mercoledì 31 luglio 2013

POLITICA :"SALVINI-RAZZISMO"

Governo: Salvini (Lega), istiga al razzismo

ultimo aggiornamento: 30 luglio, ore 20:44
Milano, 30 lug. (Adnkronos) - "Questo governo istiga al razzismo. Parlano tanto di immigrati, ma si scordano gli esodati. Chi semina vento, raccogliera'...". E' quanto scrive in serata su twitter il vice segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini.

POLITICA :"CONDANNA A BERLUSCONI"

Mediaset, il Pg: "Confermare la condanna a Silvio Berlusconi"

ultimo aggiornamento: 30 luglio, ore 20:57
Milano - (Adnkronos/Ign) - Per il procuratore generale va invece ridotta da 3 a 5 anni l'interdizione dai pubblici uffici per l'ex premier già condannato in Appello. La sentenza slitta a mercoledì o a giovedì. Dell'Utri: "Silvio è sereno, non lascerà l'Italia". Letta: "Non ho timori, lavoro al programma". Chiti avverte: "Se condannato, dal Pd sì a decadenza da senatore". Berlusconi: "Pronto ad andare in carcere". Poi smentisce l'intervista a 'Libero'

 

Roma, 30 lug. (Adnkronos) - Ancora un giorno con il fiato sospeso per la sentenza Mediaset sui diritti tv che vede tra gli imputati l'ex premier Silvio Berlusconi già condannato in appello a 4 anni e all’interdizione per 5 anni dai pubblici uffici. E' possibile infatti che il verdetto arrivi nella serata di mercoledì. Anche se non è ancora detto che la decisione non possa subire uno slittamento ulteriore a giovedì. Quel che è certo è che mercoledì alle 9.30 davanti alla sezione feriale parleranno i sette avvocati difensori dei quattro imputati: Berlusconi e gli ex manager di Mediaset Frank Agrama, Gabriella Galetto e Daniele Lorenzano.

 La difesa di Silvio Berlusconi punta "all'annullamento radicale" della sentenza. "Puntiamo all'annullamento radicale", ha spiegato l’avvocato Franco Coppi, ribadendo il concetto che Berlusconi non aveva cariche formali nella società all'epoca dei fatti in quanto rivestiva l'incarico di presidente del Consiglio.Intanto martedì la Procura generale della Cassazione ha chiesto di confermare la condanna per Berlusconi e gli altri imputati perché sono "presenti tutti gli elementi costitutivi del reato" di frode fiscale. Deve invece essere ricalcolata, secondo la pubblica accusa, l'interdizione dai pubblici uffici per Berlusconi che, come ha detto il Pg Antonello Mura, dovrebbe essere portata da 5 a 3 anni.


Introducendo la requisitoria Mura ha ricordato la "straordinarietà" del processo in corso e le conseguenti legittime "aspettative" assicurando che sarebbe stato "imparziale" e scevro "da pressioni esterne".

Detto questo, il Pg ha sottolineato che "il nostro è un ruolo di organo di giustizia avulso da pressioni esterne, espressione certamente di democrazia ma che sono e che devono rimanere estranee al processo". Mura ha anche sottolineato che sono "tecnicamente infondate" le ragioni addotte dall'ex presidente del Consiglio e dalla sua difesa a proposito del legittimo impedimento nell'ambito del processo sui diritti tv.

In particolare, la pubblica accusa ha fatto riferimento agli impegni elettorali accampati dalla difesa dell'ex premier e anche alla uveite che portò Berlusconi a farsi ricoverare.

Nel dettaglio, il sostituto procuratore generale ha fatto notare che anche in questo caso "doveva essere dimostrato l'assoluto impedimento a comparire in processo". A suo dire non è stata dimostrata "l'impossibilità assoluta" a prendere parte al processo. Bocciati anche gli impegni elettorali accampati dalla difesa di Berlusconi. "I difensori non hanno dimostrato di poter essere sostituiti per assoluta impossibilità".

Infine, il processo è stato "celebrato secondo le regole di legge", ha certificato il sostituto procuratore generale della Cassazione. In particolare terminando la parte processuale della requisitoria, la pubblica accusa di piazza Cavour ha registrato che il processo in corso in Cassazione può essere qualificato come "giusto processo, privo di vizi procedurali".

Intanto l'ex senatore del Pdl Marcello Dell'Utri che in giornata ha sentito al telefono Silvio Berlusconi, esclude che in caso di condanna possa lasciare l'Italia. "Berlusconi non è uno qualunque, lo potrei fare io, ma lui no", ha affermato. E garantisce: "È a casa sua a Roma, è tranquillo e sereno". Neppure lui si dice preoccupato: "Non capisco - ha detto - questa attesa spasmodica della stampa". Quanto alla possibilità di eventuali ripercussioni sul governo per l'ex senatore "sono tutte cose che non esistono”. Anche in caso di condanna, infatti secondo Dell'Utri Berlusconi potrebbe non chiudere con la politica. "Se vorrà fare il 'Grillo' della situazione - ha spiegato - lo potrà fare. Io non gli consiglio nulla. Di sicuro - ha concluso - è una persona che sente molto la responsabilità".

martedì 30 luglio 2013

IL CINEMA :"WOLVERINE-L'IMMORTALE....."

'Wolverine - L'immortale' primo al box office, ma gli incassi sono bassi

ultimo aggiornamento: 29 luglio, ore 15:43
Roma - (Adnkronos) - Il supereroe Marvel interpretato da Hugh Jackman, uscito in contemporanea mondiale, ha incassato 55 milioni di dollari negli States e 141.100.000 dollari in tutto il pianeta (VIDEO). Terza media copia per 'To Be or not To Be' di Ernst Lubitsch


 

Roma, 29 lug. (Adnkronos/Cinematografo.it) - Come da previsioni, 'Wolverine - L'immortale' ottiene subito la testa del box office senza particolari difficoltà: sulle 598 sale monitorate da Cinetel, il film diretto da James Mangold incassa 1.552.733 euro, con una media copia di 2.597 euro.

Il supereroe Marvel interpretato da Hugh Jackman, uscito in contemporanea mondiale, ha incassato 55 milioni di dollari negli States e 141.100.000 dollari in tutto il pianeta.

