Berlusconi ineleggibile, si può!
Cari amici che avete firmato la petizione di MicroMega per la ineleggibilità di Berlusconi (siete in 250 mila!), domani giovedì 11 luglio si riunisce la Giunta del Senato che avrà all’ordine del giorno proprio questo problema.
Domani voi tutti tornate ad essere protagonisti.
Sul sito di MicroMega cercheremo di dare con il massimo della tempestività il contenuto dei vari interventi, proveremo a intervistare i senatori della Giunta, chiederemo alle personalità della società civile che si sono impegnate insieme a voi (poche) suggerimenti e partecipazione per proseguire nella mobilitazione.
Arrivare a una conclusione positiva, e cioè semplicemente in linea con la legge, che veda Berlusconi dichiarato ineleggibile e quindi espulso da Parlamento, è questa volta possibile. La legge 361 del 1957, infatti, non è stata mai applicata, benché fosse chiarissima, non per ragioni giuridiche, come ora qualcuno mentendo vorrebbe far credere, ma per ragioni squisitamente politiche, di INCIUCIO, e in barba alla legge, in conflitto con la legge, a spregio della legge.
Sostenere perciò che un’interpretazione ribadita dalle maggioranze parlamentari che si sono susseguite per quasi un ventennio non può più essere modificata è un insulto tanto al diritto quanto alla logica. Se la legge è stata così a lungo calpestata, questo costituisce solo una ragione di più perché venga finalmente rispettata e applicata, senza continuare a trattare Berlusconi come “più eguale degli altri”. In questo Parlamento, in questo Senato, una maggioranza potenziale per far rispettare la legge c’è.
Il Movimento 5 Stelle ha già ribadito il suo voto per l’ineleggibilità, tutto dipenderà dunque da Sel e dal Pd. Anche Sel ha garantito che il rispetto della legge, e dunque l’ineleggibilità di Berlusconi, è la posizione unanime del gruppo, ma proprio le dichiarazioni del Presidente della Giunta Dario Stefano (Sel ma dai trascorsi democristiani) hanno colpito per ricorrenti ambiguità.
Quanto al Pd non si è ancora sentita una decisione ufficiale, benché in questo caso non si tratti certamente di grandi questioni etiche per le quali sarebbe legittimo invocare la libertà di coscienza.
Voi tutti potrete perciò giocare un ruolo non piccolo, scrivendo ai parlamentari, ai giornali, intervenendo come ascoltatori nelle trasmissioni radio, svolgendo insomma il vostro ruolo di opinione pubblica e di legittima pressione della stessa. I senatori del Pd che sono intenzionati a salvare una volta di più Berlusconi in realtà si vergognano di questa scelta, dai motivi ovviamente inconfessabili. Un’opinione pubblica che non dia loro tregua e che punti i riflettori sulla loro incoerenza potrebbe indurli a più miti consigli, onesti e democratici, oltretutto.
(twitter: Flores_dArcaisP)
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