Quando, in illo tempore, la lettura era diffusa quale strumento di arricchimento e affinamento della cultura personale, quando essa era praticata dai giovani, stimolati dalla famiglia e indotti dalla scuola, il nome di questo grande romanziere, al pari di Emilio Salgari, Jack London, Joseph Conrad, Mark Twain e altri, era conosciuto e caro alla fantasia della popolazione giovanile per alcuni suoi indimenticabili romanzi, soprattutto "Oliver Twist"e "David Copperfield".
Dickens, Charles (Portsmouth 1812 - Gad’s Hill, Kent 1870), scrittore britannico. Tra i romanzieri più popolari della storia della letteratura, tracciò, nelle sue opere, un ritratto memorabile (e a tratti impietoso) della società vittoriana e della Londra all’inizio dell’era industriale.
A dodici anni Dickens fu costretto ad abbandonare gli studi e a lavorare in una fabbrica di lucido da scarpe per contribuire a sanare le dissestate finanze familiari, che avevano procurato al padre la detenzione per debiti; l’esperienza (che pure durò solo tre mesi) lasciò nello scrittore un senso di umiliazione e di abbandono che non lo avrebbe più lasciato e che avrebbe condizionato profondamente la sua riflessione sociale e la sua opera. Ripresi gli studi, nel 1827 entrò in uno studio legale, ma il suo vero interesse era rivolto al giornalismo. Imparò così a stenografare e cominciò a lavorare come cronista parlamentare. Nel 1832 scriveva per il “Mirror of Parliament”, periodico dello zio, e per il giornale liberale “Morning Chronicle”.
Nota : Il romanzo "Oliver Twist" ha avuto diverse versioni cinematografiche, l'ultima quella diretta da Roman Polanski
Nel 1836 aveva accettato di dirigere il nuovo periodico “Bentley’s Miscellany”, sul quale cominciò a pubblicare a dispense il romanzo Oliver Twist, in cui denunciava lo sfruttamento dei più deboli, in particolare dei bambini. Con questo lavoro Dickens inaugurò il genere del romanzo sociale, al quale appartiene pure l’opera successiva, Nicholas Nickleby (1838-39), anch’esso stampato a episodi e anch’esso costruito attorno a un personaggio centrale dal sapore autobiografico. Nel 1840, lasciato “Bentley’s Miscellany”, Dickens fondò il settimanale “Master Humphrey’s Clock”, che durò fino all’anno seguente; su questa rivista comparve La bottega dell’antiquario (1840-41), la cui giovane protagonista conquistò il pubblico inglese e americano. Non ebbe successo, invece, il suo primo romanzo storico,Barnaba Rudge (1841). |
Nel 1842 lo scrittore fu accolto con entusiasmo negli Stati Uniti e lì si pronunciò contro lo schiavismo. Il soggiorno gli ispirò Martin Chuzzlewit (1843-44), romanzo che, a causa delle critiche al modello di vita americano espresse in forma satirica, gli alienò le simpatie del pubblico d’Oltreoceano. Dopo la pubblicazione di Un canto di Natale (1843), il primo di una serie di Racconti di Natale destinati a diventare anch’essi popolarissimi, Dickens trascorse un periodo in Italia, del quale narrò in Impressioni d’Italia (1846).
Il romanzo "Canto di Natale" è uno degli esempi di critica di Dickens della società ed è anche una delle più famose e commoventi storie sul Natale nel mondo.
Negli anni successivi Dickens tornò ai “romanzi sociali”, primo fra tutti David Copperfield (1849-50), opera dai contenuti fortemente autobiografici in cui una Londra misera e laboriosa è vista attraverso gli occhi di un bambino. Casa desolata, che apparve a dispense tra il 1852 e il 1853, riflette lo stato d’animo dell’autore in un periodo particolarmente difficile della sua vita, segnato da lutti familiari e malattie. Il romanzo, nel quale compare una delle prime figure di detective nella storia della letteratura (l’ispettore Bucket), può essere annoverato tra gli antecedenti del genere poliziesco.
Nel 1854 uscì Tempi difficili, “romanzo industriale” di denuncia delle condizioni del proletariato, in cui l’autore ironizza sulle correnti teorie di economia politica attraverso personaggi caricaturali quali Mr. Bounderby, esempio di self-made man, e Mr. Gradgrind, che incarna gli ideali dell’utilitarismo. La piccola Dorrit (1855-57) è una storia ricca di suspense e, insieme, una satira ad ampio raggio della società contemporanea, in particolare delle lungaggini burocratiche. Risale al 1859 un romanzo storico sullaRivoluzione francese, Le due città, e al 1861 Grandi speranze, con il quale lo scrittore tornò ai contenuti autobiografici. Il suo ultimo romanzo compiuto è Il nostro comune amico (1864-65), ambientato in una Londra sudicia, coperta di rifiuti.
Dickens seppe dare un forte impulso alla narrativa e catturare l’immaginazione del pubblico con trame avvincenti. Con le sue opere, portò agli occhi di molti i più gravi abusi della società ottocentesca, contribuendo a scuotere le coscienze.
marco buonarroti
Dickens seppe dare un forte impulso alla narrativa e catturare l’immaginazione del pubblico con trame avvincenti. Con le sue opere, portò agli occhi di molti i più gravi abusi della società ottocentesca, contribuendo a scuotere le coscienze.
marco buonarroti
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