Tornando all'Italia, i primi 4 film della scorsa settimana perdono tutti una posizione: 'Now You See Me' è ora secondo con 366.457 euro, 'Pacific Rim' terzo con 203.024 euro, 'The Lone Ranger' quarto con 126.399 euro e 'Pain & Gain - Muscoli e denaro' è quinto con 123.227 euro.

Al sesto posto arriva la new entry 'Se sposti un posto a tavola', mentre 'The Last Exorcism - Liberaci dal male' scende dalla quinta alla settima posizione (77.832 euro). Anche 'World War Z' scivola di due gradini: ora è ottavo con 69.785 euro, mentre 'Uomini di parola' guadagna quattro posizioni e passa dalla tredicesima alla nona posizione (35.481 euro). Chiude la top ten l'animazione 'Dino e la macchina del tempo' con 30.426 euro.Infine, seppur al ventunesimo posto, con 8.913 euro (in 8 sale monitorate), 'To Be or not To Be' di Ernst Lubitsch - ormai riportato in sala da nove settimane - fa registrare la terza media copia dell'intero box office: 1.114 euro.


VATICANO:"IL PAPA RIENTRATO IN ITALIA-INTERVISTA"

Papa Francesco rientrato in Italia "Problema sono le lobby, non i gay"

ultimo aggiornamento: 29 luglio, ore 20:18
Roma - (Adnkronos) - Il Pontefice parla con i giornalisti a bordo dell'aereo che lo ha riportato in Italia: "Se un omosessuale cerca il Signore 'chi sono io per giudicare?'". Sullo Ior: ''Non so come finirà". E scherza sulla borsa nera: "Non c'è la chiave della bomba atomica". In tre milioni a Copacabana per Francesco. Il Santo Padre ai politici: "Dialogo dialogo dialogo". Il teologo Vito Mancuso: "Sui gay nessuna rivoluzione ma innovativo stile di comunicazione"


 
Roma, 29 lug. (Adnkronos) - "Il problema non è avere questa tendenza" omosessuale "il problema è fare lobby, lobby politiche, lobby massoniche, e anche lobby" gay. Così Papa Francesco, parlando sul volo di ritorno in Italia, ha risposto a una domanda sulla presunta cosiddetta lobby gay in Vaticano.  

Se una persona è gay e cerca il Signore e ha buona volontà, chi sono io per giudicarla?", ha detto ancora Francesco, aggiungendo: "Il catechismo della Chiesa cattolica dice che queste persone non devono essere discriminate ma accolte". E comunque sulle presunte lobby gay in vaticano, il pontefice precisa: "Dicono che ce ne siano", ma "io ancora non ho trovato nessuno che mi dia la carta d'identità, in Vaticano".

Il Pontefice è atterrato nella tarda mattinata all'aeroporto romano di Ciampino dopo una settimana a Rio de Janeiro per la Giornata Mondiale della Gioventù. Ad attenderlo, tra gli altri, il vicepremier, Angelino Alfano - che ha informato il Papa della tragedia del pullman in Irpinia - e il prefetto di Roma, Giovanni Pecoraro. Papa Francesco e' sceso dall'aereo con in mano la stessa borsa nera che aveva alla partenza. "La portavo perché ho fatto sempre così, quando viaggio porto la mia borsa...ma dentro non c'era la chiave della bomba atomica! C'e' il rasoio, il breviario, l'agenda, un libro da leggere, ne ho portato uno di Santa Teresina e io sono devoto".

Il Papa ha affrontato anche la questione dello Ior, facendo riferimento a Monsignor Nunzio Scarano, arrestato per presunti illeciti nella gestione dei conti. ''Abbiamo questo monsignore che è andato in galera. Pensate che sia andato in galera perche' somigliava alla beata Imelda? E' uno scandalo, una cosa che fa male''. Parlando dello Ior, Bergoglio ha detto: "Io non so come finirà, alcuni dicono che forse è meglio che sia una banca, altri che sia un fondo di aiuto, altri dicono di chiuderlo, si sentono queste voci. Io mi fido delle persone che stanno lavorando su questo, della commissione. Non sono dire come finirà questa storia, ma le caratteristiche dello Ior, che sia banca, fondo di aiuto o qualsiasi cosa, devono essere trasparenza e onestà" ha avvertito il Papa.

lunedì 29 luglio 2013

POLITICA E CHIESA:"LA MODA DI FINGERSI POVERI"

Da "Micromega on line"

MARIA MANTELLO – La moda di fingersi poveri

mmantelloUn papa che rinuncia ai paramenti d’oro, un principe che vuole che i primi vagiti del figlio vengano emessi in una casa borghese.
Gesti che amplificati opportunamente dai media portano acqua alla stasi sociale.
L’imbonitore mediatico è all’opera nella sua funzione di servizio d’ordine mentale.
Più efficace di un corpo d’armata per tenere a bada le rivendicazioni di giustizia e eguaglianza sociale. Per rimuovere finanche le legittime aspirazioni di promozione sociale.
La vittoria del turbo capitalismo sembra piena, e va a braccetto con la religione che dei poveri fa gli eletti per il regno dei cieli.
E i ricchi sempre più ricchi? Per il momento si accontentano di recitare la parte dei poveri.
In una sorta di rito carnascialesco ribaltato sono adesso loro a mascherarsi da miseri, senza tralasciare le opere di beneficenza che tanto non costano niente a chi è miliardario, ma che fanno scena. Si pensi che proprio i super ricchi, qualche mese fa, si sono inventati il «Live below the line», cioè «Vivi sotto la soglia», per 5 giorni con un solo dollaro e mezzo al giorno.
Fa scena, e anche i poveri, quelli veri apprezzano. Ormai a parlare di lotta di classe si passa per terrorista. Meglio assecondare la globalizzazione che avanza: pochi ricchi e sempre più poveri. Evviva la maggioranza globale. Eccola la nuova democrazia, bellezza! Meglio se accompagnata da un pater-ave-e-gloria… per il regno dei cieli. Ovviamente!
Maria Mantello
(26 luglio 2013)

DANZA :"CARLA FRACCI - INCONTRO DEDICATO A NUREYEV"

Danza: Carla Fracci partecipa stasera ad incontro dedicato a Nureyev

ultimo aggiornamento: 27 luglio, ore 15:44
Roma, 27 lug. - (Adnkronos) - Incontro-conferenza dedicato a Rudolf Nureyev stasera, alle ore 18.30, all'Auditorium Parco della Musica (Sala ospiti) a cura di Valeria Crippa al quale parteciperanno Carla Fracci, Luciana Savignano, Elisabetta Terabust, storiche partner del tartaro volante. L'omaggio si inserisce in una serie di manifestazioni volte a celebrare il decennale della scomparsa del grande danzatore russo.

