prima raccolta di poesie,è del 1930.
"Oboe sommerso",raccolta di poesie ermetiche,del 1932
"Erato e Apollion",(1936),"Nuove Poesie"(1936-1942),confluite nel volume "Ed è subito sera";
"La vita non è sogno" (1949),"Falso e vero verde"(1949-1955),"La terra impareggiabile"(1955-1958).
Intanto la sua fama andava crescendo, accompagnata da numerosi premi letterari fino al conferimento nel 1959 del Premio Nobel per la letteratura.

Molto importanti sono le traduzioni raccolte nel volume Lirici greci (1940), a cui seguirono le traduzioni di Omero, Virgilio e Catullo, ma anche di Shakespeare e Neruda, e la pubblicazione delle antologie Lirica d’amore italiana dalle origini ai nostri giorni (1957) e Poesia italiana del dopoguerra (1958). La produzione critica include un saggio sulla funzione politica del poeta (Il poeta e il politico, 1960, discorso di accettazione del premio Nobel) e una serie di scritti sul teatro apparsi originariamente in 'Omnibus' e 'Il Tempo' e poi parzialmente raccolti in volume nel 1961.

Mentre nella prima fase della sua evoluzione il poeta aveva mostrato predilezione per le immagini rarefatte e per l'ambientazione in una Sicilia dal sapore mitico, che lo avvicinò all’ermetismo, in seguito la sua opera cominciò a riflettere in modo più diretto l'opposizione al regime fascista e l'orrore della guerra, particolarmente in Giorno dopo giorno (1947).

Dalla raccolta "La terra impareggiabile",la poesia: 

"I soldati piangono di notte"

Nè la Croce, nè l'infanzia bastano,
il martello del Golgota, l'angelica
memoria a schiantare la guerra.
I soldati piangono di notte
prima di morire, sono forti, cadono
ai piedi di parole imparate 
sotto le armi della vita.
Numeri amanti, soldati,
anonimi scrosci di lacrime.

Commento dal volume "Cento scrittori"di Giacomo Spadafora-Ed.Palumbo (pag.680):
Vicenda inesorabile è nel destino dell'uomo, la guerra. Nè la divina lezione d'amore del Cristo nè il candore e la dolcezza dell'infanzia valgono ad allontanarla da noi.Essa resta la legge e la necessità che l'uomo impara ad affrontare "sotto le armi della vita"..................Cosa sono i soldati ? Numeri che pure hanno un cuore, "anonimi scrosci di lacrime".  




marco buonarroti 

"SOLIDARIETA' TRA PUBBLICITA' E LUSSO..."

Da " ArticoloTre "quotidiano on line

Cecile Kyenge e la solidarietà con tanto di orologio da 23 mila euro

cecile kyenge-Redazione- Già la solidarietà sbandierata ai quattro venti, con tanto di stampa e fotografi, è certamente discutibile.
E’ comunque la scelta del ministro dell’Integrazione, Cecile Kyenge, immortalata mentre, in compagnia delle figlie, serve il pasto alla mensa dei clandestini di Roma.

Ma c’è di più a contribuire ulteriori perplessità. La ministra indossa sfavillanti orecchini, e soprattutto sfoggia al polso un orologio superlusso, Briatore lo definirebbe “top”. C’è chi si è preso la briga di saperne di più, si tratterebbe di un Vacheron Constantin modello Patrimony, oggettino con cassa e bracciale in oro bianco e diamanti, listino 23 mila euro circa.


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Annotazione :

Alla faccia della sobrietà!! qualità quest'ultima che dovrebbe, secondo me, accompagnare in qualsiasi circostanza pubblica un ministro della repubblica,se poi viene a mancare in occasione di una manifestazione di solidarietà come nel caso descritto, si tratta di un'inqualificabile schiaffo alla povertà!!
  

marco buonarroti

"LA CULTURA IN ITALIA.........."

Ripropongo la lettura di questo post,pubblicato a novembre scorso, perchè il problema della cultura in Italia , a mio avviso, chiude questo 2013 con un bilancio negativo e con scarse aspettative di risoluzione e ciò non solo per le riprovevoli inadempienze della politica, ma anche per un'assenza diffusa di richiesta culturale della massa.

