domenica 28 febbraio 2016

.IL CINEMA

Post del 23 luglio 2013, per parlare un po' di cinema.




CINEMA FRANCESE : E' MORTO IL REGISTA DENYS de LA PATALLIERE

ultimo aggiornamento: 22 luglio, ore 13:49   
Parigi, 22 lug. (Adnkronos/Dpa) - Il regista francese Denys de La Patellie're, autore di alcune delle piu' popolari pellicole d'Oltralpe degli anni '50" e '60 e' morto ieri a Dinard, in Bretagna, all'eta' di 92 anni. Nella sua carriera ha piu' volte diretto, tra gli altri, Jean Gabin, Lino Ventura, Charles Aznavour, Louis de Fune's e Vittorio De Sica in film come 'Un taxi pour Tobruk', 'Du rififi a' Paname', 'Le Tatoue'' o 'Les Grandes Familles' e 'Caroline cherie'. Per la televisione aveva diretto anche la miniserie 'Il Conte di Montecristo', tratta dal romanzo di Alexander Dumas.


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Annotazioni fotografiche e un commento a cura dell'autore del blog, per ricordare  alcuni famosi attori diretti dal grande regista :
                                           
                                                             Il regista


                                      Locandina del film: Un taxi per Tobruk



                          Il famoso e compianto attore Jean Gabin ( 1904/1976 )





                                              Fernandel ( 1903/1971 )


                               L'attore francese Louis de Funes ( 1914/1983)



                                  L 'attore francese Lino Ventura (1919/1987)



..........................e tanti altri ..........che dettero lustro al cinema francese degli anni '50 e '60.


Premesso che il cinema statunitense regna incontrastato dalla sommità dell'Olimpo artistico cinematografico, quello francese, per quanto mi riguarda, si colloca  sicuramente allo stesso livello di quello inglese, : sceneggiature di alto valore artistico e soprattutto caratterizzate da un'accorta aderenza alla realtà delle azioni e della vicenda narrata dal copione.
Gli interpreti s'immergono nei propri ruoli in modo eccezionalmente convincente tanto da indurre lo spettatore, come accade per quelli statunitensi, (maestri quest'ultimi), a vivere con loro, estraniandosi dal contesto fisico circostante, le vicende del film.
Artisti colti e preparati, provenienti dalle scuole di recitazioni e soprattutto non raccolti dai degradati shows televisivi o altre trasmissioni di basso avanspettacolo.
Le vicende umane narrate sono sobrie e riflettono il gioco intrecciato dei sentimenti umani ,scevre da volgarità linguistiche fine a se stesse, ma sempre finalizzate a rappresentare la realtà, storie sobrie e drammatiche, storie che riguardano lo svolgere del tempo odierno con i suoi momenti violenti, non privi della felicità conquistata, a volte a duro prezzo, ma pur sempre conquistata.



marco buonarroti

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