Padre della Tabella Periodica degli Elementi
Mendeleev, Dmitrij
Ivanovič (Tobolsk, Siberia, 8 febbraio 1834 - San Pietroburgo,2 febbraio 1907), chimico russo.
Compiuti gli studi presso l'Università di San Pietroburgo, si dedicò per alcuni
anni all'analisi della densità di diverse sostanze chimiche. Nel 1859 si recò
all'Università di Heidelberg; qui effettuò esperimenti di laboratorio sui
fenomeni della capillarità, sui gas perfetti e
sull'affinità chimica, e incontrò il chimico italiano Stanislao
Cannizzaro, autore di importanti ricerche sull'importanza del peso
atomico (vedi Atomo) per determinare le proprietà fisiche e
chimiche degli elementi. Nel 1863, tornato a San Pietroburgo, divenne professore
di chimica al Politecnico, impegnandosi inoltre nella promozione di opere di
ammodernamento tecnologico e riforme sociali.
Mentre attendeva alla stesura di un manuale di chimica per
i suoi studenti, Mendeleev pensò di classificare gli elementi in base alle loro
proprietà chimiche. Nel 1869 pubblicò la prima versione di quella che divenne
nota in seguito come tavola periodica degli elementi
chimici. Questo schema indica una periodicità (regolarità) delle
proprietà chimiche degli elementi, che vengono classificati sulla base del peso
atomico. Nel 1871 uscì una versione aggiornata della tavola periodica, nella
quale Mendelev lasciò bianche le caselle indicanti gli elementi ancora
sconosciuti. Il suo schema e le sue teorie trionfarono quando vennero
successivamente scoperti tre elementi (gallio,
germanio e scandio) dei quali egli aveva prevista
l'esistenza.
Le sue ricerche includono anche la teoria delle
soluzioni, lo studio sull'espansione termica dei liquidi e la
teoria sull'origine dei petroli. Nel 1890 si dimise dall'insegnamento
universitario in segno di protesta nei confronti dell'immobilismo del governo
zarista di fronte alle richieste di riforme politiche e sociali. Nel 1893
divenne direttore dell'Ente dei pesi e delle misure di San Pietroburgo, carica
che mantenne fino alla morte.
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marco buonarroti
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