venerdì 9 agosto 2013

POLITICA :"LA PROSA DI CARLO CORNAGLIA"

 

CARLO CORNAGLIA – L’Italiastan del compagno Napolitanov

ccornaglia
Presidente, buone ferie,
ben lontan dalle macerie
della fu democrazia!”
L’Alta Valle Pusteria
è il riposo meritato
per chi sembra aver scordato
non sol la Costituzione,
ma l’onor della Nazione.
Già cultor del comunismo,
col suo presidenzialismo
che ci impose  il “larghe intese”,
sta portando il Belpaese
a una fine disastrosa,
dipingendola di rosa.
“Presidente, ci permetta:
dire che il governo Letta
è un campion d’iniziativa
con propositi da evviva,
è un’affermazion fasulla.
Il governo non fa nulla,
con tre mesi di esistenza,
siamo al punto di partenza”.
“Dir che Senzaquid Alfano
agli Interni fa il titano,
ma con collaboratori
che, crudel, lo taglian fuori
dagli affar del Ministero,
è del tutto menzognero”.
“Presidente, ci consenta:
dire che un kazako tenta
di ottener quello che vuole
con pression di grande mole,
non giustifica chi sbraca
estradando una kazaka.
Se uno schiavo non si oppone,
sta ubbidendo ad un padrone
e a sua volta Angelo Alfano,
fa il volere del caimano”.
“Presidente, giù la zampa
dalla libertà di stampa!
La mediatica notizia
non è ancora una nequizia,
come capita al Kremlino.
Un bavaglio o un bavaglino
per chi ad un giornal lavora
al momento non c’è ancora!”
“Presidente, ci sbugiardi,
poiché abbiam nei suoi riguardi
un gran dubbio che ci rode.
Che sia l’Angelo Custode
dell’ignobile statista
che fa l’anticomunista,
ma di rossi si circonda
sulla cresta ancor dell’onda:
Timoshenkho, Vladimiro,
il kazako e il  loro giro”.
“Presidente, rosso fu,
ma ora par non lo sia più.
La preghiam, non lo ritorni
e il relax di questi giorni
la riporti alla saggezza.
Giorgio Re, non c’è salvezza
senza la democrazia!
Fu un errore l’Ungheria.”
Carlo Cornaglia
(22 luglio 2013)
dalla pagina dei blog di "Micromega on line"

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