Da "Micromega on line"
CARLO CORNAGLIA – Piccolo mondo antico
Montecitorio, appaion tre fantasmi
per presentare il libro d’un di loro
e della muffa sentono i miasmi
gli intervenuti al triste concistoro.
L’Europa è il tema de “La via maestra”,
il libro scritto da Napolitano
quand’era ancor direttor d’orchestra,
ma uscito quando non è più un titano.
Le larghe intese, divenute strette,
si sono dimostrate insufficienti
a trasformare delle marionette
in politici bravi e competenti
ed il Re, oltre i meriti osannato
come autor di sapiente pilotaggio,
or si ritrova vecchio pensionato
cui suggerir di darsi al giardinaggio.
Anche l’Europa, oggetto del suo amore,
non sembra più goder buona salute
nelle man di chi ha fatto del rigore
la tomba di Nazioni ormai spremute.
Ad officiare il rito letterario
D’Alema, il rottamato da Matteo,
fino a ieri statista leggendario
ed oggi vittima dei marameo
delle giovani leve del partito
che, maneggiando la renziana scopa,
con gesto dell’ombrello e medio dito,
non voglion candidarlo per l’Europa.
A Massimo si affianca quel Casini
che il Centro va da sempre predicando
con risultati che chiamar meschini
sembra una lode per Pierferdinando.
Fallì con Fini, rifallì con Monti,
fallì con Montezemolo Cordero
ed ora, grazie ai vil camaleonti
che hanno Angelino come condottiero,
di fallimenti recordman sarà.
Sembrano il simbolo di un Mondo Antico
Napolitano e i due quaraquaquà
che, pur ormai contando come un fico,
ancor s’illudono d’essere potenti.
Non sanno che, caduto Berlusconi,
cadranno i pavidi, i conniventi,
chi lo tenne lontan dalle prigioni.
Il trio pertanto sta per decadere:
farà Pierferdinando il chierichetto,
D’Alema sarà un buon conferenziere
e Giorgio Re arretrerà a cadetto.
Carlo Cornaglia
(18 dicembre 2013)
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