martedì 8 marzo 2016

PITTURA :" EUGENE DELACROIX ....A LONDRA.."



Una mostra del pittore Eugene Delacroix a Londra !
Si tratta di un importante tributo all'opera del pittore francese, autorevole rappresentante del romanticismo nell'arte.
La mostra dal titolo " Delacroix and Rise of Modern Art " si tiene presso la National Gallery di Londra dal 17 febbraio al 22 maggio 2916.


                                                      Eugene Delacroix
 

Delacroix, Eugène (Charenton-Saint-Maurice 1798 - Parigi 1863), pittore francese, tra i maggiori esponenti del romanticismo. Allievo di Pierre Guérin, fu educato sugli esempi neoclassici di Jacques-Louis David, anche se più rilevante nella sua formazione fu l’influenza dei maestri del colore del XVI e XVII secolo, come Paolo Veronese e Pieter Paul Rubens.

Delacroix, che già nel 1822 aveva esposto un dipinto, La barca di Dante, al Salon (l’esposizione ufficiale di pittura) di Parigi, si impose all’attenzione del pubblico con il dipinto Il massacro di Scio (1823-1825, Louvre), che ritrae un episodio sanguinoso della guerra di liberazione dei greci dalla dominazione turca. L’opera suscitò un forte scalpore e indignò gli esponenti del neoclassicismo , ma divenne il manifesto della nuova pittura romantica.
 
 
                                                      La barca di Dante
 
 
 L’incontro, durante un viaggio in Inghilterra nel 1825, con le opere dei pittori inglesi, in particolare di Joshua Reynolds, John Constable (vedi post del 21 dic.2015 su John Constable ) e Richard Parkes Bonington, influenzò le sue ricerche sulla vibrazione cromatica (la luce è costituita da vibrazioni elettromagnetiche.......), che si concretizzarono nella Morte di Sardanapalo (1827, Louvre), la cui audacia suscitò un nuovo scandalo.


                             La morte di Sardanapalo (re di Assiria, VII sec. aC)

 

L’opera più apertamente romantica di Delacroix, e forse quella che maggiormente influì sull’arte dei decenni successivi, è La libertà che guida il popolo (1830, Louvre), celebrazione semiallegorica dell’idea di libertà. La tela riprende un momento della storia francese recente, le “tre gloriose giornate di Parigi” (27, 28 e 29 luglio 1830), durante le quali un’insurrezione popolare destituì il re Carlo X. Nonostante il tono solenne della rappresentazione, enfatizzato dalla composizione piramidale, e la presenza di particolari derivati dal repertorio accademico (la figura seminuda dell’uomo ucciso sulla sinistra), mai prima d’ora Delacroix aveva spinto a tanto la tendenza realistica nella sua pittura, sortendo risultati giudicati scandalosi dalla critica del tempo.


                                            La libertà che guida il popolo


Fondamentale per il successivo sviluppo dell’arte di Delacroix fu il viaggio in Marocco, nel 1832, che accentuò la particolare sensibilità per i colori e gli effetti luministici, di cui il pittore aveva già dato prova nelle precedenti opere, e che ispirò numerose tele a soggetto maghrebino. Tra gli oltre cento dipinti, schizzi e acquerelli, spicca l’olio Le donne d’Algeri (1834, Louvre, Parigi), inno all’opulenza di quel mondo magico e sensuale che rappresenta forse più un luogo dell’anima che una realtà.



                                                      Le donne d'Algeri



Tra le altre opere di Delacroix si ricordano le decorazioni di Palazzo Bourbon (1833-1842, Parigi) nel salone del sovrano e nella biblioteca e le illustrazioni di alcune opere di Shakespeare, Walter Scott e Goethe. Il pittore lasciò anche un Diario nel quale, rivelando un considerevole talento letterario, argomentò le sue idee sull’arte, la politica e la vita.

Le immagini sono state tratte da Wikipedia

marco bunarroti

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