sabato 16 gennaio 2016

..RUBRICA:"NOBEL NON ITALIANI DA RICORDARE..(LO SCRITTORE WILLIAM FAULKNER)"

Lo scrittore statunitense William Faulkner, premio Nobel per la letteratura nel 1949, considerato uno dei più importanti romanzieri statunitensi, autore spesso di opere provocatorie e complesse.




Faulkner, William (New Albany, Mississippi 1897 - Oxford, Mississippi 1962), scrittore statunitense. Primo di quattro figli di una famiglia aristocratica, crebbe nella cittadina di Oxford. Abbandonata la scuola superiore, nel 1915 andò a lavorare nella banca del nonno e, allo scoppio della prima guerra mondiale, si arruolò nell’Aviazione canadese, senza tuttavia partecipare ad alcuna azione di guerra. Tornato a Oxford fu ammesso, in qualità di ex combattente, alla University of Mississippi, ma ben presto lasciò gli studi per poter scrivere, e si guadagnò da vivere con vari mestieri.

Faulkner esordì con Il fauno di marmo, volume di poesie di scarsa originalità, che diede alle stampe a proprie spese nel 1924. L’anno seguente si trasferì a New Orleans, dove lavorò come giornalista e conobbe Sherwood Anderson, che lo aiutò a trovare un editore per La paga del soldato (1926) e lo convinse a scrivere dei luoghi e della gente che conosceva meglio. Storia di un giovane reduce dalla prima guerra mondiale che, ferito nell’animo e nel corpo, si ammala e muore, La paga del soldato descrive non soltanto un dramma individuale ma anche il suo impatto sulla famiglia e sulla cerchia degli amici del protagonista.

Dopo un breve viaggio in Europa Faulkner, di nuovo in patria, si dedicò alla composizione di una serie di complessi romanzi ambientati nella mitica contea di Yoknapatawpha (riconoscibile nella contea di Lafayette nello stato del Mississippi), popolandola, oltre che con i propri antenati, con amerindi, neri, ambigui eremiti e bianchi poveri e rozzi. Nel primo di questi romanzi, Sartoris (1929), modellò il personaggio del colonnello Sartoris sulla figura del bisnonno, soldato, uomo politico, costruttore di ferrovie e scrittore.
 
Il 1929 fu un anno decisivo nella vita dello scrittore: consacrò la propria maturità artistica con L’urlo e il furore; sposò Estelle Oldham, alla quale era legato fin dalla fanciullezza; tornò a Oxford per continuare a scrivere. Nonostante il favore che la critica riservò sempre ai suoi libri, uno soltanto ottenne anche successo di pubblico, Santuario (1931), romanzo che, malgrado le tinte forti e i toni brutali (l’intreccio gravita attorno a uno stupro), aveva come centro di interesse la corruzione, la delusione e la conseguente distruzione degli ideali. Il successo del libro aprì allo scrittore le porte di Hollywood, dove fu chiamato a scrivere copioni cinematografici. vincitore del Premio Nobel per la letteratura nel 1949 e considerato uno dei più importanti romanzieri statunitensi, autore di opere spesso provocatorie e complesse.

Riferimento Bibliografico : Enciclopedia Encarta&Microsoft


marco buonarroti

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