Roma, 20 febbraio 2016 - Umberto Eco è morto. Il noto semiologo, filosofo e scrittore italiano si è spento ieri sera, nella sua abitazione, all'età di 84 anni. La notizia è stata data dalla famiglia a Repubblica. Due anni fa gli era stato diagnosticato un tumore al pancreas, ma a lungo l'intellettuale aveva proseguito la sua vita in buone condizioni di salute. Il suo stato si è aggravato negli ultimi giorni. Per l'ultimo addio non verranno organizzati funerali religiosi ma una cerimonia laica, che si dovrebbe tenere martedì prossimo al Castello Sforzesco, a pochi passi dalla sua abitazione.
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Annotazioni : (a cura dell'autore del blog)
Eco, Umberto (Alessandria 1932), saggista e narratore italiano. Dopo la laurea in filosofia medievale, conseguita nel 1954 all’Università di Torino, lavorò fino al 1959 ai programmi culturali della RAI e poi presso la casa editrice Bompiani. Dal 1971 insegna semiotica all’Università di Bologna; ha tenuto vari cicli di lezioni anche nelle università statunitensi e al Collège de France. Collabora alla rivista “L’Espresso” e a diversi quotidiani italiani.
Eco fu uno dei primi in Italia a studiare i meccanismi
dell’arte contemporanea e della cultura di massa in
lavori fondamentali come Opera aperta (1962), Apocalittici e
integrati (1964), Il superuomo di massa (1977). In seguito sviluppò
le sue ricerche soprattutto nella direzione aperta dalla semiotica,
con La struttura assente (1968) e l’importante Trattato di semiotica
generale (1975). In anni più recenti la sua ricerca scientifica si è volta
soprattutto ai rapporti fra i testi narrativi e il lettore, con opere come
Lector in fabula (1979), I limiti dell’interpretazione (1990) e
Sei passeggiate nei boschi narrativi (1994).
Eco ha inoltre una brillante vena di umorista colto,
testimoniata in particolare da Diario minimo (1963) e da Il secondo
diario minimo (1992). Tuttavia, è in qualità di narratore che lo studioso
italiano è diventato famoso in tutto il mondo: Il nome della rosa (1980,
premio Strega), un romanzo ambientato nel
Medioevo, che unisce un intreccio giallo a problematiche
filosofiche e politiche, ha venduto milioni di copie ed è stato tradotto in
numerose lingue; il regista Jean-Jacques Annaud ne trasse l’omonimo
film nel 1986. In seguito Eco ha pubblicato altri due romanzi di notevole
successo: Il pendolo di Foucault (1988), storia di una cospirazione ma
soprattutto disputa filosofica sulla natura della realtà e della verità, e
L’isola del giorno prima (1994), che narra la vicenda, ambientata nel
1643, di un giovane alessandrino (come lo stesso Eco), naufragato nell’oceano
Pacifico, agli antipodi dell’Italia, vicino al meridiano del cambiamento di
data.
Del 1997 è la raccolta di saggi Kant e
l’ornitorinco, mentre del 2000 è il romanzo, ancora di ambientazione
medievale, Baudolino, cui fece seguito un saggio dedicato all’esperienza
della traduzione, Dire quasi la stessa cosa (2003). Dopo il
nuovo romanzo La misteriosa fiamma della regina Loana (2004), Eco ha
pubblicato A passo di gambero (2006), una raccolta degli articoli redatti
dopo l’11 settembre 2001, in cui ripercorre i più recenti eventi politici e
mediatici.
Nel 1999 Umberto Eco fu insignito dell’American Academy
Award of Arts and Letters, il maggior riconoscimento statunitense nel campo
della letteratura e delle arti. Al 2000 risale l’assegnazione del Premio
Príncipe de Asturias nella categoria “Comunicazioni e Scienze umane”. Nel 2003
il presidente francese Jacques Chirac lo ha insignito della Legion
d’Honneur.
Dal 2004 a oggi molte altre sono state le opere scritte da Umberto Eco arricchendo un patrimonio culturale di inestimabile valore.......!
marco buonarroti
Dal 2004 a oggi molte altre sono state le opere scritte da Umberto Eco arricchendo un patrimonio culturale di inestimabile valore.......!
marco buonarroti
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