domenica 23 giugno 2013

MODA:"USURPAZIONE MARCHI ITALIANI IN CINA"

Boselli, servono provvedimenti contro l’usurpazione dei marchi italiani in Cina

Nella foto il presidente della Camera della Moda Mario Boselli ed il segretario generale della China Business Coalition Shopping Center Professional Committee Zaho Suzhen

(da Adnkronos)
Nella foto il presidente della Camera della Moda Mario Boselli ed il segretario generale della China Business Coalition Shopping Center Professional Committee Zaho Suzhen
ultimo aggiornamento: 18 giugno, ore 18:43
Milano - (Ign) - Il presidente della Camera Nazionale della Moda incontrerà a luglio Rupert Schlegelmilch della direzione generale europea per il Commercio, per sollecitare azioni di tutela per le aziende italiane


 
Milano, 18 giu. (Ign) - Linea dura contro il fenomeno dell’usurpazione dei marchi italiani in Cina. L’ha annunciata il presidente della Camera Nazionale della Moda Mario Boselli, intervenendo al V Luxury Forum svoltosi a Milano.

Il fenomeno, ha spiegato Boselli, “è cosa diversa dalla contraffazione perché in questo caso si tratta di pre-registrare i marchi italiani prima ancora che arrivino in Cina, determinando una situazione paradossale in cui le imprese italiane, pur essendo legittime proprietarie del marchio, sono impossibilitate a vendere i loro prodotti perché vengono accusate di utilizzo abusivo del marchio, con conseguenti sequestri e sanzioni da parte delle autorità cinesi."

Dsquared2, Iceberg e Costume National sono le prime tre griffe che hanno subìto un caso di usurpazione, ma nel frattempo l'Associazione ha ricevuto altre dieci segnalazioni analoghe. “Questo - continua Boselli - è un problema per certi aspetti più grave e censurabile di quello negativissimo della contraffazione. I due temi per altro sono spesso connessi, da ciò l’assoluta priorità di Cnmi di contrastare tali fenomenISu alcuni di questi casi sono stati aperti due dossier in collaborazione con Assocalzaturifici che Boselli ha consegnato nel corso della China Retailers Convention tenutasi a Kunshan, nel continente asiatico, al segretario generale della China Business Coalition Shopping Center Professional Committee, la signora Zaho Suzhen, per dare il via ad una azione congiunta di monitoraggio.
Nel corso dell'ultima missione a Pechino, il presidente della Camera della Moda ha incontrato i rappresentanti della sezione commerciale dell’ambasciata italiana e della Unione europea in Cina, annunciando la volontà di introdurre provvedimenti per tutelare la distribuzione dei prodotti originali made in Italy.
A seguito degli incontri è stato creato anche un collegamento con Bruxelles. “Il primo luglio – conferma Boselli - incontrerò Rupert Schlegelmilch della direzione generale per il Commercio della Commissione europea. Discuteremo della necessità di introdurre nel continente asiatico provvedimenti di contrasto a questa piaga”.









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