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Italiani? ‘Capre e ignoranti’

di Alessio Pisanò / 8 novembre 2013......Da:"Il fatto quotidiano"on line


Mi si perdoni la discutibile citazione di Vittorio Sgarbi.Ma un sondaggio europeo sulla partecipazione culturale italiana non lascia scampo.
 Secondo i dati pubblicati in settimana dalla Commissione europea, un italiano su due ha una “bassa pratica culturale”, solo 8 su 100 hanno un interesse “alto” o “molto alto” per i prodotti culturali. Nell’indice di pratica culturale il 49 per cento degli italiani ha bassa pratica a fronte del 34 per cento della media europea. Male anche la lettura (-7 per cento), visite a monumenti (-8 per cento) musei (-4 per cento).
A livello europeo ci sono notevoli differenze tra gli Stati membri. In termini di frequenza di partecipazione a tutti i tipi di attività culturali i paesi nordici totalizzano il punteggio più alto, guidati da Svezia (43 per cento tasso di partecipazione alto o molto alto), Danimarca (36 per cento) e Olanda (34 per cento). All’altra estremità della scala ci sono la Grecia, dove solo il 5 per cento ha tassi elevati o molto elevati di partecipazione, il Portogallo e Cipro (6 per cento), la Romania e l’Ungheria (7 per cento), e l’Italia, con un misero 8 per cento. Se guardiamo i livelli di partecipazione attiva, in Danimarca il 74 per cento della popolazione ha partecipato attivamente in almeno un’attività culturale durante l’anno scorso, in Svezia il 68, in Finlandia il 63 e nei Paesi Bassi il 58 per cento. Solo il 20 per cento degli italiani intervistati ha detto di aver fatto la stessa cosa. Peggio di noi soltanto Bulgaria (14 per cento) e Malta (18 per cento).
Una lettura veloce di questi dati evidenzia una spaccatura in due dell’Europa: il Nord più culturalmente attivo, il Sud e l’Est più pigri. Guarda caso la stessa divisione che c’è dal punto di vista economico. A questo punto una domanda sorge spontanea: qual è la causa e qual è la conseguenza? Si potrebbe dire che a causa delle ristrettezze economiche e della crisi gli europei del sud e dell’est hanno meno tempo per nutrire lo spirito, leggendo un libro o guardando un film. Forse. Ma un’ipotesi più provocatoria suggerisce che è proprio l’inferiore interessamento culturale ad essere in parte causa della peggiore situazione economica e sociale. Diciamo la verità, Italia, Spagna e Grecia non se la passavano bene nemmeno prima del 2008, almeno rispetto a Svezia, Finlandia o Germania (in termini di lavoro, stipendi, welfare e così via). E’ una realtà che un popolo più colto, e non solo in senso scolastico, è più preparato ad affrontare la vita di tutti i giorni, interpretare il mondo attorno a se, difendersi da soprusi e propagande ed è meno incline ad appoggiare élite politiche discutibili.
Se la maggior parte degli italiani avesse visto il film “Citizen Kane” (Quarto Poteredi Orson Wellesforse Berlusconi non sarebbe mai stato Premier. E se la maggior parte degli italiani avesse letto La fattoria degli Animali” di George Orwell forse i partiti populisti avrebbero meno terreno fertile. Il problema è che la cultura finisce sempre all’ultimo posto, perché come diceva Giulio Tremonti “con la cultura non si mangia” – affermazione ridicola e sbagliata. Ecco allora orde di giovani che crescono con la testa piena dei falsi modelli imposti dalla tv e dalla società dello spettacolo, un po’ di calcio la domenica e la frittata e fatta. Con il passare degli anni la società si inebetisce, non sapendo niente dei grandi filosofi del passato, non conoscendo la storia, il cinema, l’arte e la letteratura.
Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: una società incapace di rinnovarsi, dove “tutto cambia affinché nulla cambi” come scriveva Giuseppe Tomasi di Lampedusa, pronta a bersi qualsiasi panzana assorbita passivamente dalla Tv, a perpetuare modelli economici del secolo precedente, a ignorare qualsiasi sfida ambientale mondiale e a continuare a vedere l’Europa con la miopia tipica del nazionalismo. E intanto la politica urla e si indigna, invoca il cambiamento e promette. Ma la vera rivoluzione, l’unica che potrebbe davvero “cambiare” le cose, forse è culturale e non politica (senza alcun riferimento storico a chi i libri li bruciava invece che leggerli). Leggere Bauman, imparare una lingua straniera, guardare un film di Loach, questo è un atto rivoluzionario, il resto è “solo chiacchiere e distintivo”.

