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Vacanze dannose per l'ambiente ."Le isole Galàpagos"
Galápagos (anche Colón), arcipelago 
dell'Ecuador, situato nell'oceano Pacifico in 
corrispondenza dell'equatore, a 90° di longitudine ovest e a circa 
1.000 km dalla costa dell'America meridionale. Dal punto di vista 
amministrativo costituisce una provincia dell’Ecuador, con una superficie 
complessiva di 8.010 km². L’arcipelago è costituito da tredici isole maggiori 
(Isabela, che è la più estesa, Santa Cruz, Fernandina, San Cristóbal, San 
Salvador, Española, Santa María, Pinta, Marchena, Genovesa, Santa Fé, Baltra e 
Rábida) e da circa cinquanta isolotti e scogli affioranti.
 
 Scoperte dallo spagnolo Tomás de Berlanga, vescovo del Panamá, nel 1535, le 
isole rimasero, nei secoli XVII e XVIII, pressoché disabitate, divenendo un covo 
di bucanieri, pirati e balenieri. Nel 1832 furono 
annesse all'Ecuador che, nel 1892, in occasione del quarto centenario della 
scoperta dell'America, diede loro il nome ufficiale di Archipiélago de 
Colón. Di notevole importanza strategica, soprattutto dopo l'apertura del 
canale di Panamá, le Galápagos furono oggetto di interesse da parte 
di Inghilterra e Stati Uniti per tutto il XIX secolo. Nel corso della 
seconda guerra mondiale furono protette dall'esercito statunitense.
 Le Galápagos sono famose per la ricchezza e particolarità della loro fauna, che 
comprende numerose specie endemiche. Fra i rettili si ricordano le 
iguane delle Galápagos, sia marine che terrestri, e, soprattutto, 
le tartarughe marine giganti, delle quali l'arcipelago (che ha preso il nome 
proprio da questi animali: in spagnolo galápago significa infatti 
testuggine) ospita ben sei specie diverse . 
L'avifauna (l'insieme degli uccelli) è costituita da più di ottanta specie diverse, fra cui si ricordano i 
fenicotteri, i cormorani e i pinguini. 
(Rif.ti bibl. : Microsoft Encarta) 
..."Nel
 1995 il governo ecuadoriano stabili che il numero di turisti ammessi 
alle isole Galàpagos poteva passare da 20.000 a 60.000 all'anno. Questa 
decisione ha comportato il sovraffollamento di cittadine come Puerta 
Ayora, dove gli equadoriani sono accorsi in massa per approfittare del 
boom turistico.
I nuovi arrivati hanno portato con sè le 
famiglie e gli animali domestici, gatti, cani, e capre nessuno dei quali
 endemico nelle isole.Alcuni di questi sono diventati selvatici, 
accoppiandosi con gli animali del luogo e si sono messi in competizione 
per il cibo.Cani e gatti hanno cominciato a mangiare iguane e 
tartarughe.
Ma l'arrivo dei nuovi abitanti non è stato 
l'unico fattore ad avere un impatto sulla fauna e sulla flora locale.Il 
numero delle tartarughe giganti è crollato a causa dell'inseminazione 
artificiale delle femmine, voluta dagli scienziati per incrementare il 
numero di esemplari. Ora però le femmine preferiscono il metodo 
artificiale a quello naturale, anche perchè i maschi della specie sono 
notoriamente pigri; in questo modo però il numero di esemplari di 
tartarughe giganti continua a diminuire.
E poi ci sono le 
navi da crociera che sempre più numerose arrivano alle isole Galàpagos, e
 che buttano in mare, a 28 chilometri dalla costa, le acque di scolo, 
distruggendo l'ecosistema marino.
Le navi sono anche considerate responsabili dell'enorme quantità di rifiuti che tutte le mattine viene trascinata a riva.
Se
 alle navi da crociera si aggiungono le barche che si offrono di portare
 i turisti a pesca, le gite di un giorno, le moto d'acqua e i voli in 
elicottero si può ben capire come il futuro delle isole Galàpagos possa 
sembrare piuttosto desolante.
A quanto pare però il governo
 ecuadoriano se n'è accorto e sta preparando nuove leggi per contenere 
l'immigrazione e inasprire i controlli dei cargo.Inoltre sta resistendo 
alle pressioni dei tour operator che vorrebbero incrementare ancora il 
numero di turisti ammessi sulle isole e permettere a navi più grandi di 
raggiungere le coste.
Le isole Galàpagos sono a un  punto 
cruciale della loro storia, e la cosa migliore che potete fare al fine 
di preservare la loro bellezza per le generazioni future è di non andarci affatto.
David Attenborough ha girato un bel documentario sulle isole Galàpagos che potete vedere in dvd."...
(pag.26 del libro :"Cinquanta vacanze orrende"di Dan Kieran,Editore Einaudi ,collana ET Pop.)
 
marco buonarroti















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