Oggi e domani si svolgeranno master class con Luciana Savignano e Elisabetta Terabust, stage di danza classica e modern con alcune delle guest internazionali che domani sera (cavea dell'Auditorium Parco della Musica) parteciperanno al Gala internazionale di danza, 'Tributo a Rudolf Nureyev. Il mito e la passione'.


Attesi a Roma, Silvia Azzoni e Oleksandr Ryabko dall'Hamburg Ballett, Ashley Bouder del New York City Ballet, Oscar Chacon del Be'jart Ballet Lausanne, Denys Cherevychko dell'Opera di Vienna, Claudio Coviello del Teatro alla Scala, Joaquin De Luz del New York City Ballet, Marlon Dino e Lucia Lacarra del Bayerisches Staatsballett di Monaco, Maria Yakovleva dell' Opera di Vienna, Maurizio Nardi della Martha Graham Dance Company, Evgenia Obraztsova e Denis Rodkin del Teatro Bolshoi, Maria Shirinkina e Vladimir Shklyarov del Teatro Mariinsky di San Pietroburgo, Friedemann Vogel dello Stuttgarter Ballett.


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Contributo fotografico :

Carla Fracci alla sbarra


 

Nureyev e Fracci




Nureyev


American Ballet

 
 
 
 
 
 
Marco Buonarroti

domenica 28 luglio 2013

POLITICA :"LA PROSA DI CARLO CORNAGLIA"


Da "Micromega on line"

CARLO CORNAGLIA – La Balena bianca

ccornagliaVede lungo il Cavaliere,
sembra fuori dal potere,
ma comanda come vuole
attrezzando le tagliole
dove il candido Pd
va a finire coi suoi sì.
L’aver Capo dello Stato,
Presidente del Senato,
nonché il prode premier Letta
al Pd dà l’etichetta
del partito che comanda.
Ma è soltanto propaganda,
la realtà più triste suona:
una rete lo imprigiona
manovrata con sapienza
da una coppia d’eccellenza:
Giorgio e Silvio, i pescatori
che il Pd voglion far fuori.
Nella rete i pesciolini
fanno i soliti casini
che fan da quando son nati,
gli uni contro gli altri armati.
Il compagno e il genuflesso
si accapiglian sul Congresso,
sulle norme e l’anti-Enrico:
“A novembre?” “E’ presto, amico!”
“Un altr’anno?” “Troppo tardi!”
“A dicembre?” “Se ben guardi,
vuol dir danneggiare Letta!”
“Ferma!” “Affretta!” “Corri!” “Aspetta!”
“La verifica…”, “Il tagliando…”,
“Il rimpasto…” “Adesso o quando?”
“La cabina di regia…”
son l’eterna liturgia
dei governi democristi.
A decine ne abbiam visti.
Parlan sempre dell’Agenda
che alla situazione orrenda
porrà fine quanto prima,
ma nessuno è così cima
da capir ch’è del caimano.
Tutti i giorni aizza Alfano
su Imu, Iva, meno tasse
pur se son vuote le casse.
La porcata del leghista
per il voto è ancora in pista
e nessun la cambierà.
La Costituzion sarà
non cambiata, ma stravolta
con azione disinvolta
e anticostituzionale,
ma il Pd non se ne cale.
E poi l’ultima follia:
lasciar che l’omofobia
resti nostro patrimonio
e non atto del demonio.
A veder quel che si vede
anche il più cretin si chiede:
“Ma il Pd dove sta andando?
E’ un partito ormai allo sbando?”
No, ha un progetto che lo ammalia:
riesumare per l’Italia
la Democrazia cristiana,
quella allegra carovana
con i preti ed i fascisti,
con i cattocomunisti
ed i vecchi liberali,
tutti insieme, tutti eguali,
tutti ladri e delinquenti,
tutti onesti ed ubbidienti,
tutti giudici e imputati.
I dc sono tornati!
Carlo Cornaglia
(24 luglio 2013)

sabato 27 luglio 2013

MODA :"PISAPIA:MILANO E' E RESTERA' LA CAPITALE DELLA MODA"

Pisapia, Milano è e resterà sempre la capitale della moda italiana

(Foto Ign)  (Foto Ign)
ultimo aggiornamento: 24 luglio, ore 18:19
Milano - (Ign) - Un segnale importantissimo della volontà di difendere il primato della città di Milano. Così il sindaco del capoluogo lombardo interpreta l'esito dell’incontro tenutosi questo pomeriggio a Palazzo Marino con i vertici della Camera Nazionale della Moda 

 

 
 
Milano, 24 lug. (Ign) – Un segnale importantissimo della volontà di difendere il ruolo di Milano come capitale della moda. Così il sindaco del capoluogo lombardo Giuliano Pisapia ha giudicato l'esito dell’incontro tenutosi questo pomeriggio a Palazzo Marino con i vertici della Camera Nazionale della Moda. ‘’E’ la prima volta - ha detto - che il sindaco di Milano invita tutti gli stilisti alla Scala per l’inaugurazione della Settimana internazionale della Moda. E questo - ha sottolineato - per ribadire che Milano è e rimarrà la capitale della moda"
L’incontro, al quale oltre al sindaco Pisapia e all'assessore alla Moda Cristina Tajani, hanno preso parte il presidente della Camera della Moda Mario Boselli, il vice presidente vicario Patrizio Bertelli, i vice presidenti Angela Missoni e Ermenegildo Zegna e i consiglieri Giovanna Gentile Ferravamo, Stefano Sassi, Lavinia Biagiotti Cigna, Carlo Capasa, Patrizio Di Marco, Jacopo Etro, Massimo Ferretti, Renzo Rosso e Carla Sozzani, conferma l'impegno di Palazzo Marino a favore del settore e dà avvio a un percorso comune. ‘’Io credo – ha affermato Pisapia - che quest’incontro sia stato fondamentale oltre che per la franchezza dei rapporti che si sono instaurati anche per valorizzare un lavoro che va avanti da anni e che oggi si è ulteriormente rafforzato. Il problema - ha sottolineato - è comprendere cosa altro poter fare insieme per rafforzare il sistema moda. Ma direi che su questo siamo a buon punto''.