                                               
                                              ==============================




Annotazione :                      ( a cura di marco buonarroti)

A proposito di cultura :
                                                       Citazioni:


HANNAH ARENDT


Hannah Arendt (Linden ,14 ottobre 1906-New York 4 dicembre 1975),fu
una filosofa,storica,scrittrice tedesca,naturalizzata statunitense.

"LA SOCIETA' DI MASSA NON VUOLE CULTURA ,MA SOLO SVAGO."

                                                
                                              -------------------------------

ANDRE' MALRAUX



Andrè Malraux (Parigi 3 novembre 1901-Crèteil 23 novembre 1978)
fu uno scrittore e politico francese.

"LA CULTURA NON SI EREDITA ,SI CONQUISTA."
(omaggio alla Grecia,1959,discorso ad Atene)






Marco Buonarroti
marco.buonarroti@gmail.com                                             

"A PROPOSITO DEL CINEMA FRANCESE......"

CINEMA FRANCESE : IL 21 LUGLIO DI QUESTO ANNO E' MORTO IL REGISTA DENYS de LA PATALLIERE

   
 Il regista francese Denys de La Patellie're, autore di alcune delle piu' popolari pellicole francesi degli anni '50" e '60 e'morto il 21 luglio di quest'anno a  Dinard, in Bretagna, all'eta' di 92 anni. Nella sua carriera ha piu' volte diretto, tra gli altri, Jean Gabin, Lino Ventura, Charles Aznavour, Louis de Fune's e Vittorio De Sica in film come 'Un taxi pour Tobrouk', 'Du rififi a' Paname', 'Le Tatoue'' o 'Les Grandes Familles' e 'Caroline cherie'. Per la televisione aveva diretto anche la miniserie 'Il Conte di Montecristo', tratta dal romanzo di Alexander Dumas.


                             


                                                  Locandina del film: Un taxi per Tobruk



                                          Il famoso e compianto attore Jean Gabin ( 1904/1976 )



                                                            Fernandel ( 1903/1971 )


                                                L'attore francese Louis de Funes ( 1914/1983)



                                                L 'attore francese Lino Ventura (1919/1987)



..........................e tanti altri ..........che hanno dato lustro al cinema francese degli anni '50 e '60.


Premesso che il cinema statunitense regna incontrastato dalla sommità dell'Olimpo artistico cinematografico, quello francese, per quanto mi riguarda, si colloca  sicuramente allo stesso livello di quello inglese, : le sceneggiature sono caratterizzate da un'accorta aderenza alla realtà dell'azione cinematografica.
Gli interpreti s'immergono nei propri ruoli in modo eccezionalmente convincente tanto da indurre lo spettatore, come accade per quelli statunitensi, (maestri quest'ultimi), a vivere con loro, estraniandosi dal contesto fisico circostante, le vicende del film.
Artisti colti e preparati, provenienti dalle scuole di recitazionie e, soprattutto, non raccolti dai degradati show televisivi, o  pubblicitari o da altre trasmissioni di basso avanspettacolo.
(Vedi il cinema italiano)
Le vicende umane narrate sono lo specchio della realtà  e riflettono il gioco intrecciato dei sentimenti umani ,scevre da volgarità linguistiche fine a se stesse, ma sempre finalizzate a rappresentare il significato della realtà, storie sobrie e drammatiche, storie che riguardano lo svolgere del tempo odierno con i suoi momenti violenti, non privi della felicità conquistata, a volte a duro prezzo, ma pur sempre conquistata.



Marco Buonarroti

venerdì 27 dicembre 2013

ARTE : " CELEBRAZIONI PRO MICHELANGELO "

Arte: Michelangelo, al via celebrazioni per 450 anni morte

ultimo aggiornamento: 11 novembre, ore 17:54


Firenze, 11 nov. - (Adnkronos) - Al via le celebrazioni per il 450° anniversario della Fondazione dell'Accademia delle Arti del Disegno e dei 450 anni morte di Michelangelo Buonarroti, che della secolare istituzione fiorentina fu primo accademico. Le manifestazioni partono martedi' 12 e mercoledi' 13 novembre a Firenze con il convegno internazionale di studi dal titolo ''Concetto, invenzione, giudizio. Il disegno padre delle arti nostre. Dall'Accademia delle Arti del Disegno di Giorgio Vasari al sistema educativo e creativo delle odierne arti visive in Europa''.
Due ricorrenze straordinarie che portano con se' un calendario di mostre, incontri, convegni e manifestazioni in programma a Firenze, Arezzo e Roma fino a settembre 2014. La rassegna si svolge sotto l'alto patronato del presidente della Repubblica.
Tema del convegno inaugurale delle celebrazioni e' il percorso che dalla nascita dell'Accademia delle Arti del Disegno, prima accademia artistica d'Europa, fondata a Firenze nel 1563 sui principi della circolazione umanistica fra pensiero, invenzione, conoscenza e pratica delle arti, riuniti nell'espressione del disegno, porto' a istituire le Accademie di Belle Arti come sedi ufficiali del sistema creativo, estetico e conservativo, delle arti; ed oggi finalizzate all'alta formazione.





