CARLO CORNAGLIA – Anche i sacristi bluffano
Di Re Giorgio turafalle
il felpato cacciaballecon la faccia da sacrista
bluffa come un pokerista.
Giorni fa disse alla Sky:
“Son finiti tutti i guai
per il popolo italiano,
il ventennio del caimano
finalmente si è concluso!”
Angelino, lecco e annuso,
ha finito di leccare
per poter assassinare
col pugnal di Giunio Bruto
il suo Cesare ricciuto.
“Or che Alfano, il parricida,
ha stravinto la sua sfida,
ha una leadership marcata!
Finalmente è assicurata
una gran stabilità
e il governo non cadrà!”
Che illusione! Chi era morto
in un attimo è risorto
e ha ripreso a dettar legge
alle pecore del gregge.
Senzaquid non è riuscito
a dividere il partito
e il combattimento incombe
tra leal, falchi e colombe.
La stabilità traballa
e già s’apre qualche falla
nella barca di un governo
che oramai sembrava eterno.
Mantener per il riccone
l’Imu sulla sua magione?
Per Schifani è male estremo:
“Certo non arretreremo!”
Riveder la Bossi-Fini
e abolir dei clandestini
il reato d’esser tali?
“No, son il peggior dei mali!”
Sui quattrin per i partiti
fino ad ora son falliti
tutti quanti i tentativi
di far sì che non arrivi,
per color che a destra sono,
del caimano il ricco dono.
Come legge elettorale
la porcata di un maiale
in eterno resterà
dopo tanti bla, bla, bla.
Nonostante il nuovo clima
tutto resta come prima!
Colui che balle racconta
pensa che la gente tonta
creda ancora ad un sacrista
e ad un nonno comunista
e non sa che Berlusconi
vuole già nuove elezioni
e col Bruto segretario
sta sfogliando il calendario.
Ma una cosa va a suo onore:
Michaela Biancofiore
in tivù è dimissionata.
Questa sì ch’è una figata!
Carlo Cornaglia
(11 ottobre 2013)
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