Gli Uffizi sbarcano all'Ermitage di San Pietroburgo con un dipinto di Barocci
Pubblicato il: 14/12/2015 13:28
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
Annotazione : ( a cura dell'autore del blog)
Federico Barocci, autoritratto
Barocci Soprannome di Federico Fiori (Urbino 1528 ca. - 1612), pittore italiano. Fu il più importante pittore marchigiano del tardo Rinascimento e un precursore del barocco. Poco noti i suoi esordi, sotto lo stimolo degli esempi pittorici (Girolamo Genga, Tiziano) visibili alla corte urbinate dei Della Rovere; nel Martirio di san Sebastiano (1558, Duomo di Urbino) traspare già l’ideale di grazia, desunto da Correggio, che fu poi costante nella sua opera.
" Martirio di San Sebastiano"
Nel 1561-1563 decorò a Roma il Casino di Pio IV, quindi rientrò definitivamente a Urbino, dove eseguì pale d’altare, inconfondibili per la rappresentazione delicata dei sentimenti più ineffabili, per la brillante cromia, per la stesura sfumata derivata dalla pittura veneta, dalla Madonna di san Giovanni (1565 ca., Galleria nazionale, Urbino) alla Madonna del popolo per Santa Maria della Pieve ad Arezzo (1576-1579, ora agli Uffizi, Firenze).
Nel 1561-1563 decorò a Roma il Casino di Pio IV, quindi rientrò definitivamente a Urbino, dove eseguì pale d’altare, inconfondibili per la rappresentazione delicata dei sentimenti più ineffabili, per la brillante cromia, per la stesura sfumata derivata dalla pittura veneta, dalla Madonna di san Giovanni (1565 ca., Galleria nazionale, Urbino) alla Madonna del popolo per Santa Maria della Pieve ad Arezzo (1576-1579, ora agli Uffizi, Firenze).
Le dinamiche impaginazioni compositive degli anni Ottanta (Sepoltura di Cristo, 1582, Santa Croce, Senigallia; Annunciazione per la Cappella dei Duchi di Urbino, 1582-1584, ora a Roma, Pinacoteca Vaticana) e la rappresentazione della luce nelle visioni mistiche dipinte in questo periodo preannunciano l’arte barocca (Madonna del Rosario per Senigallia; Beata Michelina, 1606, Pinacoteca Vaticana, Roma). Pregevoli sono pure i disegni dell’artista e innovative, anche sul piano tecnico, le sue incisioni.
Dipinto "Noli me tangere", esposto temporaneamente all'Ermitage
"Madonna di san Giovanni", Galleria Nazionale Urbino
Nota:
Museo dell’Ermitage, San Pietroburgo Il più grande museo russo, e uno dei maggiori al mondo, con sede a San Pietroburgo.
Fondato da Caterina la Grande nel 1764 come museo di corte, era costituito in origine da un nucleo di opere di artisti occidentali che la zarina aveva acquistato da collezionisti privati. I capolavori erano collocati nel Piccolo Ermitage, una galleria privata all’interno del Palazzo d’Inverno (la residenza degli zar), completata nel 1775.
Arricchite dai successori di Caterina, le collezioni furono trasferite al Vecchio Ermitage. Dopo l’incendio del Palazzo d’Inverno nel 1837, l’Ermitage fu ricostruito e aperto al pubblico nel 1852; nel 1917, in seguito alla Rivoluzione russa, divenne proprietà dello stato. Negli anni Venti e Trenta continuarono le acquisizioni di raccolte private. Il museo rimase chiuso dal 1941 al 1945, quando la collezione venne trasferita negli Urali, e fu riaperto nel 1945, al termine della seconda guerra mondiale. Nel 1996 fu posto sotto il patrocinio diretto del presidente della Federazione russa.
Riferimenti bibliografici : Enciclopedia Encarta-Microsoft
Le foto sono state tratte da Wikipedia
marco buonarrot
Nessun commento:
Posta un commento