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Annotazione :
se vuoi conoscere qualche notizia sulla vita di Michelangelo e sulla sua arte leggi il post dal titolo "A 450 anni dalla morte di Michelangelo", pubblicato nei mesi di ottobre e dicembre. (Vedi archivio del blog)









marco buonarroti                               (miei autentici nome e cognome)

giovedì 26 dicembre 2013

PITTURA : " ALLA LUCE UN SAN SEBASTIANO DI ANDREA DEL SARTO "

Arte: torna alla luce un San Sebastiano di Andrea del Sarto
  
(Adnkronos) - Torna alla luce un San Sebastiano di Andrea del Sarto, una tavola recentemente ritrovata in una collezione privata romana e attribuita dallo storico dell'arte Claudio Strinati al grande pittore fiorentino. L'opera e' al centro del volume 'Andrea del Sarto. Un San Sebastiano ritrovato' (Gangemi Editore).
"E' un dipinto attribuito e non certo -spiega Strinati all'Adnkronos- ma la cosa interessante e' che quest'opera si inserisce in un gruppo di dipinti, tutti simili tra loro, prodotti nella bottega del pittore durante gli ultimi mesi della sua vita, come testimonia lo stesso Vasari".

Il quadro ha complesse vicissitudini storiche, gia' all'inizio del Settecento non si trovava piu' sull'altare maggiore della cappella della Compagnia intitolata al santo che l'aveva commissionato, ma nelle disponibilita' di un tal Filippo De Marchi, contro il quale la stessa Compagnia avvio' una procedura legale per riprendere possesso del quadro. Da quel momento si perdono le tracce. "In realta' -sottolinea Strinati- di questa immagine vennero fatte piu' repliche, com'era usanza dell'epoca, e questa che viene presentata oggi e' una delle piu' belle, insieme con quella detta 'Medici', recuperata dalle Fiamme Gialle alcuni anni fa, che e' la piu' bella.
"Quest'opera pero' -confessa lo storico dell'arte e dirigente generale del Mibac, mi da' lo spunto di scrivere su del Sarto, del quale mi occupo da parecchio tempo. Questo libro costituisce il punto di partenza di una mostra che vorrei organizzare tra qualche anno. Il libro e' un'analisi del pittore fiorentino diversa rispetto a quella condotta dalla storiografia corrente. Dico la mia inquadrando Andrea del Sarto, i cui ultimi anni di vita coincidono con l'inizio del Manierismo, nel momento storico cruciale in cui visse, che a mio parere ha un parallelismo straordinario con il nostro. Oggi viviamo una grande crisi, e io ritengo che questo dovrebbe dare ben presto luogo a grandi mutazioni culturali. Certo -conclude ironicamente Strinati- la crisi dell'epoca diede origine alla riforma protestante, quella nostra invece alla protesta riformante".




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Annotazione:



foto dal web

Andrea del Sarto, soprannome di Andrea d'Agnolo (Firenze 1486-1530), pittore italiano la cui fama è legata principalmente agli affreschi raffiguranti la vita di san Giovanni Battista, presenti nel chiostro degli Scalzi a Firenze.



marco buonarroti

POLITICA : "LA PROSA DI CARLO CORNAGLIA"



Da "Micromega on line "


