domenica 10 aprile 2016

LETTERATURA :"17 APRILE 2014 :MORIVA GARCIA MARQUEZ,SCRITTORE, NOBEL ....."


Post del 19 aprile 2014:

Addio a García Márquez
 
ultimo aggiornamento: 18 aprile, ore 16:27
Città del Messico - (Adnkronos/Dpa ) - E' morto giovedì 17 aprile, nella sua casa a Città del Messico all'età di 87 anni . Lunedì l'ultimo saluto allo scrittore. I suoi resti saranno cremati in privato poi si terrà una cerimonia pubblica. Il cordoglio di un continente, da Vargas Llosa a Obama. ''I nostri cent'anni di solitudine iniziano oggi'', su Twitter l'addio a Gabo

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9 aprile 2014
Da "ArticoloTre", quotidiano on line

Gabriel Garcia Marquez lascia l’ospedale, condizioni ancora delicate

Lo scrittore è stato dimesso dalla clinica a Città del Messico, convalescenza a casa, ma le sue condizioni rimangono "fragili".
Gabriel Garcia Marquez lascia l'ospedale, condizioni ancora delicate-Redazione- Il premio Nobel per la letteratura Gabriel Garcia Marquez ha lasciato l'ospedale di Città del Messico, dove era stato ricoverato il 31 marzo scorso per un'infezione polmonare ed è tornato nella sua abitazione nella capitale messicana.
Jacqueline Pineda, portavoce dell'Istituto nazionale di Medicina,  ha detto che le condizioni di salute di "Gabo" rimangono "fragili", a causa dell'età avanzata, 87 anni.

L'ultima apparizione in pubblico dello scrittore colombiano risale al 6 marzo scorso, quando si affacciò dalla sua casa di Città del Messico per salutare i giornalisti accorsi per il suo 87esimo compleanno. Marquez sorrise, accettò regali e posò per i fotografi, ma non parlò con i giornalisti.
Marquez è considerato il più grande scrittore in lingua spagnola dopo Miguel de Cervantes, l'autore del Don Chisciotte.



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Annotazione :                             (a cura dell'autore del blog)



          García Márquez, Gabriel (Aracataca, Colombia, 6 marzo 1927), soprannominato Gabo

Scrittore colombiano, naturalizzato messicano, fu insignito del premio Nobel per la letteratura nel 1982.


Fu giornalista a Cartagena, a Barranquilla e a Bogotá. Dal 1959 al 1961 lavorò per l’agenzia di stampa La Prensa in Colombia, all’Avana e a New York.

Per le sue idee liberali si inimicò il governo colombiano e, per sfuggire alle persecuzioni, si esiliò volontariamente prima in Messico e poi in Spagna. Dopo il conferimento del Nobel venne ufficialmente invitato a tornare in Colombia, dove in diverse occasioni ebbe funzioni di mediatore tra il governo e i ribelli di sinistra, e dove si occupa sovente di problemi sociali e di attualità.

Nei suoi romanzi, tutti ambientati in America latina, si mescolano realtà e fantasia. I più famosi sono Cent’anni di solitudine (1967), storia dall’intreccio ciclico e favoloso di una famiglia colombiana, i Buendía, e dell’immaginaria città di Macondo – allusiva proiezione di tutto il continente sudamericano – e L’autunno del patriarca (1975), sul potere politico e la corruzione. Cronaca di una morte annunciata (1981, ripreso da Francesco Rosi per il film omonimo del 1987) è la storia di un assassinio; un amore romantico è al centro di L’amore ai tempi del colera (1985); Il generale nel suo labirinto (1989) è un resoconto romanzato degli ultimi giorni dello statista e rivoluzionario sudamericano Simón Bolívar.
Tra le opere più recenti apparse in traduzione italiana si citano Gente di Bogotá, raccolta di scritti giornalistici del periodo 1954-55; Dell’amore e altri demoni (1994); Notizia di un sequestro (1996), che ricostruisce dieci rapimenti effettuati dai narcotrafficanti in Colombia; Memoria delle mie puttane tristi (2004), un romanzo breve il cui protagonista, un anziano giornalista che nel corso della sua lunga vita non ha fatto che passare di amore mercenario in amore mercenario, si concede, come regalo al compimento dei novant’anni, una notte d’amore con un’adolescente vergine. Nel 2002 uscì la prima parte dell’autobiografia dello scrittore, Viverla per raccontarla.

marco buonarroti     (miei nome e cognome autentici)

 

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