Da "Micromega on line "
CARLO CORNAGLIA – Lo Schettino del Quirinale
Tutta la casta è andata al Quirinale,
come da tradizion consolidata,
per lo scambio degli auguri di Natale
col Presidente. Cambian anno e data
ma la musica par sempre la stessa.
Re Giorgio biascica il suo vangelo
come un prevosto quando dice messa
ed a tutti fa pelo e contropelo.
L’altr’anno disse: “Non ritornerò
poiché fa male alla Costituzione
ripetere il mandato. Non si può!
E in più son stanco: me ne vo’ in pensione!”
Poi Giorgio non è stato di parola:
sarà che a non far nulla ci si annoia,
sarà che Clìo, povera figliola,
ad averlo per casa, sai che gioia!
Saran le immunità presidenziali
che in tempi di processi mafia-Stato
lo fan dormire ben fra due guanciali,
fatto sta che Re Giorgio è ritornato.
Proclama: “Poiché tutti mi han voluto!”
E gli italian, che sono creduloni,
come bambini ingenui gli han creduto,
come a Babbo Natale ed ai suoi doni.
Ma pose condizioni molto chiare:
“Governo dell’inciucio a larghe intese.
La legge elettorale da cambiare.
Riforme per il bene del Paese,
anche violando la Costituzione
con scorciatoie e con ploton di saggi.
Fingere di far salva la Nazione
a suon di norme Ue, trucchi e miraggi.
Ma, soprattutto, boicottare Grillo!”
Poi chiuse il suo intervento in modo netto
il Presidente, col final sigillo:
“O fate tutto questo o mi dimetto!”
I mesi sono corsi via veloci:
non c’è ancora la legge elettorale,
le larghe intese hanno meno soci,
le riforme son messe molto male,
il popolo è più povero di prima,
c’è meno Grillo sì, ma coi forconi
ed un boy scout che non sarà una cima,
ma nelle ruote mette già i bastoni.
Mentre traballa la stabilità,
Letta, detto premier palle d’acciaio,
con i suoi quotidiani bla, bla, bla
continua a pestar acqua nel mortaio.
Ma lo Schettino che dall’alto Colle
dà le istruzioni al timoniere inetto
vuol che continui questa corsa folle
verso lo scoglio…”Avanti o mi dimetto!”
Se, incatenato al trono al Quirinale,
Napolitano manda agli italian
questi splendidi auguri di Natale,
è meglio assai far festa al Ramadan!
Carlo Cornaglia
(23 dicembre 2013)
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