CARLO CORNAGLIA – Lo Schettino del Quirinale

ccornaglia

Tutta la casta è andata al Quirinale,
come da tradizion consolidata,
per lo scambio degli auguri di Natale
col Presidente. Cambian anno e data
ma la musica par sempre la stessa.
Re Giorgio biascica il suo vangelo
come un prevosto quando dice messa
ed a tutti fa pelo e contropelo.
L’altr’anno disse: “Non ritornerò
poiché fa male alla Costituzione
ripetere il mandato. Non si può!
E in più son stanco: me ne vo’ in pensione!”
Poi Giorgio non è stato di parola:
sarà che a non far nulla ci si annoia,
sarà che Clìo, povera figliola,
ad averlo per casa, sai che gioia!
Saran le immunità presidenziali
che in tempi di processi mafia-Stato
lo fan dormire ben fra due guanciali,
fatto sta che Re Giorgio è ritornato.
Proclama: “Poiché tutti mi han voluto!”
E gli italian, che sono creduloni,
come bambini ingenui gli han creduto,
come a Babbo Natale ed ai suoi doni.
Ma pose condizioni molto chiare:
“Governo dell’inciucio a larghe intese.
La legge elettorale da cambiare.
Riforme per il bene del Paese,
anche violando la Costituzione
con scorciatoie e con ploton di saggi.
Fingere di far salva la Nazione
a suon di norme Ue, trucchi e miraggi.
Ma, soprattutto, boicottare Grillo!”
Poi chiuse il suo intervento in modo netto
il Presidente, col final sigillo:
“O fate tutto questo o mi dimetto!”
I mesi sono corsi via veloci:
non c’è ancora la legge elettorale,
le larghe intese hanno meno soci,
le riforme son messe molto male,
il popolo è più povero di prima,
c’è meno Grillo sì, ma coi forconi
ed un boy scout che non sarà una cima,
ma nelle ruote mette già i bastoni.
Mentre traballa la stabilità,
Letta, detto premier palle d’acciaio,
con i suoi quotidiani bla, bla, bla
continua a pestar acqua nel mortaio.
Ma lo Schettino che dall’alto Colle
dà le istruzioni al timoniere inetto
vuol che continui questa corsa folle
verso lo scoglio…”Avanti o mi dimetto!”
Se, incatenato al trono al Quirinale,
Napolitano manda agli italian
questi splendidi auguri di Natale,
è meglio assai far festa al Ramadan!
Carlo Cornaglia

(23 dicembre 2013)

mercoledì 25 dicembre 2013

IL 25 DICEMBRE 1977 MORIVA CHARLIE CHAPLIN

Charlie Chaplin , mori il 25 dicembre 1977.








Chaplin, Charlie (Londra,16 aprile 1889 - Corsier-sur-Vevey, Svizzera,25 dicembre 1977), attore, regista e produttore cinematografico britannico. 
Charles Spencer Chaplin iniziò la sua carriera ancora bambino come attore di music-hall e di pantomime.
Nel 1910 si recò in tournée negli Stati Uniti con una compagnia di comici, e decise di rimanervi. Fece la sua prima apparizione sullo schermo nel 1913 in un film del regista Mack Sennett.
In Charlot si distingue (1914) introdusse il personaggio – oggi famoso in tutto il mondo – del 'piccolo vagabondo' dai pantaloni larghi e sformati, grosse scarpe, bombetta e bastone da passeggio: nel corso della sua carriera, Chaplin avrebbe interpretato questo ruolo ormai classico in più di settanta film.

Tra i film più importanti diretti, prodotti o interpretati da Chaplin ricordiamo Il vagabondo (1915), Il monello (1921), Il pellegrino (1923), La febbre dell'oro (1925), Il circo (1928), Luci della città (1931), Tempi moderni (1936), Il grande dittatore (1940), Monsieur Verdoux (1947), Luci della ribalta (1952) e Un re a New York (1957). 
Chaplin fu poi sceneggiatore, regista e interprete di La contessa di Hong Kong (1967), nonché compositore delle colonne sonore per la maggior parte dei suoi film.
L'attore inglese si distinse per uno stile di recitazione del tutto personale, derivato dai clown circensi e dai mimi, in cui combinava eleganza acrobatica, ricchezza gestuale e espressività facciale.

Nella messinscena dei propri soggetti, Chaplin mescolava satira e pathos, rivelando una profonda partecipazione sentimentale per le vicende dei personaggi.

Tra la fine degli anni Quaranta e l'inizio dei Cinquanta, in piena epoca maccartista, Chaplin fu criticato per le sue idee politiche giudicate eccessivamente di sinistra: lasciati gli Stati Uniti nel 1952, si stabilì definitivamente in Svizzera. Nel 1972 tornò per un breve periodo in America per ricevere alcuni premi, tra i quali un Oscar per il suo contributo all'industria cinematografica.

















                               "una giornata senza una risata è una giornata sprecata"




marco buonarroti