venerdì 24 gennaio 2014

ARTE :" FIRENZE MICHELANGELO E POLLOCK "

Mostre: Pollock e Michelangelo, a Firenze confronto tra geni 'furiosi'

ultimo aggiornamento: 23 gennaio, ore 19:49

Firenze, 23 gen. - (Adnkronos) - Jackson Pollock, l'indiscusso maestro dell'action painting, arriva a Firenze per un confronto virtuale con il genio del Rinascimento, Michelangelo Buonarroti. Si tratta della mostra ''La figura della furia'' che, prendendo spunto dagli studi giovanili del pittore statunitense e dal suo interesse per l'opera michelangiolesca mette in relazione stili, soggetti, storie e mondi diversissimi. L'informe di Pollock sarà così allo specchio con il non-finito di Michelangelo, il Rinascimento della forma classica fiorentina e italiana sarà idealmente messo in dialogo con quello dell'anti-forma dell'artista statunitense, in un'esposizione che si trasforma in un evento-esperimento epocale.
La mostra nasce in occasione del 450/o anniversario della morte di Michelangelo Buonarroti, avvenuta a Roma il 18 febbraio 1564 e si svolgerà tra Palazzo Vecchio, che ospita nel Salone dei Cinquecento il Genio della Vittoria di Michelangelo e dove saranno esposti disegni e dipinti di Pollock, e l'ex tribunale di San Firenze, dove invece verrà allestita la parte multimediale, con spazi interattivi e didattici sulla vita e l'arte del pittore. La mostra sarà inaugurata a primavera. ''Un progetto ardito - sottolinea il sindaco Matteo Renzi - che sarà una straordinaria occasione di conoscenza, arte, cultura e approfondimento da parte dei cittadini e dei turisti che vorranno visitare la mostra. Investire sulla cultura è da sempre una priorità dell'amministrazione: basti pensare ai progetti di ampliamento di Palazzo Vecchio e della biblioteca delle Oblate, al raddoppio dei visitatori dei musei civici, all'apertura di nuovi spazi museali e a breve all'inaugurazione definitiva del nuovo teatro dell'Opera e quella del museo del Novecento. Questa mostra si dimostra un ulteriore tassello del nostro impegno''.

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Annotazione :                             ( a cura dell'autore del blog)






Pollock, Jackson (Cody, Wyoming 1912 - Long Island, New York 1956), pittore statunitense, uno dei fondatori del movimento dell'espressionismo astratto. Durante l'adolescenza entrò in contatto con l'arte degli indiani navajo e nel 1929 si trasferì a New York, dove fu allievo di Thomas Hart Benton. Nelle sue opere giovanili, ispirate al naturalismo, si nota l'influsso della pittura murale messicana di David Alfaro Siqueiros e José Clemente Orozco (Paesaggio con cavaliere, 1933, Pollock Collection, New York). Trascorse molti anni viaggiando negli Stati Uniti, continuando a disegnare, e dalle esperienze surrealiste nacque la serie di quadri Senza titolo (1936-1937). Tra il 1938 e il 1942 fu attivo a New York, dove prese parte al Federal Arts Project. In questo periodo il suo stile divenne sempre più libero e astratto, come nella Lupa (1943, Museum of Modern Art, New York).








Dopo il 1947, Pollock passò all'espressionismo astratto ed elaborò la tecnica dell'action painting: l'artista, utilizzando asticelle o spatole, fa colare e gocciolare il colore a olio o lo smalto su grandi tele distese sul pavimento. Con questo metodo, la tecnica del dripping, Pollock eseguì complesse immagini cromatiche, come Occhi nel calore I (1946, Collezione Peggy Guggenheim, Venezia) e Lucifero (1947, Museum of Modern Art, New York). Dopo il 1950, il suo stile si modificò nuovamente: l'artista cominciò a stendere su tele bianche delle sottili linee nere e marroni che si intersecavano. Tra i dipinti dell'ultimo periodo, Grigiore sull'oceano (1953, Solomon R. Guggenheim Museum, New York).
















marco buonarroti

2 commenti:

  1. Ciò che caratterizza il genio è la presenza di processi ricorsivi nelle opere, anche in modo inconsapevole. Come il moltiplicarsi all'infinito dell'immagine di un oggetto posto tra due specchi piani paralleli. Pollock aveva elementi ricorsivi nelle sue opere, che hanno permesso di riconoscere i falsi che ne sono assenti. Ciò dovuto alla presenza in piccola scala di frattali nei suoi disegni che sono ricorsivi per definizione e per natura. In Michelangelo è presente direttamente il gioco di specchi.. Nella Cappella Sistina, nella Creazione dell'uomo, le mani del Padre toccano il futuro Figlio dell'uomo, e sono protese verso Adamo, in modo similare. Simili nella Caduta dell'uomo sono l'angelo e il serpente tentatore. L'angelo e il serpente sono speculari. Sembrano dei gemelli. Simili sono Aman crocifisso nella Volta della Cappella Sistina e il Gesù del Giudizio Universale sulla parete d'altare. Gesù morì sulla croce interpretando anche la parte di Aman in un carnevale ebraico? Cfr. Ebook (amazon) di Ravecca Massimo: Tre uomini un volto: Gesù, Leonardo e Michelangelo.

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    1. ringrazio Gabriella Dall'Acqua per il prezioso e interessante commento al post di questo blog, contribuendo,cosi, alla conoscenza delle opere di Pollock e di Michelangelo sotto il profilo interpretativo e critico adoperando un linguaggio chiaro, accessibile anche ai "non addetti"ma che tuttavia amano l'arte.Marco Buonarroti

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