"......Bisogna prendere il denaro dove si trova:
presso i poveri. Hanno poco, ma sono in tanti."
Petrolini, Ettore (Roma 1886-1936), attore di
teatro e cinematografico italiano. Petrolini mostrò fin da giovanissimo un
grande talento istrionico, improvvisando scenette nelle botteghe del padre
fabbro e del nonno falegname. Esordì a quindici anni come macchiettista nei
café-chantant della capitale. In quella dura gavetta presero forma i primi
numeri del suo celebre repertorio: Canzone guappa, La Caccavella,
La Sonnambula, Fortunello, Archimede, Il
Bell'Arturo, fino a Gastone, I salamini, Ti ha
piaciato?, Ma l'amore mio non muore: tutti sketch surreali, assurdi,
beffardamente satirici, eseguiti con la bravura di un guitto erede diretto della
Commedia dell'Arte.
Fu apprezzato anche in Sud America e al suo
ritorno in patria organizzò una propria compagnia di rivista. Ma il genere
dell'avanspettacolo ben presto non gli bastò più. Cominciò a
inventare le parodie di personaggi celebri – Faust, Amleto, Nerone – e dalle
macchiette passò agli spettacoli veri e propri, alcuni di autori affermati come
Simoni e Ojetti.
Fu consacrato anche a Londra e a Parigi, dove
trionfò nel Medico per forza di Molière alla
Comédie-Française. Petrolini era famoso per sapere giocare con i
significati e le forme del linguaggio, da autentico funambolo delle parole, e fu
maestro della mimica. Tre i film sonori (tutti del 1930) attraverso i quali
ancora oggi è possibile apprezzare il suo esplosivo stile: Cortile,
Medico per forza e il celeberrimo Nerone, una macchietta nata nel
1918 come parodia della romanità e che finirà per assurgere a satira del
regime fascista. Fu anche autore di teatro: Chicchignola
(1931) è considerata la sua opera più riuscita.
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marco buonarroti