giovedì 19 settembre 2013

POLITICA :"LA PROSA DI CARLO CORNAGLIA"

CARLO CORNAGLIA – Amato… il nuovo che avanza!
ccornaglia

Manca un membro alla Consulta?
Re Napolitano esulta
ed avvezzo a fare il peggio
va a cercare un vecchio aggeggio
detto Sederinodoro,
visto che fu il suo lavoro
dar la caccia a ogni sedile.
Fu pur il Dottor Sottile,
per la peculiarità
di chi i propri affari fa
surfeggiando fra le leggi
con armonici volteggi.
Per lo smisurato ingegno
grazie al quale il tipo indegno
arrivò sempre alla meta
lo chiamarono Eta Beta.
Uom per tutte le stagioni,
colse tutte le occasioni
per piazzare il suo sedere.
Esordì pro Cavaliere
già dai tempi di Bettino
quando, con cervello fino,
evitò coi suoi decreti
la chiusura delle reti
decretata dai pretori.
Di Bettin fra i servitori
fu infedele e pur con l’arte
di guardar dall’altra parte
al passar delle tangenti
e da quei duri momenti
la carriera di Giuliano
salì come un aeroplano
che al decollo punta in alto.
Finché salto dopo salto,
arrivò alle grandi vette.
Al Tesoro si sedette,
andò agli Esteri, all’Interno,
fece il capo del governo,
l’Antitrust, l’Aspen, la Ue,
le riforme fino a che,
per le tante sue poltrone,
di pension la collezione
giunse ad euro mille al giorno.
Ed adesso il gran ritorno
che dal Tennis di Orbetello,
quale giudice modello
il campione catapulta
nientemen che alla Consulta.
“Presidente, adesso basta
con difesa della casta
e con moniti a gogò
per salvar lo statu quo!
Basta al regno del cavillo
per timor di Beppe Grillo!
Basta a stare zitti e buoni
per timor di Berlusconi!
Basta a un Colle pien di muffa
che ha paura della zuffa!
Vogliam fare un’altra strada,
Presidente se ne vada!”
Carlo Cornaglia
(17 settembre 2013)

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