‘’Ce le siamo dette tutte - ha detto Boselli -. Non ci siamo risparmiati, ma il tutto è avvenuto con molto rispetto”. Il presidente della Camera della Moda è fiducioso: ‘’Credo – ha detto – che ci siano tutti i presupposti per lavorare bene assieme”.


Il Comune intanto ha dato la disponibilità di tre luoghi simbolo come la Scala, il Castello Sforzesco e la Galleria Vittorio Emanuele, oltre ai locali di Palazzo Reale e Palazzo Morando, per gli eventi della Settimana della Moda che quest'anno si terrà dal 18 al 23 settembre. Ad ulteriore conferma della volontà di dare avvio ad una collaborazione che - ha sottolineato l'assessore Tajani - ''vedrà la sua piena attuazione già a partire da settembre" e si consoliderà in vista dell'Expo ''attraverso piani di comunicazione straordinari, capaci di rendere visibile la presenza della moda anche all'interno del Padiglione Italia''.


"Fondamentale – ha concluso la Tajani – è la volontà condivisa di fare sistema per sostenere a livello internazionale l'intero comparto moda e dell'alto di gamma italiano, visto che moda, gusto e design sono i tratti distintivi e più riconoscibili di Milano e del Paese".


Infine, a chi chiedeva eventuali sviluppi sulla polemica tra gli stilisti Dolce e Gabbana, che hanno lanciato una provocazione chiudendo per tre giorni le loro boutique del centro di Milano, ed il Comune, Boselli ha minimizzato: 'Il caso Dolce e Gabbana - ha detto - non era all'ordine del giorno e non credo sia un argomento che interessi piu' di tanto''.


IL CINEMA :"GONE GIRL"-BEN AFFLECK /ROSAMUND PIKE

Cinema: Rosamund Pike con Ben Affleck in thriller di Fincher 'Gone Girl'

ultimo aggiornamento: 26 luglio, ore 11:38
 Roma, 26 lug. (Adnkronos/Cinematografo.it) - Rosamund Pike affianchera' Ben Affleck nel cast di 'Gone Girl', il nuovo film di David Fincher. Come riporta 'The Hollywood Reporter', interpretera' il ruolo di Amy Dunne, protagonista della storia e moglie del personaggio di Ben Affleck, Nick Dunne. Proprio Nick ed Amy, una calda mattina d'estate a North Carthage, Missouri, devono celebrare il loro quinto anniversario di matrimonio. C'e' solo un problema: Amy e' scomparsa e Nick viene sospettato di averla uccisa.
Tratto dall'acclamato romanzo di Gillian Flynn, vero e proprio caso letterario in America nel 2012 (in Italia e' uscito con il titolo 'L'amore bugiardo', della collana Rizzoli First), il film sara' prodotto da Reese Witherspoon, Bruna Papandrea e Leslie Dixon per Twentieth Century Fox.



                                            ====================
 
 
 
Annotazioni fotografiche:
 


Rosamund Pike
 
 
Ben Affleck



 



Marco Buonarroti

LETTERATURA :" GIOSUE' CARDUCCI "

Il 27 luglio del 1835 nasceva Giosuè Carducci.

Carducci, Giosue (Valdicastello, Lucca 1835 - Bologna 1907), poeta e saggista, fu il primo italiano a ricevere il premio Nobel per la letteratura (1906).





Figlio di un medico condotto affiliato alla Carboneria, trascorse la fanciullezza in Maremma, il cui paesaggio farà rivivere in tante sue poesie. Dopo essersi laureato alla Scuola Normale Superiore di Pisa con una tesi sulla poesia cavalleresca (1856), insegnò in un ginnasio, esperienza, questa, che sarebbe confluita nelle autobiografiche Risorse di San Miniato (1863). Il suo interesse per la filologia lo indusse a fondare, nel 1859, la rivista “Il Poliziano”, che tuttavia ebbe vita breve.
All’insegnamento, dal quale era stato sospeso per tre anni a causa delle sue idee filorepubblicane, tornò a dedicarsi tra il 1860 e il 1904, quando, su nomina del ministro Terenzio Mamiani, fu titolare della cattedra di eloquenza dell’Università di Bologna. In politica combatté il papato e la monarchia, ma a questa si riavvicinò verso la fine degli anni Settanta e, in seguito, nominato senatore nel 1890, si schierò con il governo conservatore di Francesco Crispi.

Carducci fu ostile al sentimentalismo romantico e allo spiritualismo che caratterizzavano la poesia italiana di quegli anni, e fu acceso sostenitore di un ritorno alle forme classiche e al naturalismo pagano. L’antiromanticismo carducciano – che fu, da subito, antimanzonismo – non si tradusse, tuttavia, nella fredda ripresa di moduli e motivi classici.


Chi non ricorda la poesia "San Martino", letta e commentata sui banchi di scuola, durante la primavera della nostra vita, giovani e anziani attratti dalla armoniosa musicalità dei suoi versi con la fantasia rivolta, silenziosa, alla nebbia
che sale lenta lungo gl'irti colli ........


La nebbia a gl'irti colli
piovigginando sale,
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar;

ma per le vie del borgo
dal ribollir de' tini
va l'aspro odor dei vini
l'anime a rallegrar.

Gira su' ceppi accesi
lo spiedo scoppiettando:
sta il cacciator fischiando
su l'uscio a rimirar

tra le rossastre nubi
stormi d'uccelli neri,
com'esuli pensieri,
nel vespero migrar.






