giovedì 6 novembre 2014

LETTERATURA :" ANTON CHECOV...."

Dalla "Voce della Russia"

                                           
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Rita Bolotskaja

Rose di Yalta per Anton Chekhov

Rose di Yalta per Anton Chekhov

La Penisola di Crimea è sempre stata una sede ospitale per gli uomini dell’arte. Così, il grande scrittore Anton Chekhov trascorse a Yalta gli ultimi cinque anni della sua vita. Qui egli scrisse il suo celebre e fortunato racconto “La signora con il cagnolino” ambientato proprio in questa città sul Mare Nero, nonché le piece “Il giardino dei ciliegi” e “Le tre sorelle”.


La tubercolosi polmonare non lasciava a Chekhov un’altra scelta se non quella della Crimea con il suo clima salubre. Nel 1898 la famiglia Chekhov decise di stabilirsi a Yalta. Lo scrittore fece costruire qui una casa di pietra bianca del posto battezzata Dacia Bianca che ora è nota in tutto il mondo, c’è un Museo di Chekhov. La casa dello scrittore diventò subito una sede di pellegrinaggio culturale e di attrazione universale. Appositamente per parlare con Chekhov si recarono a Yalta Lev Tolstoj, Maxim Gorkiy. Nella Dacia Bianca trascorrevano molto tempo Ivan Bunin ed Alexandr Kuprin. Intorno a Chekhov iniziò subito a ribollire la vita pubblica.
Dice Vladimir Kataev, noto studioso di Chekhov, dottore in lettere e professore della MGU:
A Yalta egli non semplicemente viveva ma sin dall’inizio, essendo ispirato dal sentimento del dovere sociale che lo caratterizza, diventò un centro di attrazione per coloro che voleva assistere i malati, scrittori, insegnanti ed altre persone che venivano a Yalta per trascorrervi un periodo di cura. Partecipava sia alla raccolta di offerte, sia agli impegni per l’alloggiamento di queste persone.
Nel 1898 il Teatro dell’Arte di Mosca mise in scena Il Gabbiano di Chekhov e poco dopo Lo Zio Vania. Chekhov vuole vedere gli spettacoli con i propri occhi, ma i medici sono irremovibili: non mettere piede fuori da Yalta! Allora tutta la compagnia del famoso teatro con a capo Stanislavsky arriva in Crimea: Sebastopoli e poi Yalta.
Attualmente il teatro di Yalta che porta il nome di Chekhov tiene regolarmente il Festival internazionale “Teatro. Chekhov. Yalta”, al quale si riunicono compagnie teatrali di tutto il mondo. Per esempio, l’anno scorso tra i suoi partecipanti ci sono stati teatri del Giappone, del Messico, di Israele, della Georgia, della Lituania.
Chekhov scoprì la Crimea non solo per il monto, ma anche per i suoi connazionali,- è convinto lo scrittore e storico di letteratura russa Alexey Varlamov:
Penso che Chekhov con la sue opere letterarie abbia reso la Crimea immortale.
In aprile, nella Dacia Bianca di Yalta si terranno Le tradizionali XXXV Letture Chokhoviane – conferenza scientifico-pratica internazionale degli studiosi di Chekhov. La Casa- Museo è pronta ad accogliere gli ospiti.

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