Amnistia e indulto, Presidente Napolitano ora basta
Va
bene tutto. Va bene il rispetto per un uomo di 88 anni. Va bene il
rispetto dovuto al Presidente della Repubblica. Però Sig. Presidente ora
ci permetta di dissentire vibratamente e con forza alle sue ultime esternazioni.
Lei ormai, continua senza nessun ostacolo, ad andare oltre le sue
prerogative costituzionali. Si è fatto rieleggere, a Suo dire, per
garantire stabilità al Paese. Ma da anni continua solamente a garantire la stabilità dei governi che Lei ritiene di formare.
E non certo quelli che i cittadini hanno voluto. Si permette il lusso
di intervenire su importanti fatti che dovrebbero essere esclusivamente
politici e non di un Presidente della Repubblica. Disfa a Suo piacimento
senza nessun timore.
Per molto meno l’ex Presidente Cossiga venne messo in stato di accusa per alto tradimento alla Costituzione.
Si concede, sovente, il lusso di intervenire prima di decisioni
importanti. Un esempio emblematico sulla giustizia è stato qualche mese
fa quando è intervenuto, qualche giorno prima della pronuncia della
Corte Costituzionale, per dire che la riforma che eliminava i Tribunali
minori e cancellava molte Procure della Repubblica non poteva essere
messa in discussione. E guarda il caso, la Corte Costituzionale se ne
guardò bene dall’intervenire in senso opposto alle sue dichiarazioni.
O dovremmo ricordarLe quando nel gennaio 2012 intervenne per evitare che il referendum sulla legge elettorale venisse dichiarato ammissibile dalla Corte Costituzionale. E quindi, impedire, che il Governo Monti cadesse.
Ora
come se non bastasse, e di esempi se ne potrebbero fare infiniti,
interviene con un messaggio alle Camere, che più che un invito è un atto di governo bello e buono. Chiede, o meglio, ordina, al Suo Governo di fare sia un amnistia e sia un indulto per risolvere il problema del sovraffollamento delle carceri.
È bene ricordare che l’amnistia è una causa di estinzione del reato e
consiste nella rinuncia, da parte dello Stato, a perseguire determinati
reati. Si tratta di un provvedimento generale di clemenza, ispirato,
almeno originariamente, a ragioni di opportunità politica e
pacificazione sociale. Mentre l’amnistia estingue il reato, che quindi è
come non fosse stato commesso, l’indulto estingue solo la pena.
E tutto questa, guarda un po’ il caso, dopo i ricatti e le pretese del pregiudicato Berlusconi.
Sig. Presidente, Lei è in carica da più di sette anni. Si è accorto ora del problema delle carceri italiane?
Prima dov’era? Dov’era quando l’Europa chiedeva che anche le carceri
italiane si adeguassero ai principi cardine del rispetto delle
condizioni dei detenuti? Ora all’improvviso si accorge del problema?
E
a chi osa criticarla Lei risponde politicamente e svelando, così, il
suo vero ruolo. Ma non crederà che tutti i cittadini siano rincoglioniti
dalle false notizie o dalle false informazioni. Il suo atto di indirizzo politico è fuori dai suoi poteri previsti dalla Costituzione e precisamente dall’art. 87.
Lei va ben oltre da tempo. E ci permetta di criticarLa ed opporci civilmente a quanto Lei sta facendo.
Non
può chiedere un’altra amnistia e un altro indulto. Grazie all’indulto,
Berlusconi ad esempio ha già ottenuto tre anni di sconto dalla pena di 4
anni. Ma a parte il pregiudicato Berlusconi è tutto il
suo ragionamento che non può essere tollerato. Le carceri e la
Giustizia in Italia sono anni che meritano attenzione. E certo non come
inteso da Lei e da Berlusconi. Il sistema Italiano ormai è diventato da
garantista a quello dell’impunità.
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tutte a favore dei forti e dei delinquenti. Via tribunali e via risorse
per ottenere la certezza della pena e delle sua funzione rieducativa.
Queste cose non le interessano? Le vittime dei reati che devono fare?
Queste persone le vuole riconoscere come meritevoli di tutela da parte
dello Stato Italiano?
O
pensa che se ci siano tanti criminali la soluzione sia sempre quella di
salvarli per svuotare le carceri (che rimangono sempre le stesse e nelle
medesime condizioni) o magari come fanno nei paesi normali costruiscono
nuove e più adeguate carceri? Pensa che salvando i soliti criminali e
ottenendo qualche posto letto in più poi le carceri rifioriscano dalle
proprie ceneri?
Presidente Napolitano, come dicono dalle sue parti: cà nisciun è fess.
Ora basta veramente. Volete eliminare tutti i principi di diritto? Ditelo una buona volta e facciamola finita. Ci mettiamo l’anima in pace e diventiamo tutti delinquenti politici e impuniti.
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