Marco Buonarroti

giovedì 25 luglio 2013

"Tuttodituttodal2009" di Marco Buonarroti -Vt: CINEMA FRANCESE

"Tuttodituttodal2009" di Marco Buonarroti -Vt: CINEMA FRANCESE: CINEMA FRANCESE : E' MORTO IL REGISTA DENYS de LA PATALLIERE ultimo aggiornamento: 22 luglio, ore 13:49     Parigi, 22 lug. (A...

"Tuttodituttodal2009" di Marco Buonarroti -Vt: "Tuttodituttodal2009" di Marco Buonarroti -Vt: AFO...

"Tuttodituttodal2009" di Marco Buonarroti -Vt: "Tuttodituttodal2009" di Marco Buonarroti -Vt: AFO...: "Tuttodituttodal2009" di Marco Buonarroti -Vt: AFORISMA : L'ARTE DELLA POLITICA: IL SEGRETO DI FARE I PROPRI AFFARI E DI IMPED...

"Tuttodituttodal2009" di Marco Buonarroti -Vt: LETTERATURA :" GIUSEPPE TOMASI DI LAMPEDUSA"

"Tuttodituttodal2009" di Marco Buonarroti -Vt: LETTERATURA :" GIUSEPPE TOMASI DI LAMPEDUSA": Il 23 luglio del 1957 moriva a Roma Giuseppe Tomasi di Lampedusa Giuseppe Tomasi, duca di Palma e principe di Lampedusa, nacque a Pal...

"Tuttodituttodal2009" di Marco Buonarroti -Vt: IL CINEMA :" SPRINGSTEEN &I"

"Tuttodituttodal2009" di Marco Buonarroti -Vt: IL CINEMA :" SPRINGSTEEN &I": Cinema: successo in Italia per 'Springsteen & I', ieri primo al box office ultimo aggiornamento: 23 luglio, ore 17:32     ...

"Tuttodituttodal2009" di Marco Buonarroti -Vt: "Tuttodituttodal2009" di Marco Buonarroti -Vt: CIT...

"Tuttodituttodal2009" di Marco Buonarroti -Vt: "Tuttodituttodal2009" di Marco Buonarroti -Vt: CIT...: "Tuttodituttodal2009" di Marco Buonarroti -Vt: CITAZIONE DI FRANKLIN DELANO ROOSEVELT : LA VERA LIBERTA' INDIVIDUALE NON PUO&#...

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"Tuttodituttodal2009" di Marco Buonarroti -Vt: "Tuttodituttodal2009" di Marco Buonarroti -Vt: "QU...: "Tuttodituttodal2009" di Marco Buonarroti -Vt: "QUESTO NOSTRO PIANETA!/....(PROVERBIO INDIANO..) : Questo nostro pianeta ...

(2) QUESTO NOSTRO PIANETA"LE SETTE MERAVIGLIE DEL MONDO ANTICO


Le sette meraviglie del mondo antico: " Strutture architettoniche e artistiche in epoca greca e romana", che secondo la tradizione sono: 


Le piramidi di Giza, erette durante la IV dinastia (XXVII-XXVI secolo a.C.),
    le più antiche delle sette meraviglie e le uniche giunte fino a noi in buon stato di conservazione


 




I giardini pensili di Babilonia, forse voluti da Nabucodosonor II nel VI secolo a.C., terrazzati e sovrapposti.







La statua di Zeus, in oro e avorio, perduta. Alta 14 metri ,fu eseguita intorno alla metà del V secolo a.C. dallo scultore greco Fidia. 


                                  




Il tempio di Artemide, a Efeso : iniziato intorno al 560 a.C. e ultimato intorno al 440 a.C., era di enormi dimensioni e magnificamente decorato. Distrutto da un incendio nel 356 a.C. e successivamente ricostruito, fu abbattuto dai goti nel 262 d.C.



                                            I resti, oggi.





Il mausoleo di Alicarnasso, costruito verso la metà del IV secolo a.C., sotto la direzione degli architetti Satiro e Piteo, oggi ridotto a poche rovine.





                                       I resti,oggi.





Il colosso di Rodi, statua bronzea alta 32 metri e rappresentante il dio greco del Sole, completata intorno al  292 a.C. e posta a guardia del porto di Rodi. Fu distrutta da un terremoto tra 227 e il 224 a.C.







Il faro di Alessandria ( 280 a.C.),situato su un'isola di fronte al porto di Alessandria d'Egitto. Alto circa 134 metri, opera di Sostrato di Cnido, fu abbattuto o crollò per un terremoto nel XIV secolo .





Marco Buonarroti



POLITICA :"LA PROSA DI CARLO CORNAGLIA"


CARLO CORNAGLIA – La Balena bianca

ccornagliaVede lungo il Cavaliere,
sembra fuori dal potere,
ma comanda come vuole
attrezzando le tagliole
dove il candido Pd
va a finire coi suoi sì.
L’aver Capo dello Stato,
Presidente del Senato,
nonché il prode premier Letta
al Pd dà l’etichetta
del partito che comanda.
Ma è soltanto propaganda,
la realtà più triste suona:
una rete lo imprigiona
manovrata con sapienza
da una coppia d’eccellenza:
Giorgio e Silvio, i pescatori
che il Pd voglion far fuori.
Nella rete i pesciolini
fanno i soliti casini
che fan da quando son nati,
gli uni contro gli altri armati.
Il compagno e il genuflesso
si accapiglian sul Congresso,
sulle norme e l’anti-Enrico:
“A novembre?” “E’ presto, amico!”
“Un altr’anno?” “Troppo tardi!”
“A dicembre?” “Se ben guardi,
vuol dir danneggiare Letta!”
“Ferma!” “Affretta!” “Corri!” “Aspetta!”
“La verifica…”, “Il tagliando…”,
“Il rimpasto…” “Adesso o quando?”
“La cabina di regia…”
son l’eterna liturgia
dei governi democristi.
A decine ne abbiam visti.
Parlan sempre dell’Agenda
che alla situazione orrenda
porrà fine quanto prima,
ma nessuno è così cima
da capir ch’è del caimano.
Tutti i giorni aizza Alfano
su Imu, Iva, meno tasse
pur se son vuote le casse.
La porcata del leghista
per il voto è ancora in pista
e nessun la cambierà.
La Costituzion sarà
non cambiata, ma stravolta
con azione disinvolta
e anticostituzionale,
ma il Pd non se ne cale.
E poi l’ultima follia:
lasciar che l’omofobia
resti nostro patrimonio
e non atto del demonio.
A veder quel che si vede
anche il più cretin si chiede:
“Ma il Pd dove sta andando?
E’ un partito ormai allo sbando?”
No, ha un progetto che lo ammalia:
riesumare per l’Italia
la Democrazia cristiana,
quella allegra carovana
con i preti ed i fascisti,
con i cattocomunisti
ed i vecchi liberali,
tutti insieme, tutti eguali,
tutti ladri e delinquenti,
tutti onesti ed ubbidienti,
tutti giudici e imputati.
I dc sono tornati!
Carlo Cornaglia
(24 luglio 2013)

POLITICA :"LA STABILITA' E IN NOME DI ESSA............"

