mercoledì 11 settembre 2013

POLITICA : "LA PROSA DI CARLO CORNAGLIA"

 Da "Micromega on line"

CARLO CORNAGLIA – Nonno coraggio
ccornaglia
“Presidente, vuol capirla
che ora è tempo di finirla
questa storia indecorosa
di chi con aria mafiosa
tutti i giorni la ricatta?
Presidente, ancora tratta
questo fior di criminale
come un essere nomale?
Lei che guida la Giustizia
non ha visto che delizia
la sentenza su Marcello,
favoreggiator modello
della mafia siciliana?
Sembra cosa molto strana
che Lei, nonostante tutto,
tratti con un farabutto
che già quarant’anni fa
con gran generosità
i mafiosi finanziava
con Dell’Utri che mediava.
E da quel brillante inizio
Silvio prese i brutto vizio
di non rispettar la legge,
nera pecora del gregge,
sempre e ovunque malfattore.
Lei concesse a quel signore,
lungo tutto il suo mandato,
un percorso costellato
di affettuosi salvataggi,
di sapienti pilotaggi,
di un tot di complicità
grazie a firme in libertà,
di altolà utili assai
per tener lontani i guai,
di cazziate ai suoi avversari
e di udienze ai suoi compari,
nel suo ruolo  notarile.
Tutto fatto con lo stile
del politico di vaglia
che par equo pur se sbaglia.
Ma ora basta, Presidente:
se il caimano è un delinquente,
stop a ignobili sofismi,
a tortuosi equilibrismi,
a bugie pro veritate
e a legal fanfaronate!
Basta fare i cagasotto
per timor di un galeotto!
Avrà letto la sentenza
ed allora con coscienza
pensi ai poveri italiani,
non a Letta e al suo domani.
Non dia retta a quei ricatti
e alla gang di mentecatti
che non pensano al padrone,
ma soltanto alle poltrone.
Siamo pien di Scilipoti
disponibili coi voti
a ogni tipo di governo:
larghe intese, appoggio esterno,
bis di Letta, mix di merda.
L’occasione non si perda
di por fine al brigantaggio.
Presidente, su, coraggio!”
Carlo Cornaglia
(10 settembre 2013)

 

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