CINEMA FRANCESE : E' MORTO IL REGISTA DENYS de LA PATALLIERE
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Annotazioni fotografiche e un commento, per ricordare alcuni famosi attori diretti dal grande regista :
ultimo aggiornamento: 22 luglio, ore 13:49
Parigi, 22 lug. (Adnkronos/Dpa) - Il regista francese Denys de La Patellie're, autore di alcune delle piu' popolari pellicole d'Oltralpe degli anni '50" e '60 e' morto ieri a Dinard, in Bretagna, all'eta' di 92 anni. Nella sua carriera ha piu' volte diretto, tra gli altri, Jean Gabin, Lino Ventura, Charles Aznavour, Louis de Fune's e Vittorio De Sica in film come 'Un taxi pour Tobrouk', 'Du rififi a' Paname', 'Le Tatoue'' o 'Les Grandes Familles' e 'Caroline cherie'. Per la televisione aveva diretto anche la miniserie 'Il Conte di Montecristo', tratta dal romanzo di Alexander Dumas.
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Annotazioni fotografiche e un commento, per ricordare alcuni famosi attori diretti dal grande regista :
Locandina del film: Un taxi per Tobruk
Il famoso e compianto attore Jean Gabin ( 1904/1976 )
Fernandel ( 1903/1971 )
L'attore francese Louis de Funes ( 1914/1983)
L 'attore francese Lino Ventura (1919/1987)
..........................e tanti altri ..........che dettero lustro al cinema francese degli anni '50 e '60.
Premesso che il cinema statunitense regna incontrastato dalla sommità dell'Olimpo artistico cinematografico, quello francese, per quanto mi riguarda, si colloca sicuramente allo stesso livello di quello inglese, : sceneggiature di alto valore artistico e soprattutto caratterizzate da un'accorta aderenza alla realtà delle azioni e della vicenda narrata dal copione.
Gli interpreti s'immergono nei propri ruoli in modo eccezionalmente convincente tanto da indurre lo spettatore, come accade per quelli statunitensi, (maestri quest'ultimi), a vivere con loro, estraniandosi dal contesto fisico circostante, le vicende del film.
Artisti colti e preparati, provenienti dalle scuole di recitazioni e soprattutto non raccolti dai degradati shows televisivi o altre trasmissioni di basso avanspettacolo.
Le vicende umane narrate sono sobrie e riflettono il gioco intrecciato dei sentimenti umani ,scevre da volgarità linguistiche fine a se stesse, ma sempre finalizzate a rappresentare la realtà, storie sobrie e drammatiche, storie che riguardano lo svolgere del tempo odierno con i suoi momenti violenti, non privi della felicità conquistata, a volte a duro prezzo, ma pur sempre conquistata.
Marco Buonarroti
Premesso che il cinema statunitense regna incontrastato dalla sommità dell'Olimpo artistico cinematografico, quello francese, per quanto mi riguarda, si colloca sicuramente allo stesso livello di quello inglese, : sceneggiature di alto valore artistico e soprattutto caratterizzate da un'accorta aderenza alla realtà delle azioni e della vicenda narrata dal copione.
RispondiEliminaGli interpreti s'immergono nei propri ruoli in modo eccezionalmente convincente tanto da indurre lo spettatore, come accade per quelli statunitensi, (maestri quest'ultimi), a vivere con loro, estraniandosi dal contesto fisico circostante, le vicende del film; artisti colti e preparati, provenienti dalle scuole di recitazioni e soprattutto non raccolti dai degradati show televisivi o altre trasmissioni di basso avanspettacolo.
Le vicende umane narrate sono sobrie e riflettono il gioco intrecciato dei sentimenti umani ,scevre da volgarità linguistiche fine a se stesse, ma sempre finalizzate a rappresentare la realtà, storie sobrie e drammatiche, storie che riguardano lo svolgere del tempo odierno con i suoi momenti violenti, non privi della felicità conquistata, a volte a duro prezzo, ma pur sempre conquistata.
Marco Buonarroti