Se la stabilità si trasforma in idolatria





Stabilità: così spesso viene invocata e così febbrilmente, in Italia, che quasi non ci accorgiamo che è divenuta virtù teologale che assorbe ogni altra virtù: non mezzo, ma finalità ultima dell'agire politico. Non siamo i soli a subirne i ricatti: in tutta Europa, le ricette anticrisi l'assolutizzano.

Dicono che la Grecia è per fortuna lontana, invece ci sta vicina come la pelle. Quotidianamente vengono additati i nemici della stabilità politica, e piano piano ogni inquietudine, ogni opposizione, ogni giornale che amplifichi notizie poco gradite al comando son guardati con diffidenza. Il "rischio Italia" non c'è, ha detto il governatore Visco al vertice dei Venti, il 20 luglio, ma "resta il gran peso dell'instabilità politica e istituzionale, a frenare la crescita". Non ha specificato in cosa consista secondo lui l'instabilità, ma conosciamo le ragioni generalmente addotte: le divisioni tra partiti di governo (per infantilizzarli son chiamate litigiosità), gli attacchi al ministro Alfano responsabile delle deportazioni kazake, i subbugli che seguiranno un'eventuale condanna definitiva di Berlusconi per appropriazione indebita, frode fiscale, falso in bilancio (diritti Mediaset).

La stabilità assurge a valore supremo, non negoziabile, e se vogliamo custodirla dobbiamo disgiungerla da princìpi democratici essenziali come l'imperio della legge, la responsabilità del governante, la sua imputabilità: tutte cose che turbano. Viviamo nel regno della necessità e del sonno, non della libertà e del divenire. Non c'è alternativa alle larghe intese, da cui ci si attende nientemeno che la pace, o meglio la pacificazione. Cos'è stata ed è l'opposizione a Berlusconi? Guerra. Le critiche a Alfano? Guerra. L'Italia ha già vissuto epoche simili, a bassa intensità democratica: sin da quando fu necessario, nella Liberazione, far patti con la mafia. O nella guerra fredda, escludere i comunisti dal governo. Stesso clima negli anni della solidarietà nazionale contro il terrorismo, dell'emarginazione di Falcone e Borsellino durante le stragi di mafia. La storia dell'Italia postbellica è cronicamente all'insegna della stabilità idolatrata.

Il mito delle larghe intese è figlio di questa idolatria. Dalla convinzione, diffusa nei vari partiti, che i mali del Paese siano curabili solo se lo scontro politico s'attenua, fra destra e sinistra: se i contrari si fondono, ut unum sint. Si glorifica il compromesso storico, e sulla sua scia le grandi coalizioni, le strane maggioranze. È un mito che urge sfatare, e non solo perché il Pdl di Berlusconi non è comparabile alle destre europee. Più fondamentalmente, il mito è un inganno.....................................................................
 

POLITICA :"NAPOLITANO E LA DEMOCRAZIA"

Presidente Napolitano, niente alibi per sospendere la democrazia




di Fausto Bertinotti, dal Corriere della Sera, 23 luglio 2013
Signor Presidente,

Lei non può. Lei non può congelare d'autorità una delle possibili soluzioni al problema del governo del Paese, quella in atto, come se fosse l'unica possibile, come se fosse prescritta da una volontà superiore o come se fosse oggettivata dalla realtà storica. Lei non può, perché altrimenti la democrazia verrebbe sospesa.

Lei non può trasformare una Sua, e di altri, previsione sui processi economici in un impedimento alla libera dialettica democratica. I processi economici, in democrazia, dovrebbero poter essere influenzati dalla politica, dunque dovrebbero essere variabili dipendenti, non indipendenti. Lei non può, perché altrimenti la democrazia sarebbe sospesa. Sia che si sostenga che viviamo in regimi pienamente democratici, sia che si sostenga, come fa ormai tanta parte della letteratura politica, che siamo entrati, in Europa, in un tempo post-democratico, quello della rivincita delle élites, Lei non può.

Nel primo caso, perché l'impedimento sarebbe lesivo di uno dei cardini della democrazia rappresentativa cioè della possibilità, in ogni momento, di dare vita ad un'alternativa di governo, in caso di crisi, anche con il ricorso al voto popolare. Nel secondo caso, che a me pare quello dell'attuale realtà europea, perché rappresenterebbe un potente consolidamento del regime a-democratico in corso di costruzione.

C'è nella realtà politico-istituzionale del Paese una schizofrenia pericolosa; da un lato, si cantano le lodi della Costituzione repubblicana, dall'altro, essa viene divorata ogni giorno dalla costituzione materiale. La prima, come Lei mi insegna, innalza il Parlamento ad un ruolo centrale nella nostra democrazia rappresentativa, la seconda assolutizza la governabilità fino a renderlo da essa dipendente. Quando gli chiede di sostenere il governo perché la sua caduta porterebbe a danni irreparabili, Ella contribuisce alla costruzione dell'edificio oligarchico promosso da questa costituzione materiale.

Nel regime democratico ogni previsione politica è opinabile perché parte essa stessa di un progetto e di un programma che sono necessariamente di parte; lo stesso presunto interesse generale non si sottrae alla diversità delle sue possibili interpretazioni. Ma, se mi permette, Signor Presidente, c'è una ragione assai più grande per cui Lei non può.

