martedì 21 maggio 2013

POLITICA: "CARLO CORNAGLIA E GIORGIO NAPOLITANO"DA MICROMEGA

DA MICROMEGA ON LINE

CARLO CORNAGLIA – Caro Giorgio, ti scrivo

ccornagliaPresidente, ci permetta,
ma il far sì che Enrico Letta
faccia inciuci col caimano
non fu un gesto da sovrano
che vuol bene al suo Paese,
ma l’azion di un vecchio arnese
con l’inciucio incorporato.
Migliorista in un passato
cui non spetta nostalgia,
fra il sì ai tank in Ungheria
e la lotta a Berlinguer,
Lei non sembra per il ver
migliorato con l’età.
Che Sua Crìminalità
sia al governo e non in cella
vale un tre nella pagella,
beneamato Presidente.
Non lo sa ch’è un delinquente,
per sentenza e non per finta?
Non lo sa che Testa Tinta
è imputato concussore,
indagato corruttore
e non sembra che tentenni
nel far su le minorenni?
Lei, sovran partenopeo
che in passato fu Morfeo
ed, ahinoi!, ora non dorme,
vuol si faccian le riforme
con un tale personaggio
al qual Letta fa da paggio?
Non ricorda come andò
quando Baffo ci provò?
E la legge elettorale?
E’ una palla colossale
affermar che va cambiata
a Costituzion mutata.
La realtà è che il compare
col Porcellum vuol votare,
quando lui deciderà.
E il momento arriverà
alla fine delle udienze
col fioccar delle sentenze:
“Interdetto? No, elezioni!”
Tempestivo Berlusconi
manderà Letta al macello
e Lei da Re Travicello
accettar dovrà il volere
dell’anziano puttaniere.
Finché il tempo lo consente,
si rilassi, Presidente!
Spenga il suo telefonino,
lasci perdere Mancino
e non passi a Enrico Letta
ogni giorno la ricetta
di un inciucio rovinoso!
Presidente, stia a riposo,
si trastulli, mangi, beva,
con Clio giochi a Adamo ed Eva
e con stil partenopeo
torni ad essere Morfeo!
Carlo Cornaglia
(17 maggio 2013)

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