La nostra Costituzione è, come sappiamo, una costituzione programmatica. Norberto Bobbio diceva che in essa la democrazia è inseparabile dall'eguaglianza, come testimonia il suo articolo 3. Ma essa, rifiutando un'opzione finalistica nella definizione della società futura, risulta aperta a modelli economico-sociali diversi e a quelli dove sarà condotta da quella che Dossetti chiamava la democrazia integrale e Togliatti la democrazia progressiva. Quando Lei allude ai possibili danni irreparabili per il Paese, lo può fare solo perché considera ineluttabili le politiche economiche e sociali imperanti nell'Europa reale, le politiche di austerità. Ha poca importanza, nell'economia di questo ragionamento, la mia radicale avversione a queste politiche che considero concausa del massacro sociale in atto.

Quel che vorrei proporLe è che nella politica e in democrazia si possa manifestare un'altra e diversa idea di società rispetto a quella in atto e che la Costituzione repubblicana garantisce che essa possa essere praticata e perseguita. Il capitalismo finanziario globale non può essere imposto come naturale, né la messa in discussione del suo paradigma può essere impedito in democrazia, quali che siano i passaggi di crisi e di instabilità a cui essa possa dar luogo. O le rivoluzioni democratiche possono essere possibili solo altrove? No, la Carta fondamentale garantisce che, nel rispetto della democrazia e nel rifiuto della violenza, possa essere intrapresa anche da noi.

C'è già un vincolo esterno, quello dell'Europa reale, che limita la nostra sovranità, non può esserci anche un vincolo esterno alla dialettica politica costituita dall'autorità del Presidente della Repubblica. Lei non può, Signor Presidente.

Mi sono permesso di indirizzarLe questa lettera aperta perché so che la lunga consuetudine e l'affettuoso rispetto che ho sempre nutrito per la Sua persona mi mettono al riparo da qualsiasi malevola interpretazione e la mia attuale lontananza dai luoghi della decisione politica non consentono di pensare ad una qualche strumentalità. È, la mia, soltanto, l'invocazione di un cittadino, anche se ho ragione di ritenere che essa non sia unica. Mi creda, con tutta cordialità.

(24 luglio 2013)
 

ARCHEOLOGIA :"SCULTURA IV SECOLO a.C .RIENTRA A ROMA"

Archeologia: torna a Roma il Pugilatore in riposo dopo mostra a New York

 
ultimo aggiornamento: 24 luglio, ore 16:47
Roma, 24 lug. (Adnkronos) - E' stata ricollocata al suo posto stamattina al Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo la preziosa scultura greca in bronzo del IV secolo a.C. dopo l'esposizione al Metropolitan Museum organizzata grazie all'Eni e all'Ambasciata italiana a Washington in occasione dell'Anno della Cultura Italiana
 






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negli Stati Uniti
 
 
 
 
   



POLITICA : "STIPENDIO SUPER MANAGER PUBBLICI"

Decreto del Fare, “salta il tetto allo stipendio dei super manager pubblici”

Alcuni deputati della commissione Bilancio denunciano che il testo del decreto del Fare esclude l'estensione del limite ai compensi degli amministratori di aziende come Poste, Ferrovie dello Stato e Anas. All'interno dell'emendamento è stato infatti aggiunto un "non" che annulla quanto scritto inizialmente

Decreto del Fare, “salta il tetto allo stipendio dei super manager pubblici”
 
Dietrofront sul tetto agli stipendi d’oro dei manager pubblici. “Il testo del decreto del Fare, sul quale oggi il governo ha posto la fiducia alla Camera, esclude l’estensione del tetto agli emolumenti agli amministratori delle società non quotate che svolgono servizi di interesse generale anche di rilevanza economica come Poste, Ferrovie dello Stato, Anas“, denunciano i deputati della commissione Bilancio Simonetta Rubinato, Angelo Rughetti, Andrea Romano e Lello Di Gioia.
“Ci siamo accorti”, spiegano, “che nell’ambito dell’attività di coordinamento del testo effettuato ieri sera in Commissioni è stato inserito alla lettera a) del comma 1 dell’art. 12bis, un ‘non’ che vanifica l’effettiva volontà dei commissari che, nel testo approvato in commissioni riunite I e V ed arrivato lunedì in aula, riportava la volontà di estendere il tetto agli emolumenti già fissato dalla spending review del governo Monti anche ai manager pubblici di tali società”. I deputati dichiarano che “si tratta di un errore materiale dovuto alla concitazione per l’approvazione in tempi brevi di un testo molto complesso, alla quale va posto sicuramente rimedio”.
I commissari, preso atto della posizione della fiducia alla Camera annunciata dal ministro Franceschini, confidano che al Senato la norma venga corretta per conformarla alla volontà espressa dai componenti delle Commissioni. “Noi riteniamo – spiegano – che tutti i manager, anche quelli delle società non quotate che erogano servizi ai cittadini come appunto Poste, Ferrovie dello Stato e Anas, debbano avere un tetto ai loro compensi, come avviene per gli altri amministratori delle società non quotate che possono arrivare al massimo al trattamento economico del primo presidente della Cassazione (circa 300mila euro)”.
E aggiungono: “Sarebbe paradossale che in una fase in cui famiglie e imprese lottano per arrivare alla fine del mese si facciano delle eccezioni che non fanno altro che alimentare un clima sociale difficile. Si tratta di un mero errore che il Senato dovrà modificare”.
 

mercoledì 24 luglio 2013

"Tuttodituttodal2009" di Marco Buonarroti -Vt: CITAZIONE DI FRANKLIN DELANO ROOSEVELT

"Tuttodituttodal2009" di Marco Buonarroti -Vt: CITAZIONE DI FRANKLIN DELANO ROOSEVELT: LA VERA LIBERTA' INDIVIDUALE NON PUO' ESISTERE SENZA SICUREZZA ECONOMICA.LA GENTE AFFAMATA E SENZA LAVORO E' LA PASTA DI CUI SO...

IL CINEMA :" SPRINGSTEEN &I"

Cinema: successo in Italia per 'Springsteen & I', ieri primo al box office

ultimo aggiornamento: 23 luglio, ore 17:32   
Roma, 23 lug. (Adnkronos) - Grande successo ieri al cinema per ''Springsteen & I'', che ha registrato l'incasso piu' alto della giornata con oltre 250.000 euro e piu' di 25.000 biglietti venduti. Il docu-film, che ripercorre la carriera di Bruce Springsteen attraverso i racconti dei suoi fan e performance inedite, ha realizzato dunque la piu' alta media di incassi per sala della giornata.


LETTERATURA :" GIUSEPPE TOMASI DI LAMPEDUSA"

Il 23 luglio del 1957 moriva a Roma Giuseppe Tomasi di Lampedusa



Giuseppe Tomasi, duca di Palma e principe di Lampedusa, nacque a Palermo nel 1896, partecipò alle due ultime due guerre mondiali e, fatto prigioniero nella prima, riusci ad evadere e tornare a casa traversando  a piedi tutta l'Europa. Ufficiale effettivo si dimise dal servizio durante il ventennio fascista di cui fu uno strenuo oppositore.
Di carattere silenzioso e riservato coltivava da tempo l'intenzione di scrivere la storia della sua famiglia, del suo ceto e della sua patria Sicilia e di come certi valori di tradizione si erano perduti o modificati nel corso del tempo.
In questo contesto psicologico nacque "Il Gattopardo", pubblicato postumo nel 1958 dalla Feltrinelli con un successo di vendita sbalorditivo e senza confronti. Saggi, articoli, dibattiti accompagnarono ed ancora oggi accompagnano il destino di questa grande opera letteraria.
Famoso e commovente il dialogo fra il Principe di Salina e il cavaliere di Chevalley, il funzionario piemontese venuto a offrirgli la nomina a senatore del nuovo Regno d'Italia e che se ne tornerà con un rifiuto.
Le parole del Principe Fabrizio tracciano con una intima sofferenza e lucidità le vicende della sua amata Sicilia.
Giuseppe Tomasi di Lampedusa mori a Roma il 23 luglio del 1957











Marco Buonarroti          (nome e cognome autentici dell'autore del blog)



martedì 23 luglio 2013

"Tuttodituttodal2009" di Marco Buonarroti -Vt: AFORISMA

"Tuttodituttodal2009" di Marco Buonarroti -Vt: AFORISMA: L'ARTE DELLA POLITICA: IL SEGRETO DI FARE I PROPRI AFFARI E DI IMPEDIRE AGLI ALTRI DI FARE I LORO G.COURTILZ DE SANDRAS ,scrittore fra...

CINEMA FRANCESE

CINEMA FRANCESE : E' MORTO IL REGISTA DENYS de LA PATALLIERE

ultimo aggiornamento: 22 luglio, ore 13:49   
Parigi, 22 lug. (Adnkronos/Dpa) - Il regista francese Denys de La Patellie're, autore di alcune delle piu' popolari pellicole d'Oltralpe degli anni '50" e '60 e' morto ieri a Dinard, in Bretagna, all'eta' di 92 anni. Nella sua carriera ha piu' volte diretto, tra gli altri, Jean Gabin, Lino Ventura, Charles Aznavour, Louis de Fune's e Vittorio De Sica in film come 'Un taxi pour Tobrouk', 'Du rififi a' Paname', 'Le Tatoue'' o 'Les Grandes Familles' e 'Caroline cherie'. Per la televisione aveva diretto anche la miniserie 'Il Conte di Montecristo', tratta dal romanzo di Alexander Dumas.


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Annotazioni fotografiche e un commento, per ricordare  alcuni famosi attori diretti dal grande regista :
                                                     Il regista



                                    Locandina del film: Un taxi per Tobruk



                          Il famoso e compianto attore Jean Gabin ( 1904/1976 )





                                              Fernandel ( 1903/1971 )


                               L'attore francese Louis de Funes ( 1914/1983)



                                  L 'attore francese Lino Ventura (1919/1987)



..........................e tanti altri ..........che dettero lustro al cinema francese degli anni '50 e '60.


Premesso che il cinema statunitense regna incontrastato dalla sommità dell'Olimpo artistico cinematografico, quello francese, per quanto mi riguarda, si colloca  sicuramente allo stesso livello di quello inglese, : sceneggiature di alto valore artistico e soprattutto caratterizzate da un'accorta aderenza alla realtà delle azioni e della vicenda narrata dal copione.
Gli interpreti s'immergono nei propri ruoli in modo eccezionalmente convincente tanto da indurre lo spettatore, come accade per quelli statunitensi, (maestri quest'ultimi), a vivere con loro, estraniandosi dal contesto fisico circostante, le vicende del film.
Artisti colti e preparati, provenienti dalle scuole di recitazioni e soprattutto non raccolti dai degradati shows televisivi o altre trasmissioni di basso avanspettacolo.
Le vicende umane narrate sono sobrie e riflettono il gioco intrecciato dei sentimenti umani ,scevre da volgarità linguistiche fine a se stesse, ma sempre finalizzate a rappresentare la realtà, storie sobrie e drammatiche, storie che riguardano lo svolgere del tempo odierno con i suoi momenti violenti, non privi della felicità conquistata, a volte a duro prezzo, ma pur sempre conquistata.



Marco Buonarroti







TELEVISIONE:"SERIE TV LAW & ORDER "

Tv: addio alla star di 'Law & Order' Dennis Farina, aveva 69 anni

ultimo aggiornamento: 22 luglio, ore 21:09
Roma, 22 lug. (Adnkronos/dpa) - E' morto Dennis Farrina, noto per il suo ruolo del detective Joe Fontana nella serie tv 'Law & Order'. L'attore statunitense, che aveva 69 anni, si e' spento oggi a causa di un coagulo di sangue nel polmone. Farina ha anche recitato in diversi film, tra i quali 'Salvate il soldato Ryan' e 'Snatch'. Prima di diventare attore, dal 1967 al 1985, Farina e' stato un agente del Dipartimento di Polizia di Chicago.



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Annotazione :





Dennis Farina (il terzo da sinistra) è stato un interprete di film polizieschi e della serie televisiva  "Law & Order" nota per gli elevati consensi di pubblico e non solo negli Stati Uniti, dove anche il piccolo schermo è una feconda fucina di interpretazioni e sceneggiature di grande e ineguagliabile rilievo artistico, sociale e dove approdano, anche, e sempre più spesso, attori e attrici del cinema hollywoodiano.

Marco Buonarroti